L'emergenza immigrazione costa quasi due miliardi l'anno
Economia | 21 marzo 2018
È di 1,7 miliardi di euro l’ammontare degli impegni finanziari dell’Italia, per il 2016, relativi alla “prima accoglienza” dei richiedenti asilo e degli immigrati irregolari oggetto del provvedimento di rimpatrio. Di tale spesa, finanziata attraverso il Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo (Fnpsa) e destinata ai Centri di primo soccorso e accoglienza (Cpsa), ai Centri di accoglienza (Cda), ai Centri di accoglienza per richiedenti asilo (Cara), ai Centri di identificazione (Cdi), ai Centri di assistenza straordinari (Cas) e ai Centri di espulsione (Cie), solo 46,8 milioni di euro provengono dai contributi dell’Unione europea per l’anno preso in considerazione, appena il 2,7% rispetto al totale dei fondi gestiti dal Ministero dell’Interno per l’emergenza migrazione. Nello specifico, secondo la Relazione sulla gestione del fondo nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo (2013-2016) presentata dai giudici contabili della Corte dei Conti, i finanziamenti europei a sostegno delle politiche di accoglienza sono giunti dall'agenzia “Frontex”, per 8,1 milioni, e dal Fondo asilo, migrazione ed integrazione (Fami), per 38,7 milioni. Ai costi sopra citati del Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo, che non comprendono i c.d. costi “indiretti”, si devono aggiungere anche quelli per le mancate ricollocazioni di migranti negli altri stati europei, alla data del 15 ottobre 2017, che ammontano a non meno di 762,5 milioni.
L’intensificarsi del fenomeno migratorio dai paesi extra Ue ha impegnato il Ministero dell’Interno, nel periodo 2013-2016, a gestire quasi la metà (297.646) di tutte le richieste di asilo presentate negli ultimi venticinque anni (complessivamente, dal 1990 ad oggi sono state presentate 641.320 domande). Solo nel 2016 sono stati 123.600 i richiedenti asilo, di cui circa il 56% è stato respinto in quanto “migranti economici”. Delle 36.660 domande accolte, solo il 13% ha avuto come esito il riconoscimento dello status di rifugiato, il 35% ha ottenuto una protezione sussidiaria ed il 52% una protezione umanitaria.
Relativamente ai minori stranieri non accompagnati (Msna), secondo i dati forniti dal Dipartimento per la pubblica sicurezza del Ministero dell’Interno, nel 2014 sono stati accolti circa il 50% (pari a 13.026) di tutti i minori arrivati (26.122), una percentuale confermata anche per il 2015 (11.921 Msna su 22.570 minori arrivati). Al 31 dicembre del 2016, i minori accolti nelle strutture del Ministero dell’Interno sono risultati essere 3.160, distribuiti nei 19 centri attivati in nove regioni e finanziati con il Fondo asilo, migrazione e integrazione. Per i servizi di prima accoglienza a favore dei minori stranieri non accompagnati, il Ministero dell’Interno ha richiesto alla Commissione europea lo stanziamento di risorse per la realizzazione di una misura emergenziale prevista a latere del Fami. La dotazione complessivamente accordata è stata di 13.277.400 euro, di cui 11.949.660 euro a valere sui fondi comunitari e 1.327.740 euro su quelli nazionali.
Alida Federico
di Alida Federico
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