Rubrica



La grande fuga da Palermo, continua il calo degli abitanti

Nel 2017 c'erano 2.711 residenti in meno. A fronte degli 11.847 palermitani che sono andati via, solo 9.136 persone si sono trasferite nel capoluogo siciliano. Dai paesi vicini e dal resto del mondo

Alida Federico

I giovani invadono i tribunali nel nome della legalità

Entusiamo e coinvolgimento all'iniziativa promossa da Anm e Miur. Boom di richieste a Palermo per visitare il “bunkerino”. La mostra fotografica di Lavinia Caminiti aperta fino al 23 maggio

Giuseppe De Simone

Il Premio Francese a Daphne Caruana, rivivono le sue inchieste

Una Menzione speciale ai cronisti siciliani Sandra Figliuolo, Fulvio Viviano, Antonio Fraschilla e Luigi Perollo. Riconoscimento speciale a Peppino Impastato

Simonetta Trovato

Gestione dei rifiuti pessima e carissima nel Sud Italia

Dai dati del Green Book emerge il paradosso che il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti viene pagato di più da chi riceve un servizio peggiore, in palese contraddizione con il principio “chi inquina paga” che informa la legislazione europea. Notevole difformità tra le aree territoriali si riscontra anche per quanto riguarda la raccolta differenziata che nel Meridione copre appena il 37,6% del servizio a fronte del 64,2% del Centro Nord.

Franco Garufi

Una politica senza respiro tra reticenze ed illusioni

Credibilità in picchiata: non solo si è accantonata la “questione meridionale” ma si è determinata una crescita notevole della disoccupazione che è soprattutto giovanile e femminile

Diego Lana

L'allarme dell'Unione europea: troppi giovani disoccupati nel Sud

Il 52,9% dei giovani siciliani, compresi nella fascia d’età 15-24 anni, non ha un lavoro. Va ancora peggio, restando nel territorio nazionale, alla Campania (54,7%) e alla Calabria (55,6%). La media Ue si ferma al 16,8%

Alida Federico

Giuseppe Fava, giornalista ucciso per le sue inchieste antimafia

Parla di cronisti con la schiena diritta "Prima che la notte" di Daniele Vicari, film tv con Fabrizio Gifuni nei panni del giornalista e intellettuale assassinato dai boss a Catania il 5 gennaio 1985.


I detenuti dell'Ucciardone recitano Pio La Torre detenuto

Il 36° anniversario dell'uccisione politico-mafiosa di Pio La Torre e Rosario Di Salvo è stato ricordato presso il Teatro della Casa di reclusione "Calogero Di Bona" - Ucciardone con la recita da parte dei detenuti di un atto unico, "Dalla parte giusta", scritto da Gianfranco Perriera e con la regia di Lollo Franco. Il polo didattico porterà il nome del leader comunista assassinato dai mafiosi. Il ricordo del capo dello Stato, Sergio Mattarella

Davide Mancuso

La notte della legalità al tribunale di Palermo: 30 esperti per 300 giovani

I “Portatori sani di legalità” saranno guidati in 10 laboratori da magistrati, investigatori, avvocati e tirocinanti. L'iniziativa promossa da Anm e Miur si svolgerà in contemporanea a Roma, Napoli e Genova


I detenuti dell'Ucciardone recitano Pio La Torre detenuto

Manifestazione di commemorazione del 36° anniversario dell'uccisione politico-mafiosa di Pio La Torre e Rosario Di Salvo, avvenuta il 30 aprile del 1982. I carcerati metteranno in scena, sotto la regia di Lollo Franco, l'atto unico teatrale "Dalla parte giusta", scritto da Gianfranco Perriera, e incentrato sui diciotto mesi di carcere che Pio La Torre subì ingiustamente proprio all'Ucciardone, per aver occupato, nel 1950, il feudo S.Maria del Bosco a Bisacquino. Saranno accompagnati nella realizzazione della scenografia dagli studenti del Liceo artistico “Ragusa-Kyhoara” di Palermo e preceduti dal coro della Rete delle scuole “Bab al Gherib”

Davide Mancuso

Gli studenti stanno più ore sul web ma rendono di meno a scuola

Oltre quattro ore al giorno, tutti i giorni, trascorse davanti a pc, tablet e smartphone. I ragazzi italiani navigano quasi 31 ore a settimana contro i 29 della media europea ma la resa è minore

Alida Federico

Giornalisti a rischio, aumentano le minacce nel Mezzogiorno d'Italia

L'’allarme lanciato da Reporters sans frontières nel rapporto 2018 sulla libertà di stampa. Il Consiglio d'Europa: peggiorano le condizioni di lavoro

Angelo Meli