Rubrica
Le tante "gocce di pace" che possono placare l'ansia della guerra
Esistono decine di modi di declinare il pacifismo. Analizzeremo tre tipologie: “pacifismo fazioso”, “pacifismo senza aggettivi”, “gocce di pace”. In un mondo sempre più militarizzato finalmente il pacifismo batte un colpo.Pino Scorciapino
Premio giornalistico Angelo Meli a una scuola di Castelbuono
Il premio giornalistico Angelo Meli, promosso dal centro studi Pio La Torre, è stato assegnato agli studenti della terza D dell'istituto "Failla Tebaldi" di Castelbuono.Giornata della memoria con i giovani, "La mafia è nell'economia"
Sono stati i giovani i protagonisti del 42° anniversario dell’uccisione politico-mafiosa di Pio La Torre e Rosario Di Salvo. Da tutti l'appello a difendere gli strumenti antimafia.Gilda Sciortino
Per uno studente su due la mafia più forte dello Stato
C'è ancora una fascia alta e significativa di giovani per i quali il fenomeno mafioso non può essere estinto e anzi resta più forte dello Stato. Sono i risultati del questionario destinato ogni anno dal Centro studi "Pio La Torre" agli studenti delle scuole di secondo grado di tutta Italia.Il questionario del centro La Torre |
Un murale per rievocare le battaglie di Pio contro la mafia
È stato inaugurato oggi il murale dedicato a Pio La Torre. È stato realizzato da Igor Scalisi Palminteri in una parete esterna dell'istituto tecnico industriale Vittorio Emanuele III, la scuola in cui La Torre studiò.La giornata del ricordo, protagonisti i giovani
a giornata in ricordo di Pio La Torre e Rosario Di Salvo avrà gli studenti come protagonisti di un percorso dedicato alla memoria. Sono, infatti, ad alzare un’allerta sul fatto che, per loro, il fenomeno mafioso non è ancora estinto, anzi resta più forte dello Stato. È il risultato emerso dal questionario sulla percezione del fenomeno mafioso.La cronaca di quel 30 aprile, lacrime e parole per Pio e Rosario
Il pezzo più difficile dei miei trentacinque anni all’Unità lo scrissi con rabbia e dolore quel pomeriggio di venerdì 30 aprile 1982. In dieci minuti. Ma ci vollero assai più tempo, tante pause, tanti singhiozzi per dettarlo allo stenografo-dimafonista Giorgio Ciocchetti.Vincenzo Vasile