Alla Sicilia il record dei beni confiscati ai boss
È la Sicilia, nel 2020, la regione italiana con il maggior numero di immobili, appartenuti ai boss, destinati per il riuso sociale. Ben 449 beni, su un totale di 5.645 assegnati nell’isola. Sul podio Campania e Lombardia con, rispettivamente, 282 (su un totale di 3.017 beni sottratti ai boss di camorra) e 86 (su un totale di 1.850 beni un tempo dei boss) beni assegnati. Seguono Piemonte (30 su 634) e Calabria (16 su 1.849). Le regioni destinatarie di un numero più esiguo di beni lo scorso anno, invece, sono state Molise (2 su 6) e Friuli Venezia Giulia (2 su 40). Nel complesso, nel corso del 2020, sono stati assegnati 931 beni immobili a cui devono aggiungersi, “in termini di complessiva messa a disposizione della potenziale platea dei destinatari, i 1.412 cespiti, selezionati tra quelli rimasti inoptati all’esito delle pregresse conferenze di servizi ed inseriti nel Bando pubblico rivolto agli Enti ed alle Associazioni del Terzo settore”. Questi alcuni dati della Relazione sull’attività svolta nel 2020 dall’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata e pubblicata nel mese di agosto.
Un’analisi qualitativa mostra come la Sicilia, sebbene mantenga il primato dei beni destinati, vede diminuire dal 40,5% dei beni dislocati nel suo territorio al 32,23%, mentre la Campania conquista un posto - dal terzo al secondo - per numero totale di cespiti, superando la Calabria. Così come l’Emilia Romagna registra un incremento di beni in gestione (ad oggi 600), in linea con il trend degli ultimi dieci anni, indice del sempre maggiore interesse dei clan nel territorio del Nord Italia.
Come si legge ancora nel documento dell’ANBSC, sul totale complessivo di 17.513 beni assegnati, “L’81% dei beni è stato destinato agli Enti territoriali, il 13% è stato mantenuto al patrimonio dello Stato per il soddisfacimento di esigenze delle Amministrazioni centrali mentre il 4% è stato venduto e il 2% reintegrato nel patrimonio di società confiscate”. Sembra, dunque, che gli Enti Territoriali rappresentino il principale interlocutore dell’Agenzia nella restituzione dei beni alle collettività che devono fare i conti con la criminalità organizzata. Si tratta soprattutto di Comuni, ben 990 in tutto lo stivale. La Sicilia è la regione con la più alta percentuale, pari a 52,31%, dei Comuni destinatari dei beni un tempo appartenuti ai boss, mentre il Trentino Alto Adige e la Valle d’Aosta vedono coinvolti, rispettivamente, appena l’1,03% (3 Comuni) e l’1,35% (1 Comune) dei propri Comuni. Tra le regioni con alte percentuali di Comuni interessati alla destinazione dei beni vi sono Puglia (37,35%), Calabria (30,69%), Campania (24,36%), Lazio (18,52%) e Lombardia (11,08%). Guardando questi Comuni più da vicino, è Palermo quello con il più alto numero di beni destinati: 1.512 immobili. Seguono, con un certo distacco, Reggio Calabria (354) e Napoli (245).
Comuni |
N. Immobili |
Palermo |
1.512 |
Reggio Calabria |
354 |
Napoli |
245 |
Partinico |
204 |
Roma |
192 |
Milano |
189 |
Caltanissetta |
182 |
Monreale |
174 |
Melito di Napoli |
161 |
Santa Maria la Fossa |
158 |
I beni sottratti ai boss sono terreni (5.830), appartamenti in condominio (4.810), magazzini, depositi, negozi (2.779), ville (1.550), fabbricati rurale-commerciale (160), alberghi, opifici, scuole, ospedali, musei, casi di cura (50).
Nel corso del 2020, sottolinea l’ ANBSC, al fine di rafforzare l’efficacia del procedimento destinatorio, l’Agenzia ha cercato di dare una più concreta attuazione alle “Linee guida per l’amministrazione finalizzata alla destinazione degli immobili sequestrati e confiscati”, adottate dal Consiglio Direttivo dell’Agenzia anche alla luce delle modifiche recate al Codice Antimafia dalla legge 161/2017. Quest’ultima consente, infatti, l’assegnazione diretta e a titolo gratuito dei beni confiscati alle associazioni del terzo settore, purché l’assegnazione avvenga nel rispetto dei princìpi di trasparenza, pubblicità e parità di trattamento, e che risulti evidente la destinazione sociale del bene. Il bando per l’assegnazione diretta agli enti del Terzo settore dei beni immobili, pubblicato nel luglio del 2020 , ha previsto circa 1.400 beni immobili definitivamente confiscati e non ancora destinati, distribuiti sull’intero territorio nazionale.
Nei giorni scorsi, in esecuzione al decreto dell'ANBSC, alla presenza del Prefetto di Palermo, Giuseppe Forlani e del Comandante Provinciale dei Carabinieri di Palermo Gen. Arturo Guarino, è stato consegnato al Liceo delle Scienze Umane e Linguistico “Danilo Dolci” l'immobile "Magazzini Brancaccio”, la cui concessione d’uso era stata precedentemente revocata. L’immobile è stato utilizzato dalla scuola per la realizzazione del suo progetto Legalità.
Regione |
Totale complessivo |
Trasferimento al patrimonio degli enti territoriali |
Mantenimento al patrimonio dello Stato |
Sicilia |
449 |
442 |
7 |
Campania |
282 |
231 |
51 |
Lombardia |
86 |
85 |
1 |
Piemonte |
30 |
30 |
|
Calabria |
16 |
16 |
|
Toscana |
10 |
8 |
2 |
Basilicata |
9 |
8 |
1 |
Abruzzo |
8 |
8 |
|
Emilia Romagna |
6 |
4 |
2 |
Puglia |
6 |
2 |
4 |
Lazio |
6 |
|
6 |
Veneto |
6 |
6 |
|
Marche |
6 |
5 |
1 |
Liguria |
3 |
|
3 |
Sardegna |
2 |
2 |
|
Trentino |
2 |
2 |
|
Friuli Venezia Giulia |
2 |
2 |
|
Molise |
2 |
2 |
|
Totale complessivo |
931 |
853 |
78 |
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