Rubrica



Lottare per la libertà e la democrazia in Bielorussia

Si sa ben poco all’estero di cosa succede e del dissenso represso in un paese che in pieno continente europeo viene considerato trasformato in una sorta di immensa caserma. Ma le proteste continuano, con ostinazione e tanto coraggio

Pino Scorciapino

Mattarella: la lotta alla mafia comincia a scuola

Il presidente della Repubblica ricorda agli studenti l'esempio di Pio La Torre ucciso dai mafiosi con Rosario di Salvo 39 anni fa: "Attraverso un dialogo con le giovani generazioni, mantiene viva la memoria delle vittime della lotta contro la criminalità organizzata quali grandi esempi di impegno civico e di senso dello Stato per l'intera collettività". Vito Lo Monaco, presidente del centro studi: "Spezzare il rapporto tra mafia, politica e corruzione è il filo rosso che lega le vecchie mafie alle nuove che, con la crisi pandemica, corrompono di più". L'impegno dei detenuti nelle carceri

Antonella Lombardi

Consiglio d'Europa: nel 2020 «enormi danni» alla libertà di stampa

Il numero delle segnalazioni sulla Piattaforma per monitorare lo stato di salute del giornalismo nei 47 Paesi membri è aumentato del 40% rispetto all'anno precedente: su 201 casi, 52 riguardano attacchi fisici di cui sono stati vittime i giornalisti e 70 le minacce e le intimidazioni che hanno subito. Italia maglia nera: seconda solo alla Russia.


Le gestione del tempo libero al tempo del coronavirus

Se si analizzano i programmi televisivi o i giornali di maggiore diffusione si scopre che registrano una prevalenza di informazioni sulla pandemia e scarsa considerazione dell’intrattenimento

Diego Lana

Aumenta la diffusione degli e-book in Italia ma la carta resiste

L’8,4% degli italiani nel corso del 2018 ha letto un libro digitale. In Sicilia e Puglia la percentuale non supera il 6%. I principali lettori sono persone che rientrano nella fascia di età tra i 18 e i 34 anni

Melania Federico

Dai ragazzi 39 fiori per Pio La Torre e Rosario Di Salvo

Insieme giovani e adulti, testimoni e studenti hanno pulito la lapide e poi lasciato tanti garofani rossi quanti sono gli anni trascorsi dall'omicidio politico-mafioso del leader comunista e del suo collaboratore. "Un grande valore simbolico - ha detto il presidente del centro, Vito Lo Monaco - perché sono i giovani a ribadire l'impegno di liberare il loro futuro dalle mafie".


Impegno e giornalismo civile al Liceo Classico Vittorio Emanuele di Palermo

Ecco gli articoli dei ragazzi della 5E scritti nell'ambito del Pcto (Percorsi per le competenze trasversali e l'orientamento) realizzato in collaborazione con il Centro studi Pio La Torre.


Le regioni europee non saranno più divise dalla connessione internet

Piano per eliminare la disparità tra Nord e Sud: il Digital compass stabilisce la presenza del 5G in tutti i centri urbani e il raggiungimento delle competenze digitali di base per l’80% della popolazione

Melania Federico

Appello dal carcere: più scuola contro la mafia

“Bisogna investire nella scuola in carcere, coltivando la fiducia nell'essere umano. Offrire nuove 'finestre' alle quali potersi affacciare per vedere delle alternative a una vita sbagliata”. Così ha risposto uno studente detenuto al questionario sulla percezione del fenomeno mafioso somministrato dal centro studi Pio La Torre nell'ambito del Progetto educativo antimafia. L'iniziativa, sostenuta dal ministero dell'Istruzione, ha coinvolto per la 15esima edizione più di 600 scuole da Nord a Sud Italia, comprese alcune case circondariali


La travagliata libertà di stampa nei Paesi arabi

In alcune aree, nonostante l’apparenza di democrazia, non esiste libertà e chi cerca di parlare o scrivere liberamente – diritti fondamentali che a noi sembrano scontati - rischia la vita

Giulio Francese

Cyberbullismo, come difendersi dalla violenza su internet

“Connessioni consapevoli” è il titolo di un progetto articolato in una serie d'incontri realizzati nel mio liceo, l’Istituto Don Bosco Ranchibile di Palermo. Diversi esperti ci hanno spiegato come prevenire e combattere le azioni illegali web

Giorgio Incaviglia

Le riforme necessarie per tenere la Sicilia in Europa

Nel PNRR firmato Draghi viene definita la struttura del Recovery plan con interventi per 221,5 miliardi. L'Isola non è pronta alla sfida: la Regione ha un struttura amministrativa che ha assoluta necessità di rafforzare, digitalizzare ed immettere energie giovani e ad alta qualificazione. Lo stesso vale per la travagliata condizione degli enti locali, in special modo nelle grandi e medie città. Priorità assolute: la politica industriale, la modernizzazione delle reti infrastrutturali e l'inclusione sociale. Ulisse può aspettare

Franco Garufi