Fava presidente dell'Antimafia regionale: la politica sia responsabile
“Si inizi un lavoro di contrasto all'antimafia di cartone, impedendo che gruppi ambigui e borderline possano utilizzare l'antimafia come carta di credito per arricchimento e speculazioni personali o come protezione di un quadro politico-mafioso”. Questo l'auspicio espresso da Vito Lo Monaco, presidente del Centro Studi Pio La Torre, in merito alla nomina di Claudio Fava alla guida della Commissione parlamentare di inchiesta e vigilanza sul fenomeno della mafia e della corruzione in Sicilia.
Eletto con 11 voti favorevoli su 13, il neo presidente ha chiarito il taglio che intende dare al suo mandato, assumendosi l'impegno di “restituire alla politica piena responsabilità sulla frontiera della lotta alle mafie”. Sarà, dunque, “compito di questa Commissione dare un contributo rigoroso, limpido e sobrio. L’antimafia - ha continuato Fava - non può essere un titolo onorifico o un salvacondotto politico, ma un lavoro del fare. Per il Paese e non per sé stessi, per produrre cultura civile e politica, per costruire utili strumenti di legge, per capire e far capire, per andare a vedere dove nessuno ha mai spinto lo sguardo. L'antimafia – ha precisato l’esponente della lista Cento Passi - deve tornare ad essere un servizio, non una carriera”. Impossibile non fare riferimento alla cronaca degli ultimi giorni sulla vicenda giudiziaria attorno al 'sistema Montante', “notizie che proiettano un'ombra su molte vicende recenti e ci chiedono di riconsiderare sotto una luce diversa fatti, storie, carriere”. La Commissione antimafia dovrà dunque “aprire una riflessione sull'inchiesta che, al di là delle evidenze giudiziarie, ci consegna una evidenza politica grave: momenti di decisioni importanti per la Sicilia sono stati sottratti alle sedi istituzionali e affidate a sedi private, parallele e clandestine”. Proprio le ultime indagini della DDA di Caltanissetta, che vedono coinvolti anche l'ex presidente della Regione, Rosario Crocetta, gli ex assessori alle attività produttive, Linda Vancheri e Mariella Lo Bello, l’ex presidente dell’Irsap, Mariagrazia Brandara, e il presidente di Sicindustria, Giuseppe Catanzaro, rappresentano “una ragione in più per considerare questa Commissione anzitutto un concreto strumento di lavoro”. Il nuovo presidente della Commissione antimafia del parlamento siciliano ha concluso il suo intervento dichiarando di essere “contento di poter mettere a disposizione di questa commissione trentacinque anni di impegno professionale e politico. Sono certo che sapremo lavorare bene, e insieme, in un impegno istituzionale che non sarà di parte ma di tutti”.
Oltre a Fava (gruppo misto), la Commissione antimafia siciliana è costituita da Antonino De Luca e Roberta Schillaci (M5S), Rossana Cannata e Stefano Pellegrino (FI), Giuseppe Lupo e Luisa Lantieri (PD), Giorgio Assenza (Db), Carmelo Pullara (Autonomisti e popolari), Margherita La Rocca Ruvolo (Udc), Gaetano Galvagno (FdI) e Nicola D’Agostino (Sicilia Futura).
Sono tutte positive le reazioni all’elezione di Claudio Fava a presidente della commissione regionale antimafia.
I primi “auguri di buon lavoro al neo presidente della Commissione regionale antimafia, Claudio Fava” sono stati inviati dal governatore Nello Musumeci. “La sua elezione, quasi unanime, dimostra come le forze politiche abbiano consapevolezza che, su tematiche importanti e vitali per la nostra Sicilia, non possano esserci posizioni preconcette e di parte» afferma il presidente della Regione Siciliana.
Erasmo Palazzotto, deputato siciliano di Liberi e Uguali, dice: «L'elezione di Claudio Fava è una buona notizia per la Sicilia. E’ la persona giusta nel momento giusto e sarà la spina nel fianco di quel sistema di potere che in questi anni ha mortificato e saccheggiato la Sicilia impunemente. «Il vissuto personale, familiare e politico di Claudio Fava è una garanzia chiara dell’indiscusso contributo che il deputato regionale saprà dare alla Commissione Antimafia all’Ars», afferma l’assessore regionale Mariella Ippolito.
«L'elezione di Claudio Fava alla presidenza della Commissione regionale antimafia è un fatto confortante. Siamo certi che il suo contributo sarà di estrema importanza in una battaglia per niente conclusa che necessita di un’azione decisa anche sul fronte politico», dice Michele Pagliaro, segretario generale della Cgil Sicilia.
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