Il ricco business del calcio sporco che fa gola alla criminalità

Economia | 24 aprile 2017
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Se il mercato delle scommesse ufficiali sul calcio vede l’Italia leader nel mondo, con 20 miliardi di euro alle spalle di Inghilterra (67) e Spagna (40), cresce anche quello delle scommesse illegali e dei match truccati anche, e soprattutto nelle serie minori.

 

Un giro d’affari da 500 miliardi – Nel mondo, il giro d’affari delle scommesse illegali vale 500 miliardi di dollari all’anno secondo il report 2016 “Global corruption report” sullo sport dell’associazione Transparency International.

Il vertiginoso giro d’affari non può lasciare indifferenti le organizzazioni criminali che, lo dimostrano le indagini della magistratura, da decenni stanno investendo non solo direttamente sulla gestione delle squadre di calcio ma anche delle scommesse (dalla raccolta alla installazione di punti gioco fino all'ampio spettro delle puntate nel rettangolo di gioco, che giungono persino al minuto della rimessa in fallo laterale o allo spegnimento improvviso dei riflettori). A preoccupare sono sempre di più le serie minori: nella stagione 2015 la Lega Pro (terza serie italiana) ha raccolto 116 milioni di scommesse e la serie D oltre 18.

 

Il condominio “veggente” - L’ultimo caso sospetto è quello riguardante il match tra Parma e Ancona, di Lega Pro. Il Parma, secondo in classifica, ospitava i marchigiani, ultimi e reduci da cinque sconfitte di seguito. Prima della gara una vittoria degli ospiti era quotata da 65 a 110 volte la posta da tutte le agenzie di scommesse. La gara si è poi conclusa sul 2-0 per l’Ancona. Risultato esatto su cui si sono riversate centinaia di scommesse, con vincite tra i 100 mila e i 225 mila euro, molte delle quali concentrate in un condominio di Monterusciello alla periferia di Pozzuoli. L'anomalo flusso di scommesse ha portato il senatore di Forza Italia Franco Cardiello a presentare un'interrogazione parlamentare a risposta urgente ai ministri della Giustizia e dell'Interno mentre sono arrivate le secce smentite di qualsiasi coinvolgimento diretto da parte delle due squadre.

 

Il Messina – Una segnalazione, dello scorso 29 marzo 2017, ha riguardato anche il Messina, per una gara persa 3-0 contro il Lecce lo scorso dicembre. I Monopoli di Stato hanno inviato al Viminale una segnalazione di gioco anomalo e pochi giorni prima della gara erano cominciate le perquisizioni a scommettitori e giocatori dell’Acr Messina. La Guardia di finanza ha acquisito materiale informatico nelle abitazioni private o nelle sedi delle agenzie di scommesse per verificare se ci sono stati contatti prima di quattro partite giocate tra dicembre 2015 e maggio 2016.

 

Lo scandalo spagnolo – Ma i dubbi e i sospetti arrivano anche oltre confine. Lo scorso 1 aprile l’Eldense, squadra di Segunda B (terza serie) spagnola, perse 12-0 contro il Barcellona B. Il club, gestito da una cordata italiana e a tinte tricolori anche in campo e in panchina, è subito entrato nel mirino della magistratura spagnola per altre quattro sconfitte sospette tra febbraio e marzo.

"La Serie B è diventata più controllata – ha spiegato una fonte investigativa al quotidiano “La Repubblica”. Si fa qualcosa in Lega Pro. Ma l'ideale è stato trasferirsi all'estero nei campionati minori di alcuni Paesi. Malta, Ungheria, Bulgaria, nei Paesi baltici e balcanici o nella terza serie spagnola sono pieni di strani personaggi italiani, o che hanno giocato da noi, che scendono in campo con un unico obiettivo: alterare le partite".

 

La truffa corre su Facebook – Alla ricerca della scommessa “sicura”, gli scommettitori puntano anche su Facebook. Non sono poche le pagine del famoso social network in cui si garantisce la vittoria sicura, in base a “soffiate” certe e verificate. Per avere accesso alle notizie più dettagliate su quali gare e giocate effettuare però gli amministratori delle pagine chiedono un contributo che va dai cento ai duecento euro a gara. Se la scommessa non va a buon fine, ti “regalano” un pronostico gratis per la prossima puntata.

 di Davide Mancuso

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