Rubrica
La vulnerabilità delle straniere in Italia
Oltre la metà degli immigrati è di sesso femminile, 2.607.959 pari al 51,8%, e in una situazione di maggiore fragilità rispetto agli uomini per quanto concerne la condizione professionale. Che, come spiega Openpolis, aumenta nel caso delle giovani (15-34 anni) che né lavorano né sono inserite in un percorso di studio o formazione (Neet) e che, nel 2020, sono state circa 214mila, più del doppio dei maschi (104mila). Scontano una doppia fragilità: la condizione di donna e quella di straniere. La prima le espone di più all’inattività, la seconda alla disoccupazioneLa legge dell'Ars contro la povertà è povera
Anche se in forte ritardo, l'Assemblea regionale ha approntato i primi strumenti per lenire il disagio in cui vive quasi un milione di siciliani. Stanziando, però, solo 15 milioni di euro. Una cifra simbolica rispetto alle reali necessità. Occorre mettere in campo tutti gli strumenti disponibili, a partire dal Reddito di cittadinanza che va rivisitato, e sfruttare le significative disponibilità finanziarie messe a disposizione dall'Europa su cui si gioca il futuro dell'intero PaeseFranco Garufi
Canicattì adotta il supertestimone di Livatino

Enzo Gallo
Canto nella solitudine di un’intera generazione

Gabriel Feraud
La Medea di Gianni Scuto inaugura l'anfiteatro Thalos

Danisinnilab riparte con Brecht nella rilettura di Gigi Borruso

Fuga letale verso l'Europa, troppi naufragi ignorati nel Canale di Sicilia
Quasi 800 vittime da inizio d'anno mentre i governi bloccano le navi delle ong che salvano persone dal mare e foraggiano le motovedette libiche che sparano sui gommoni pieni di disperatiI contributi degli emigranti all'Italia valgono 9 miliardi
Indagine della fondazione Leone Moressa: più di 4 milioni di lavoratori stranieri hanno dichiarato 60,2 miliardi di euro di redditi e versato 9,0 miliardi di euro di Irpef. Con un aumento di oltre il 30 per centoIl grande risiko: l’inarrestabile rotta di collisione tra le superpotenze
Gli Stati Uniti stanno recuperando il rapporto con gli alleati della Nato e con l’Unione europea mentre la competizione con la Russia con la Cina diventa conflittuale e potenzialmente esplosivaPino Scorciapino
Stati generali democratici e progressisti in Sicilia
Per risollevare l'isola dal baratro la politica guardi alla lezione di Pio La Torre e Luigi Sturzo traducendola nel XXI secolo post Covid con la mobilitazione dal basso di tutte le energie positive, muovendo dalla difesa dei deboli, del lavoro, dell’impresa produttiva, innovativa ed ecocompatibile. È possibile proporre una nuova visione del futuro ma occorrono nuove classi dirigenti immuni alla corruzione e alle mafieVito Lo Monaco
Il difficile passaggio generazionale nelle imprese siciliane
In media, dopo due anni dalla successione ai figli un terzo delle aziende registra un peggioramento a livello generale e il 40% nel rapporto e gestione dei dipendentiPasso indietro nella lotta alla mafia e al racket
Il Centro studi Pio La Torre boccia la proposta di riforma del processo penale elaborata dalla commissione Lattanzi e in una lettera inviata alla ministra della giustizia, Marta Cartabia, ai presidenti di Camera e Senato, Fico e Casellati, ai capigruppo di Camera e Senato, ai componenti della commissione giustizia delle due Camere e a quelli della commissione Antimafia sottolina che "iimpedire la partecipazione attiva al processo ad associazioni antimafia e antiracket che, grazie alla loro attività hanno stimolato la denuncia accompagnando le vittime nel lungo e travagliato percorso post denuncia, dando origine allo stesso processo, appare privo di logica e mortifica il ruolo fondamentale svolto dalle associazioni”.Antonella Lombardi