Rubrica
“Blocco stradale”, il reato che aggira la Costituzione
Verrà introdotto un nuovo reato penale di “blocco stradale” punito con un mese di carcere per chi impedisce la circolazione su strada o su binari. Se dovesse passare la norma in parola, si verificherebbe un ulteriore taglio della democrazia e del diritto di manifestare in barba alla Costituzione.Elio Collovà
Assostampa e Odg premiano i cronisti siciliani
Sono stati consegnati a Catania, nell'aula magna della Scuola superiore dell'università, i premi “cronisti 2024” indetti dal gruppo cronisti siciliani di Assostampa Sicilia in collaborazione con l'Ordine dei giornalisti di Sicilia.La mafia “sommersa”, un modello che intreccia tradizione e innovazione
Cosa nostra cerca un capo in Sicilia, ma non fugge dal principale requisito: deve essere provata l'appartenenza dinastica, la stirpe, mafiosa, stampata nel Dna. È questa la sintesi che si può trarre dall'ultima relazione semestrale della Dia.Rino Giacalone
Cancemi, prima della strage Falcone Riina incontrò "persone importanti”
“Perché il giudice Falcone è morto? Potrei usare una frase che forse rende bene il mio pensiero: sono stati presi due piccioni con una fava. Da un lato Salvatore Riina ha eliminato un suo nemico personale, dall’altro questo suo interesse è coinciso con l’interesse di altri”. Parola di Salvatore Cancemi.Giuseppe Martorana
Francesco Renda, lo storico della Sicilia e del movimento contadino
Fu un protagonista prima e un testimone dopo delle pagine cruciali del dopoguerra siciliano: dal banditismo all’autonomia, alle lotte contadine. Nel fuoco di quelle vicende Francesco Renda ha poggiato il suo impegno politico e la sua attività di storico.Il Progetto educativo antimafia, dalla droga la minaccia più grave
Il centro studio Pio La Torre sta mettendo a punto il Progetto educativo antimafia 2024/2025. L’obiettivo è quello di continuare il percorso di legalità attraverso l’apprendimento di nozioni storiche, la valutazione degli effetti della presenza mafiosa nella società civile e lo studio del modello economico della criminalità organizzata.Pena di morte e diritti umani, Amnesty: mai tante esecuzioni nel mondo
Nel 2023 sono state eseguite nel mondo 1153 condanne a morte. Il totale si riferisce alle condanne rese note perché, come vedremo, stati che ricorrono massicciamente alla pena capitale non ne diffondono i numeri. I paesi che hanno eseguito condanne sono 16, il numero più basso di sempre. Tuttavia preoccupa il forte aumento percentuale rispetto al 2022Pino Scorciapino
“O la va o la spacca”, le riforme che preparano lo scempio legislativo della giustizia
Sono giorni di fuoco per la politica italiana. E lo sono a tutto tondo perché non c’è parte di essa che, in un modo o nell’altro, non venga colpita. La maggioranza parlamentare e il governo stesso, con la strenua collaborazione di tutti gli uomini e donne dello staff-Meloni, sono abbondantemente impegnati a definire lo scempio della GiustiziaElio Collovà
Mafia & droga, come è cambiato il mercato degli stupefacenti
Lo stato attuale della mafia, la produzione, il traffico internazionale e il consumo di droghe, il ruolo della società civile, l'azione delle istituzioni. Sono le chiavi di lettura di “Mafia&Droga. Lo stato delle cose - Rapporto 2024”. Nel volume i contributi di Umberto Santino, Giovanni La Fiura, Nino Rocca e Giovanni BurgioEmilio Miceli nuovo presidente del Centro studi Pio La Torre
Emilio Miceli è il nuovo presidente del Centro studi “Pio La Torre”. Già segretario confederale nazionale della Cgil fino al 2023 e successivamente responsabile della legalità, fino al 2024, per il Centro confederale, è stato componente del Cnel. Dal 1992 al 2000 Miceli è stato segretario generale della Cgil di Palermo."Succede in guerra", i morti nascosti e i morti per sbaglio nei mattatoi di Ucraina e Gaza
Analizzeremo i numeri dei due più sanguinosi mattatoi del mondo in questa fase storica: Ucraina e Gaza. Vittime, stime e calcoli, affidabilità, versioni, propaganda che rende attendibili o inattendibili i dati. Con una premessa: il 20 maggio la Camera Preliminare della Corte Penale Internazionale dell’Aia ha richiesto il mandato di arresto per il premier israeliano Netanyahu e per il ministro della Difesa Gallant per crimini di guerra a Gaza. Richiesta di arresto anche per i capi di Hamas Sinwar, Deif, Haniyeh.Pino Scorciapino