L'affollato governo Conte, è il più grande degli ultimi dieci anni

Politica | 20 giugno 2018
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Il governo Conte è l’esecutivo con il maggior numero di membri degli ultimi dieci anni. 64 sono gli inquilini a Palazzo Chigi, di cui 18 ministri, 6 viceministri e 40 sottosegretari. E’ soprattutto il numero dei sottosegretari a non passare inosservato: sono sei in più rispetto alla media. Una squadra più numerosa, dunque, ma con numero di donne ridotto rispetto a quello dei governi della XVII legislatura. Secondo i dati pubblicati da Openpolis, gli esecutivi Letta, Renzi e Gentiloni sfioravano il 30% di quote rose, con percentuali rispettivamente pari a 29,03%, 27,87% e 28,33%. Nel governo in carica, invece, la percentuale è scesa al 17%. La componente femminile è comunque maggiore rispetto a quella dei governi Berlusconi e Monti che contavano, rispettivamente, il 15,25% e il 12,77% delle donne del totale dei membri. Nell’esecutivo Conte sono solo 11 le donne, 5 ministro (Bongiorno, Grillo, Lezzi, Stefani e Trenta) e 6 viceministro/sottosegretario (Borgonzoni, Castelli, Castiello, Del Re, Gava e Pesce).

Se non è il governo delle donne, l’esecutivo in carica è comunque quello dei giovani. Il 25% dei membri, che comprendono ministri, viceministri e sottosegretari, è under 40, la percentuale più alta degli ultimi dieci anni. E il 39% appartiene alla fascia 41-50 anni. Solo il 6% ha più di 61 anni.

Il governo da poco nominato, costituito da 34 membri del Movimento 5 stelle, 25 leghisti, 4 indipendenti e anche da rappresentanti del Movimento associativo italiani all'estero (Maie), quest’ultimo entrato ufficialmente nell’esecutivo con la nomina di Ricardo Merlo a sottosegretario, rischia di avere una maggioranza sempre più risicata al Senato dal momento che 13 senatori, di cui 6 ministri (Bongiorno, Centinaio, Lezzi, Salvini, Stefani e Toninelli) e 7 sottosegretari (Borgonzoni, Candiani, Cioffi, Crimi, Merlo, Siri, Santangelo), prenderanno parte ai lavori di Palazzo Madama con minore intensità per via di impegni istituzionali legati alla loro carica di governo. Come analizzato nella precedente legislatura da Openpolis, infatti, i parlamentari che rivestono cariche nell’esecutivo partecipano in media al 10% delle votazioni. A ciò si aggiunga che, nelle prossime settimane, si formeranno gli uffici di presidenza delle 12 commissioni permanenti e tali incarichi andranno soprattutto ai senatori della maggioranza. Anche questi senatori saranno coinvolti con minore costanza ai lavori d’aula.

 di Alida Federico

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