Rubrica
L’importanza della cittadinanza attiva tra le persone con un background migratorio
Noemi Morell Alsina, di Fundacio Ficat, assieme ai colleghi di Crossing Borders (Copenaghen) e Sfera International (Repubblica di Macedonia), ha preso parte all’iniziativa del Centro Pio La Torre con gli studenti del progetto educativo antimafiaAlida Federico
I ragazzi ripudiano la mafia ma cresce la sfiducia verso le classi dirigenti e la politica
I risultati della 16ma indagine sulla percezione del fenomeno mafioso promossa dal Centro Studi Pio la Torre: "Le cosche sono più forti dello Stato". Gli studenti hanno grande fiducia nei confronti dei loro insegnanti grazie ai quali hanno appreso che cosa siano la mafia, la legalità e la Costituzione Italiana, ma anche nei magistrati e nelle forze dell’ordine le cui azioni di contrasto antimafia, anticorruzione e antiviolenza diventano esempio da seguireMattarella: l'esempio civile di La Torre e Di Salvo per i giovani
"Commemorare il loro operato contro la violenza, l'intimidazione e la condizione di assoggettamento - scrive il presidente della Repubblica agli studenti che hanno partecipato al progetto educativo del Centro studi Pio La Torre -.significa rendere omaggio all'abnegazione di chi ha pagato con il sacrificio della vita la difesa dei diritti e delle libertà sanciti dalla nostra Costituzione".Gilda Sciortino
Migranti e cittadini attivi, l'importanza di promuovere la comunità
Investire nella promozione della cittadinanza attiva tra i giovani con esperienza migratoria in famiglia per far comprendere loro il valore dell’essere cittadini attivi, indipendentemente dal riconoscimento della cittadinanza ‘formale’ nel territorio in cui vivono. Queste alcune delle indicazioni giunte dalla ricerca coordinata dal Centro Pio La Torre nell’ambito del progetto Cooperation for youth integrationAlida Federico
Cracolici: “Dobbiamo ridare fiducia ai giovani e isolare i boss”
"Credimi tuo Sebastiano", le lettere che addolcirono la Grande guerra
Nello Pappalardo, insegnante e giornalista catanese e grande conoscitore della musica contemporanea, riscopre così il nonno di cui porta il nomeFranco Garufi
La memoria degli ebrei sepolta e poi rivelata sotto l'Etna
Andrea Cerra firma un saggio di grande rilievo: “La città sepolta. Politica e istituzioni degli ebrei a Catania nel XV secolo”Concetto Prestifilippo
Partigiani, cittadini e tanti giovani in marcia per la Festa della Liberazione
Cortei affollati a Palermo, Catania e in tante città siciliane, oltre che nel resto d'Italia. Hanno sfilato esponenti sindacali, dell’Anpi e del mondo dell'associazionismo. Nel capoluogo siciliano il Centro Studi Pio La Torre ha aderito con una delegazione di soci e volontariPalermo, i ragazzi puliscono la lapide di Pio La Torre
Gli allievi delle scuole Sunseri, Arculeo, Pio La Torre e Kiyohara hanno reso omaggio alla memoria del dirigente del Pci e del suo collaboratore Rosario Di Salvo assassinati dalla mafia 41 anni fa in via Li MuliCollesano, dalla terra confiscata ai boss nasce l'olio Tresanti
Il Consorzio Network dei Talenti gestisce un uliveto di 22mila alberi in contrada Garbinogara, consegnati i primi 600 litri al ComuneDal bandito Giuliano alla stagione delle stragi, gli ambigui rapporti tra mafia e servizi segreti
Cosa nostra, certe componenti dell'intelligence e destra eversiva hanno spesso viaggiato a braccetto. Lo hanno testimoniato diversi collaboratori di giustizia ma anche boss di prima grandezza. La partecipazione dei clan ad alcune delle vicende tragiche e ancora oscure che hanno scosso da sempre gli equilibri interni del nostro Paese è stata tale da indurre alcuni studiosi a definirla come una sorta di gladio siciliana.Giuseppe Martorana
Sulla destinazione delle aziende mafiose
Nelle imprese vicine ai clan sottoposte a sequestro e confisca da parte della magistratura, si rileva un’ampia eterogeneità per quanto attiene alla determinazione del loro valore.Elio Collovà