Una messa in memoria del giudice Rosario Livatino

Società | 21 settembre 2018
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E’ stato ricordato questa mattina a Canicattì in occasione del ventottesimo

anniversario della morte il giudice Rosario Livatino ucciso in

un agguato mafioso la mattina del 21 settembre 1990 in contrada

S. Benedetto alle porte di Agrigento mentre con la propria auto

e senza scorta si stava recando in tribunale per l’ultimo giorno

di lavoro prima delle ferie estive. 

Una celebrazione eucaristica è stata celebrata per iniziativa

delle associazioni «Tecnopolis», «Amici del Giudice Rosario

Angelo Livatino» e della Postulazione per la canonizzazione del

servo di Dio nella chiesa di San Domenico gremita di studenti,

cittadini, autorità e magistrati tra cui diversi colleghi degli

anni '80 e '90. A concelebrare il postulatore don Giuseppe

Livatino, omonimo del magistrato, ed il parroco don Salvatore

Casà. «I killer quel 21 settembre - ha detto don Giuseppe-

pensavano di spegnere una fiammella ed invece hanno acceso un

candelabro. A distanza di tanto tempo Rosario Livatino è sempre

più conosciuto e parla a tutti come mai aveva fatto in vita». 

Alla fine della messa l’officiante ha detto che «il prossimo 3

ottobre nella chiesa di S. Alfonso ad Agrigento si chiuderà in

maniera pubblica la fase diocesana del processo di

Canonizzazione e quindi tutti gli atti passeranno in Vaticano

per l’ulteriore verifica ed istruttoria».

Il Tribunale della Congregazione per la causa dei Santi dovrà

leggere oltre 4mila pagine di testimonianze e documenti.

A mezzogiorno sul luogo dell’agguato vi è stata la deposizione

di una corona di fiori con un intervento di Paolo Scriscuoli neo

componente togato del Csm e Giuseppe Miceli della sottosezione

Anm di Agrigento. Domani pomeriggio nell’ambito della

manifestazione «Settimana della Legalità Giudici Saetta

Livatino» si svolgerà un convegno sulla Legalità con ospiti il

procuratore nazionale antimafia, Federico Cafiero De Raho, ed il

vice presidente di «Libera» Enza Rando. Lunedì mattina altro

convegno con Maria Grazia Vagliasindi, presidente della Corte

d’Assise d’Appello, e Giuseppe Antoci ex Commissario del Parco

dei Nebrodi. Il 25 settembre sarà ricordato l’omicidio del

Presidente della corte d’appello di Palermo, Antonino Saetta

(originario di Canicattì) e del figlio Stefano uccisi il 25

settembre 1988 sulla statale Agrigento-Caltanissetta.



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