La Medea di Gianni Scuto inaugura l'anfiteatro Thalos
L’Anfiteatro Thalos, ( dal nome del valoroso guerriero troiano ingannato da Medea che gli infonde la pazzia con dei veleni e lo uccide ), è una meravigliosa struttura messa sù con coraggio e con grande dispendio di mezzi e di energie da un privato illuminato che ha voluto donare al territorio di Vaccarizzo/Augusta/Lentini una struttura unica nel suo genere, inserita in un paesaggio naturale di rara bellezza che infonde un’ atmosfera dionisiaca pari quasi a quella delle pietre antiche della vicina Siracusa.
Grazie all’intraprendenza di Alba La Rosa ( organizzatrice e deus ex machina di tutti gli eventi ), sono riusciti a varare un piccolo programma sperimentale che servirà a fare conoscere e a divulgare la bellezza naturale del luogo in cui la struttura opera ed è inserita. La breve stagione sarà aperta da una serata inaugurale con la partecipazione di giornalisti, scrittori, uomini politici, artisti, musicisti e cantanti, tra cui ricordiamo Aurelio Caliri con la sua fisarmonica, Graziano Lo Bianco che proporrà alcuni pezzi del suo repertorio, Sal Costa che parlerà del suo ultimo romanzo, Mario Bruno e Rossella Jannello che intratterranno il pubblico con la loro ultima fatica letteraria,
La serata sarà preceduta da un intervento di Gianni Scuto che illustrerà brevemente gli spettacoli in programma. “ Medea “ di Euripide per l’interpretazione di Barbara Cracchiolo, Alessandro Gambino e Domenico Maugeri, su scene di Arsinoe De Croix, costumi di Rosy Bellomia e per la regìa di Gianni Scuto aprirà la rassegna, con una messinscena quasi intimista della tragica fine della storia domestica di Giasone con la protagonista, che ricordano il loro passato di passionali sentimenti amorosi e che ci conduce per mano attraverso quel mondo segreto, violento e poco rassicurante che la passionale maga dimostra di possedere, specie nell’architettare con cura minuziosa la sua spaventosa vendetta: l’uccisione dei figli per mano sua e la sua conseguente fuga sul carro di fuoco.
Lo spettacolo sarà in scena sabato 17 Luglio alle ore 21.00, mentre sabato 24 Luglio, sempre alle ore 21.00 verrà proposto “ Sister up band “, uno spettacolo musicale che nasce da un progetto varato nel 2015 da una band formata dall’armonia e dalle voci di Susanna Di Mauro, Giuliana Santangelo, Angela Aloisi ed Angela Bruno, accompagnati da quattro musicisti. Il gruppo musicale che è diretto e coordinato dal chitarrista Carmelo Di Prato, ha come passione la riproposta dello swing che rappresenta la grande armonia che lega questa band, con un repertorio basato su brani dal sapore retrò che vanno dagli anni ’30 ai nostri giorni. Sabato 31 Luglio sarà poi la volta di “ Provvidenza e il mare “, un recital musicale di Antonella Sturiale con musiche originali di Alessandro Cavalieri e la regìa di Enrico Pappalardo. Tratta dalla raccolta “ Vita dei campi “ e dalla novella “ Fantasticheria “, lo spettacolo vuole rievocare, attraverso anche la voce recitante di Agata Ranieri, il dialogo tra il narratore, lo stesso scrittore Giovanni Verga ed una sua amica francese ( figura questa ispirata alla milanese Paolina Greppi Lester), che insieme allo scrittore osserva la vita di paese identificabile con Aci Trezza, calata nella monotonia di una società immobile , passionale e sofferente.
Ultimo spettacolo in programma Giovedì 4 Settembre sarà “ Lettera al padre“ di Franz Kafka, un originalissimo affresco famigliare che descrive su ritmi elevatissimi e in un’atmosfera yiddish, le peripezie morali, etiche, punitive ed autoritarie subite dal giovane Kafka a causa di un padre pedante, carico di autoritarismo prussiano pre-nazista, moralista e bigotto che ha reso la vita al giovane e futuro scrittore molto difficile e piena di frustrazioni. Interpreti dell’originalissima piéce sono Alberto Abbadessa, Barbara Cracchiolo, Alessandro Gambino, Simona Gualtieri e Domenico Maugeri. La struttura scenica è firmata da Bernardo Perrone, i costumi da Sara Bellomia e la regìa a ritmi vertiginosi e con numerosi inserti musicali della tradizione Yiddish è di Gianni Scuto.
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