Festambiente Mediterraneo ai cantieri della Zisa di Palermo
La relazione tra fabbisogno mondiale e cambiamenti climatici è sempre più stretta e profonda. Come si può cooperare? Quali sono le sfide che i Paesi del Mediterraneo dovranno affrontare? Se ne discute oggi a a Festambiente Mediterraneo, il festival internazionale di Legambiente che animerà i Cantieri Culturali della Zisa a Palermo fino a domenica 17 settembre con dibattiti, incontri, musica, cinema, animazione per bambini e enogastronomia.
L’appuntamento è alle ore 20 allo spazio dibattiti della festa, con il dibattito “Il clima è cambiato. Un piano italiano per l’adattamento nel Mediterraneo: energie, acqua, agricoltura”, al quale parteciperanno Edoardo Zanchini, vicepresidente nazionale di Legambiente; Andrea Ferrante, presidente dell'Associazione Italiana Agricoltura Biologica; Antonio Navarra, Presidente del Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici; Gianni Silvestrini, Presidente Green Building Council Italia; Giovanni Simoni, CEO del Gruppo Kenergia;
“Ad oggi non esiste uno scenario forte e soluzioni lungimiranti in grado non solo di ridurre la nostra dipendenza dalle fonti fossili ma anche di rispettare gli accordi internazionali e salvare il nostro Pianeta dal surriscaldamento globale – afferma Edoardo Zanchini, vicepresidente nazionale di Legambiente -. È arrivato il momento che l’Italia si candidi a svolgere un ruolo da protagonista sul clima nel Mediterraneo, per tenere assieme le scelte di adattamento al clima, alla base del dramma dei migranti, e di un modello energetico distribuito incentrato sulle fonti rinnovabili, a partire proprio dall’agricoltura. Un’agricoltura che possa fare da argine alla desertificazione e al contempo contribuire ad accrescere la biodiversità e farci vincere la triplice sfida climatica, economica e sociale”.
“Nubifragi, frane, smottamenti sono all’ordine del giorno nelle cronache locali – aggiunge Gianfranco Zanna, presidente di Legambiente Sicilia -. È evidente che i cambiamenti climatici stanno determinando impatti sempre più evidenti nelle nostre città, con rischi per le persone oltre che per i nostri territori. Siamo quindi di fronte a una sfida che per la Sicilia, così come per tutto il Sud Italia, non è più rinviabile. Dobbiamo creare territori dai quali non si scappa, creando opportunità per l’occupazione e la competitività delle imprese”.
Il programma completo di Festambiente Mediterraneo è disponibile sul sito festambientemediterraneo.it
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