Banca Etica lancia i bond contro gli strozzini
Si parte con 2,5 milioni di euro per testare il mercato ma la richiesta degli investitori potrebbe riservare sorprese. Arriva sul mercato finanziario il bond anti mafia e anti usura: a lanciare la sottoscrizione è Banca Etica che utilizzerà i soldi per sostenere la gestione dei beni confiscati e per aiutare gli imprenditori vittime degli strozzini. «Il credito di legalità è uno dei pilastri nel nuovo piano strategico di Banca Etica presentato in maggio – ricorda Nazzareno Gabrielli, vice direttore generale di Banca Etica –. Il bond anti mafia e anti usura rientra proprio in tale strategia».
Le caratteristiche
Ecco allora le principali caratteristiche dell’obbligazione anti mafia. È un bond subordinato Tier II, con un lotto minimo di sottoscrizione di 30mila euro a un tasso fisso lordo dell’1,40% (netto 1,038%). La cedola è semestrale. Lo scopo del bond è appunto legato al riuso dei beni confiscati e alla promozione della legalità, con un’attenzione speciale al tema dell’usura. Il periodo di collocamento si chiuderà il 22 ottobre 2021.
A chi è destinato
Chi sono i destinatari del bond? Visto il lotto minimo, saranno sicuramente gli investitori istituzionali «ma anche risparmiatori evoluti con un patrimonio importante», sottolinea Gabrielli. Nella nota di Banca Etica viene spiegato che il target è composto da «clienti risparmiatori, retail o professionali, con esperienza finanziaria e propensione al rischio media, che desiderano allocare risorse a medio-lungo termine in uno strumento finanziario che generi una maggiore redditività in funzione della maggiore assunzione di rischio (subordinazione) e che vogliono vedere il proprio denaro impiegato per contrastare mafia e usura».
Il bond può essere inoltre sottoscritto se si ha un conto corrente in Banca Etica; non verrà collocato da altri istituti né quotato.
Forse ci sono troppe limitazioni per un’obbligazione che potrebbe ricevere molte richieste. «Sono positivamente sorpreso per l’accoglienza che ha ricevuto l’emissione – evidenzia Gabrielli – e penso proprio che saranno lanciate altre obbligazioni con tali obiettivi».
Geotrans, Centro Olimpo e altri
Come verranno utilizzati i soldi raccolti grazie al bond? Da Banca Etica vengono segnalati alcuni esempi di aziende ed enti. Una è la catanese Geotrans, impresa tra le più attive nel settore dei trasporti e della logistica del Sud Italia che, si legge sul sito di Banca Etica, «ha subìto nel marzo del 2014 un provvedimento di sequestro e di confisca da parte dello Stato per un presunto collegamento alla criminalità organizzata». Geotrans è entrata nella lista delle aziende “pizzo free” e ha ora visibile sui suoi veicoli il logo di “Addiopizzo” e di Banca Etica.
Altra struttura tra i potenziali destinatari del finanziamento è il Centro Olimpo: «È un centro commerciale di Palermo – si legge nel sito di Banca Etica – ed è il primo esempio di “workers buyout” nella grande distribuzione siciliana: 34 lavoratori hanno fondato la coop che ha rilevato l’ipermercato confiscato alla criminalità». E ancora, sul versante usura, vi è la Fondazione Nazionale Antiusura Interesse Uomo Onlus che potrebbe ricevere denaro per aiutare imprenditori a uscire dal giro degli strozzini. (Il Sole 24 Ore)
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