In ricordo del sacrificio di Paolo Borsellino e della scorta

Società | 17 luglio 2018
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«Non voglio un monumento ma un segno che ricordi la vita». Era l’aprile del 1993 quando Maria Pia Lepanto, madre di Paolo Borsellino, guardando una voragine sull’asfalto di via D’Amelio ancora dilaniata dall’esplosione che poco più di un anno prima uccise il figlio insieme agli agenti della scorta, espresse alla figlia Rita il desiderio di colmare quel vuoto con una piantina d’ulivo. Che venne piantumata ad un anno dall’eccidio. Lentamente, quella piccola piantina è diventata un albero, simbolo di rigenerazione, di solidarietà, d’impegno civile e soprattutto di pace. Ventisei anni dopo «spero possa diventare - si augura Rita Borsellino - anche simbolo di giustizia e di verità». Proprio l’ulivo, cresciuto in quella via epicentro dell’orrore e della rinascita, sarà protagonista delle manifestazioni in memoria del giudice Paolo Borsellino e degli agenti di scorta Agostino Catalano, Emanuela Loi, Claudio Traina, Vincenzo Li Muli e Walter Eddie Cosina. Una tre giorni di dibattiti, incontri e riflessioni - presentate ieri mattina in via Bernini - organizzata dalla Casa della memoria operante del centro studi «Paolo Borsellino» con la collaborazione di Arci Palermo, di Agesci Sicilia e del Comune di Palermo. 

Stasera alle 21 presso la biblioteca comunale Casa Professa si terrà il convegno dal titolo «L’ulivo di via D’Amelio: pace, mediterraneo e co-(r)esistenze», a cura di Arci Palermo. A cui prenderanno parte Eliana Calandra, direttrice della Biblioteca comunale, il giornalista Enrico Deaglio, la professoressa Asmaa Dwikat dell’università palestinese di Nablus, Domenico Guarino, missionario comboniano e Rita Borsellino. Durante la serata sarà dato spazio all’intervento teatrale di Gigi Borruso e Dario Frasca. Verrà, inoltre, proiettata l’intervista realizzata nell’aprile 1993 dal giornalista Rai Gianfranco D’Anna a Maria Pia Lepanto e Rita Borsellino. Un filmato storico che inaugura la collaborazione tra Rai Sicilia e il centro studi «Paolo Borsellino»: «È un dovere ed un piacere accettare questa collaborazione e siamo felici di aver recuperato un’intervista così emozionante», commenta il giornalista e direttore di Rai Sicilia, Salvatore Cusimano. «Con Rita - prosegue - abbiamo immaginato un percorso di formazione culturale. Infatti gran parte del materiale delle teche Rai che racconta la stagione delle stragi sarà messo a disposizione delle scuole». Domani gli appuntamenti, invece, saranno due. Alle 17:30 davanti all’ulivo della pace di via D’Amelio, il figlio del giudice Antonio Caponnetto, Massimo - alternandosi con alcuni attori siciliani - leggerà i messaggi dedicati a Paolo Borsellino e alla sua scorta, semi di memoria alternati a musica e poesia. Alle 19, in presenza di Rita Borsellino e del sindaco Leoluca Orlando, sarà scoperta la targa commemorativa. Un momento che anticiperà la veglia dell’Agesci Sicilia della zona di Monreale e della Conca d’Oro. 

«Paolo Borsellino è stata la nostra sveglia. Ci ha fatto capire quanto fosse importante il nostro ruolo di educatori», ricorda Roberta Polacchini di Agesci Sicilia. A chiudere la tre giorni sarà l’appuntamento - previsto alle 9 di giovedì - dal titolo «Coloriamo via D’Amelio: animazioni, laboratori, letture per bambini e ragazzi», che coinvolgerà molte scuole e varie associazioni impegnate nel sociale. «Abbiamo scelto l’ulivo perché rappresenta un percorso virtuoso che vogliamo recuperare per costruire strade di pace contro l’emorragia d’umanità che stiamo vivendo», afferma Emanuele Villa del centro studi «Paolo Borsellino». Ieri mattina hanno presenziato Antonino Vullo, sopravvissuto alla strage del 19 luglio 1992 e Giovanni Paparcuri, scampato alla bomba che uccise Rocco Chinnici, i due uomini della scorta e il portiere dello stabile di via Pipitone Federico. Vicino a loro anche il magistrato Vittorio Teresi che, dopo aver salutato Rita Borsellino con un lungo abbraccio, è tornato sul depistaggio «più grave della storia giudiziaria italiana » - così come lo ha definito la Corte d’assise di Caltanissetta - sottolineando l’importanza di «trovare un politico che con un contributo serio aiuti la magistratura a fare luce sul biennio ’92-’93. Ma per alcuni - conclude Teresi - cercare la verità in questo momento non è conveniente». Alle giornate della memoria si unisce, come ogni anno, l’associazione «Agende Rosse», guidata da Salvatore Borsellino. Nutrito il programma: domani alle 17 ai cantieri culturali della Zisa sarà presentato il libro «L’agenda ritrovata – Il diario». Alle 21 è prevista la salita al monte Pellegrino: il corteo partirà da via D’Ame - lio e dalle 23, sempre nel luogo della strage, comincerà una veglia. 

Giovedì alle 9 al parco Uditore verranno piantati alcuni alberi, mentre in via D’Amelio alle 15 sono previsti interventi dal palco sul tema «Le nuove generazioni respireranno il fresco profumo di libertà?». Alle 16.58 un minuto di silenzio riempirà la via. E alle 18 verrà presentato il libro «La Repubblica delle Stragi»: interverranno l’autore Salvatore Borsellino, Roberto Scarpinato, Giovanni Spinosa, Fabio Repici e Giuseppe Lo Bianco. Infine, alle 19.30, sarà trasmesso un video con materiale inedito dal titolo «Nuove ipotesi sul furto dell’agenda rossa di Paolo Borsellino». dell'Associazione nazionale magistrati (Anm) si riunirà a Palermo per una lunga serie d’iniziative. Si comincia domani alle 15 al tribunale del capoluogo con la riunione del comitato direttivo centrale; alle 17 è in programma la visita al museo Falcone e Borsellino mentre alle 18 andrà in scena la piece dal titolo «Fra le sue mani» di Roberto Greco e Valeria Siragusa. Alle 18:30 ad Agrigento si terrà il convegno dal titolo «Dalla mafia alle mafie: l’agenda della mafia che si rinnova» a cui parteciperanno il giornalista Attilio Bolzoni, il procuratore di Agrigento Luigi Patronaggio e il deputato Piera Aiello. Ricco il calendario d’ap - puntamenti previsto per giovedì. Alle 9.30, il presidente dell’Anm Francesco Minisci visiterà il Giardino della Memoria di Ciaculli.

 Nel pomeriggio ci si sposterà nel trapanese: alle 18, al Collegio San Pietro di Marsala, dove Borsellino fu procuratore, è in programma una tavola rotonda con due convegni.

 Il primo dal titolo «Paolo Borsellino: il coraggio e l'esempio» e il secondo «Emanuela Loi e le donne vittime della mafia», a cui parteciperanno Francesco Minisci; Luca Palamara, consigliere del Csm; Gioacchino Natoli, ex presidente della Corte di Appello di Palermo; Alessandra Camassa, presidente del Tribunale di Marsala; Angelo Piraino, consigliere della Corte di Appello di Palermo, e Luana D'Amato, sovrintendente della Polizia di Stato. Alle 20:45, allo stadio di Marsala la partita tra la nazionale magistrati e la nazionale attori nella manifestazione sportiva dal titolo «Un calcio alla mafia». La tre giorni si chiuderà venerdì, presso il chiostro del museo Pepoli di Trapani, con il concerto previsto alle 19 dei giovani musicisti del conservatorio «A. Scontrino ». (Giornale di Sicilia)

 di Giorgio Mannino

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