La macchina regionale costa di più, soprattutto convegni e promozioni
E’ quanto emerge dal rendiconto della Regione per il 2016 approvato nei giorni scorsi dalla giunta Crocetta. Per l’assessore all’Economia, Alessandro Baccei, a incidere sul rimbalzo sono stati i debiti fuori bilancio, pari a circa 40 milioni di euro: spese sostenute in anni precedenti ma contabilizzate nell’esercizio 2016. Al netto dei debiti fuori bilancio la spesa si sarebbe ridotta di 67 mila euro. A farla impennare contribuiscono quasi tutte le voci della macchina burocratica.
Il rialzo più consistente riguarda il capitolo delle spese più «politiche», quelle di rappresentanza, relazioni pubbliche, convegni, mostre e pubblicità: sono balzate di ben il 135,51%, oltre 700 mila euro in più. Per le utenze, i servizi ausiliari e le spese di pulizia l’incremento è del 72,64%, pari a 11,6 milioni. In rialzo del 45,7% (oltre 281mila euro) anche la spesa per i gettoni di componenti di commissioni, comitati e consigli; mentre per la manutenzione ordinaria e le riparazioni è cresciuta del 39,18%, quasi un milione e mezzo di euro in più. Per consulenze, studi e indagini la Regione ha sborsato 72 mila euro (+15,14%) in più dell’anno precedente, altri 11 mila euro (+10,23%) per corsi di formazione.
La voce 'altre spesè è costata 27,4 milioni in più (+23,45%). In calo invece quella per mobili, macchinari e attrezzature: 190 mila euro in meno dell’anno precedente, con una riduzione del 90%. Piccoli tagli anche per i beni di consumo (-17mila euro, -1,3%) e per noleggi e locazioni (-713 mila euro, -1,29%). Del 10% è stata la riduzione (-208mila euro) per indennità di missioni e rimborsi spese. Diminuita del 14% la spesa per il personale della Regione (216 milioni in meno del 2015): da 1,5 miliardi a 1,29 miliardi.
Torna ad aumentare anche la spesa all’Assemblea regionale siciliana per i gruppi parlamentari. Un’inversione di tendenza rispetto ai tagli apportati fino al 2015. Il consuntivo del 2016 indica una spesa di 6.930.500 euro con un incremento di 680 mila euro rispetto all’anno precedente, come riporta il quotidiano «La Sicilia». A «certificare" l'aumento è la Corte dei Conti nella delibera 87/2017 sui rendiconti dei gruppi.
«Nel complesso, il percorso virtuoso avviato nel corso degli esercizi precedenti, che nel rendiconto 2015 aveva fatto registrare un risparmio di spesa pari ad 99.500 rispetto all’esercizio 2014 risulta interrotto ex abrupto dalle maggiori spese connesse in prevalenza alle problematiche in materia di integrazioni retributive a titolo di 'rimborso Irap', scrivono i magistrati contabili alla fine delle 49 pagine, firmate dal presidente Maurizio Graffeo e dal relatore Giuseppe Di Pietro.
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