I costi umani e quelli economici di chi vive in Sicilia
Chi vive in Sicilia gode i vantaggi del clima ,del mare , del vino, della buona tavola, dei beni culturali, delle tradizioni ma è in genere afflitto dalla difficoltà di trovare un lavoro e dalla carenza dei servizi, spesso inefficienti e costosi
Parliamo per intenderci dei servizi relativi alla salute, delle lacune dell’igiene pubblica, dello stato delle strade e delle autostrade, della scarsa manutenzione degli edifici pubblici, della mancanza di strutture per il deposito dei rifiuti, delle carenze della nostra rete ferroviaria, delle lacune della nostra rete ospedaliera, dei ritardi e delle omissioni nel settore urbanistico , per altro in gran parte responsabili del gravissimo problema dell’abusivismo edilizio, della lentezza della burocrazia regionale, provinciale e comunale , causa spesso di storno di possibili investimenti verso aree meglio gestite, parliamo anche della scarsa sicurezza del territorio, che ha condizionato e condiziona negativamente molte decisioni d’investimento, dell’assenza di piani di sviluppo necessari per tentare di combattere la nostra elevatissima disoccupazione giovanile.
La difficoltà di trovare un lavoro, e quindi la conseguente scarsa consistenza del reddito familiare, unita alla predetta carenza dei servizi, determina comprensibili disagi ma anche l’assurdo di una collettività, appunto quella siciliana, che pur avendo un reddito medio pro capite di gran lunga inferiore a quello delle regioni del centro-nord deve sopportare costi straordinari per usufruire di servizi che in altre regioni meglio organizzate e con reddito medio più elevato costano meno: senza parlare delle “addizionali” da noi spesso al massimo, è il caso, ad esempio, dell’acqua pubblica che mentre in tanti località del Nord viene erogata, ogni giorno o quasi, con tariffe relativamente basse, nella nostra regione costa di più e, per giunta, con un servizio tutt’altro che continuo; è anche il caso della sanità pubblica che funzionando meglio al centro-nord ci costringe a finanziare i cosiddetti viaggi della speranza con i disagi conseguenti non solo economici; è il caso, per fare un ultimo esempio, delle università settentrionali che, essendo spesso meglio organizzate e soprattutto meglio ubicate ai fini della ricerca del lavoro, spingono molte famiglie siciliane a fare grandi sacrifici per finanziare i viaggi ed il soggiorno al nord dei loro figli con tutto ciò che questo comporta in termini umani ed economici.
La cosa strana è che questi maggiori costi economici e questi costi umani che siamo costretti a sopportare non vengono dal cielo: sono principalmente frutto di scelte dei nostri amministratori della cosa pubblica , amministratori da noi eletti , quindi sostituibili attraverso il nostro voto.
Allora, se cosi è, poiché si avvicina la stagione delle elezioni, prima di lamentarci, dovremmo fare un esame di coscienza e chiederci: ma io ho ben esercitato il diritto di voto? Ho cercato di scegliere il partito, il movimento, la persona più adatta per la soluzione dei nostri problemi? E poi: ho seguito il comportamento del partito e del candidato prescelto per stabilire se confermarlo alle prossime elezioni?
Certo si può dire, come fanno molti, “ i politici sono tutti uguali” , come a dire sono tutti inaffidabili. Ma ciò non è vero perché tra tanti candidati c’è sempre la persona affidabile o meno inaffidabile degli altri.
In ogni caso si ricordi: la scelta non è solo problema di onestà personale; per la nostra regione oltre l’onestà ci vuole anche la competenza e l’azione di un gruppo coraggioso, coeso, stabile e duraturo che abbia la forza di tagliare ciò che è necessario tagliare e di creare le basi dello sviluppo.
Certamente non si tratta di una impresa semplice ma per chi vuole cambiare non ci sono alternative. Oltretutto siamo ormai oppressi a livello regionale e comunale da problemi finanziari ineludibili, problemi che non ci consentono di vivacchiare.
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