Progetto educativo antimafia 2024-2025

Progetto Educativo Antimafia 2024-2025

L'obiettivo  del Progetto  Educativo  Antimafia  2024/2025  è quello  di continuare  il percorso  di legalità  attraverso  l'apprendimento  di nozioni  storiche,  la valutazione degli  effetti  della  presenza  mafiosa  nella  società  civile  e  lo  studio  del  modello economico  della  criminalità  organizzata.  Nelle  scorse  sessioni,  almeno  quelle  più vicine  nel  tempo,  abbiamo  valutato  il  peso  e  gli  effetti  della  cattura  di  Matteo Messina Denaro quale capolinea di una vecchia generazione di mafia e di mafiosi, la percezione   del   fenomeno   tra   le   generazioni   più   giovani,   le   nuove   frontiere economico-finanziarie  della criminalità organizzata ed altro ancora.

E'  stato, e vogliamo che sia ancora una volta, un approccio interdisciplinare, in grado di dare un quadro sempre più realistico e sempre più vicino ai fenomeni.

Lo scorso anno scolastico (2023/2024), i ragazzi delle scuole che hanno partecipato al Progetto Educativo Antimafia hanno risposto alla diciassettesima edizione dell'indagine sulla percezione del fenomeno mafioso del Centro Pio La Torre. Le risposte sono state  spunti importanti per la scelta dei temi delle conferenze che verranno  proposte nel percorso di quest'anno. Dai dati raccolti, emerge che ancora oggi il 27,60% degli studenti nelle scuole superiori non aveva mai partecipato a un progetto antimafia. Risulta evidente quanto sia importante incrementare per poter raggiungere quanti più studenti della popolazione.

La scuola, grazie ai docenti, dimostra di essere la sede in cui se ne discute di più (67,32%). Il 30,38% ne parla anche in famiglia. La maggioranza dichiara di essere in grado di riconoscere le manifestazioni della presenza della mafia nella propria città  soprattutto attraverso lo spaccio delle droga.

Circa l '82% (quindi anche coloro che non risiedono al Sud) ritiene che la presenza della  mafia incida sull'economia della propria regione:  molto il 18,34%; abbastanza il  45,77%; poco 18,00%; ma il 15,29% "non  sa"; solo il  2,50% pensa di no.

Per il 52,23%, la "corruzione della classe politica locale" è un importante fattore di diffusione delle mafie al Centro-Nord; per il 25,85%, lo è la "ricerca di nuovi territori per il riciclaggio del denaro sporco".

II 34,51% pensa che il rapporto tra mafie e "mondo della politica" sia molto forte, il 47,16% ritiene che sia abbastanza forte. Alla domanda se la mafia potrà essere  definitivamente sconfitta solo il 20,64% risponde "Sì"  ben 49,86% dicono "No" e 29,50% non sa.

Il tema della droga, su tutti, è sempre più grave e rappresenta una vera e propria minaccia per le generazioni  più giovani. A questo tema vogliamo dedicare tempo ed attenzione. C'è bisogno di una grande campagna di prevenzione e di informazione sulle droghe vecchie e nuove, sulle insidie dei più nuovi composti chimici e dell'alto tasso  di dipendenza che queste creano. E', questa, una grande questione nazionale anche perché l'infrastruttura criminale è forte e nel tempo ha assunto una allarmante dimensione  nazionale. Intendiamo, quindi, discutere della informazione necessaria, della prevenzione, degli effetti delle nuove droghe e della repressione.

La videoconferenza, che si basa sull'ormai  collaudata piattaforma 3CX Web meeting, permette  di  raggiungere contemporaneamente  tutte le scuole aderenti e mettere a confronto gli studenti di tutta Italia che avranno la possibilità di interagire in diretta nei  dibattiti che, come consueto, scaturiscono dopo le conferenze dei relatori. Il sistema in uso si è infatti integrato alla perfezione con gli strumenti della didattica a distanza in  uso dalle scuole. È comunque intenzione del Centro Studi monitorare l'aspetto del  video collegamento, allo scopo di migliorare la  qualità del prodotto didattico erogato. Inoltre, la sala riunioni e la biblioteca presso la sede sono attrezzate per ricevere  i gruppi di studenti secondo le vigenti normative. (l'ipotesi alternativa è svolgere le iniziative in una scuola in presenza e contemporaneamente usare la video conferenza per le scuole situate nel resto del paese).

Sarà somministrato, a quanti aderiranno al Progetto Educativo, il questionario online e anonimo per l'annuale indagine sulla percezione del fenomeno mafioso da parte degli  studenti. I risultati dell'indagine, esaminati da un comitato scientifico, saranno pubblicati prima del 30 aprile 2025.

Sarà riconfermato lo spazio agli studenti attraverso la sezione della rivista riservata ai giovani  (Asud'Europa Junior). Uno spazio redatto interamente dai ragazzi, affinché possano esprimersi e dire la loro sulle tematiche sociali che li circondano. Lo scopo di questa sezione infatti è, sia quello di sentire la loro voce che molto spesso non è presa in considerazione, sia quello di incanalare una rete interna di comunicazione tra gli stessi, "trasformando" un semplice articolo in una vera e propria discussione tra alunni e  scuole siciliane e del resto della penisola, che non hanno mai avuto la possibilità di incontrarsi. Gli studenti, opportunamente guidati, potranno liberamente utilizzare e  rappresentare i testi teatrali stampati dal Centro Studi Pio La Torre,"Orgoglio di  Sicilia" di Vincenzo Consolo, "Fango" di Gabriello Montemagno,
"Dalla pare giusta" di Gianfranco Perriera, al  fine della produzione di una performance che li rappresenti.

Il Centro Studi Pio La Torre, bandirà un concorso giornalistico in memoria di Angelo Meli, centrato sulla cittadinanza attiva. Il concorso potrà vedere la partecipazione di intere classi o di singoli studenti e studentesse. Lo svolgimento del concorso prevederà la stesura di articoli giornalistici o la creazione di elaborati multimediali.

La partecipazione al Progetto è gratuita. Sono previste comunque videoconferenze introdotte e moderate dagli esperti e accademici del comitato scientifico del Centro, da rappresentanti istituzionali sui seguenti temi:

Tutte le conferenze si terranno dalle ore 9:00 alle ore 11:00

21 ottobre 2024: "La criminalità organizzata come pericolo nazionale e globale: la penetrazione nell'economia legale".

Relatori: Ernesto Ugo SAVONA - direttore Transcrime - Universita' Cattolica del sacro Cuore di Milano, Marco BIROLINI - giornalista Avvenire.

Modera: Anonio LA SPINA - sociologo

3 dicembre 2024: "Produzione e spaccio dalle droghe tradizionali a quelle sintetiche"

Relatori: Michele SANZA - direttore Unita' Operativa Dipendenze Patologiche Forli'-Cesena AUSL Romagna, Carmelo CALZETTA direttore tecnico superiore chimico della Polizia di Stato in servizio presso il Gabinetto Regionale Polizia Scientifica Sicilia Occidentale di Palermo

modera: Alessandra CONTINO - sociologa, componente del Comitato Scientifico Centro Studi Pio La Torre

gennaio 2025: "Lo stato può battere la mafia"

febbraio 2025: "Le donne tra pregiudizi, violenza di genere e partecipazione alle organizzazioni criminali a partire dal rapporto OSCE 2023"

marzo 2025: "Mafia, antimafia e i media"

Il Centro si premurerà di curare la predisposizione di documenti utili alle conferenze previste e materiale didattico video (10 minuti max. videoregistrata dagli esperti). L'invio di tale materiale ai docenti delle scuole aderenti per preparare l'incontro; la raccolta  delle domande scritte o videoregistrate dagli studenti, alle quali sarà data risposta dagli esperti durante la videoconferenza.

Ad aprile 2025 si terrà la manifestazione conclusiva in occasione del "43° Anniversario dell'uccisione politico-mafiosa di Pio La Torre e Rosario di Salvo"

Nel corso della manifestazione si procederà alla premiazione del concorso "Angelo
Meli".

Auspichiamo la vostra adesione al percorso del Progetto Educativo Antimafia del Centro consapevoli del lavoro che le Scuole fanno per fornire ai giovani la conoscenza  critica del fenomeno mafioso e della sua complessità.

I Dirigenti Scolastici e i Docenti referenti possono contattare il Centro:
  • all’indirizzo di posta elettronica: info@piolatorre.it;
  • al numero di telefono: 091348766 (dalle ore 9 alle ore 13).
 Con viva cordialità.

Il Presidente
Emilio Miceli

I progetti degli anni passati