Contro la droga nel ricordo del “giudice ragazzino”

Società | 7 settembre 2024
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Una tre giorni a Petralia Sottana per ricordare il 'giudice ragazzino' Rosario Livatino, a 34 anni dal suo assassinio per mano mafiosa avvenuto il 21 settembre 1990 lungo la strada statale 640 che da Canicattì porta ad Agrigento. Da venerdì 6 fino a domenica 8 settembre la comunità del piccolo comune madonita accoglierà la reliquia del giovane magistrato, beatificato nel maggio 2021. L'iniziativa si inserisce nella terza Settimana della Legalità, dal titolo 'No alla droga', promossa dall’oratorio del comune petraliese, che fa seguito alle due Settimane della legalità organizzate nel 2022 e 2023 con don Luigi Ciotti, fondatore di Libera, e don Maurizio Patriciello, parroco anti-camorra di Caivano.
L'edizione di quest'anno è dedicata alla lotta allo spaccio di stupefacenti e alla memoria di Livatino. Ospite e testimone d’eccezione è don Antonio Coluccia, il prete che vive da anni sotto scorta per le sue battaglie contro la criminalità e lo spaccio di stupefacenti a Roma e che proprio qualche giorno fa è stato vittima di una vile aggressione durante un corteo a favore della legalità.
Presente all'iniziativa anche Francesco Zavatteri, padre di Giulio, il diciannovenne palermitano ucciso da un'overdose nel 2022 e in memoria del quale è stata creata l'associazione la "Casa di Giulio" che opera nel quartiere Ballarò di Palermo per aiutare coloro i quali sono caduti nel tunnel degli stupefacenti.
All'incontro che si è tenuto presso la sala consiliare del municipio di Petralia Sottana venerdì 6 settembre, don Coluccia si è rivolto ai giovani definendo la droga "un bluff, perché non ha mai reso felice nessuno". Condividendo l'esperienza del suo impegno nelle piazze di spaccio, non ha nascosto di "aver visto molti ragazzi morti per overdose" e ha definito i 'venditori di morte' come "criminali che si nascondono, che scappano" quando lo vedono, ma che "sembrano forti quando mettono le bombe". Di Livatino, invece, ha ricordato il suo essere "un credente credibile, che ha corso grandi rischi perché ha creduto nei valori del Vangelo". Toccante la testimonianza di Francesco Zavatteri, che ha ripercorso la storia del figlio Giulio per sensibilizzare su questo tema affinché "quello che è successo a Giulio e alla mia famiglia non accada a nessuno". Proprio sulle Madonie, e precisamente a Geraci Siculo, il giovane aveva seguito un percorso di disintossicazione in una comunità.
Fra i tanti eventi in programma, è previsto domenica 8 settembre, alle ore 16:00, presso l'aula consiliare del municipio, il convegno “Rosario Livatino, martire della giustizia”, promosso dalla Fondazione Progetto Legalità, presieduta da Leonardo Agueci, e da Cinzia Lucia Di Vita, segretario dell’Ordine degli avvocati di Termini Imerese. Parteciperà, fra gli altri, Lia Sava, procuratrice generale presso la Corte d’appello di Palermo.
L’iniziativa è organizzata dalla parrocchia Maria Ss. Assunta, insieme all’Arcidiocesi di Agrigento e alla Diocesi di Cefalù, con la partecipazione dei volontari, dei bambini dell’oratorio di Petralia Sottana, dei gruppi ecclesiali, confraternite e congregazioni, associazioni e scuole, con i contributi dell’Arma dei Carabinieri, della Polizia municipale, del Soccorso Alpino e della Croce rossa italiana e con il patrocinio dell’Ars e della Città metropolitana di Palermo.
 di Alida Federico

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