Euripide e Sofocle aprono il festival del teatro greco a Siracusa
Il 54/o ciclo di rappresentazioni classiche diventa un festival e parte giovedì 10 con «Eracle» di Euripide, regia di Emma Dante; il giorno successivo debutta "Edipo a Colono», di Sofocle, diretto dal regista franco-greco Yannis Kokkos. Due tragedie che incontrano registi contemporanei, due modi diversi di interpretare il classico, come ha voluto il direttore artistico Roberto Andò, collegate da temi simili.
«Abbiamo accostato - ha detto Andò - opere che narrano di un eroe potente, invincibile, un re, nel caso di Edipo, che il destino scaraventa a terra, per sperimentare l’assoluta fragilità: sia Edipo che Eracle sono piegati dalla sfortuna, dalle colpe indicibili». Cosa succede nell’animo umano quando si passa dal potere e dalla gloria alla povertà e alla follia? «E' una parabola discendente di grande complessità, un tragico corto circuito», spiega Luciano Canfora, che dallo scorso anno collabora con l’Inda, l’Istituto nazionale del dramma antico.
Entrambe le tragedie sono un grande atto d’amore per Atene, città simbolo della giustizia, dell’accoglienza e della solidarietà. Kokkos, con «Edipo a Colono», rende omaggio alla sua madre patria e alla classicità. «Il conflitto - afferma Alfio Scuderi, regista collaboratore - è tra Tebe e Atene, militare e violenta la prima, democratica e giusta la seconda. Kokkos è un grandissimo conoscitore di Sofocle e rende omaggio al suo testamento: Edipo a Colono fu un testo scritto pochi mesi prima della morte».
Massimo De Francovich interpreta Edipo, in un cast di prestigio: Stefano Santospago, Sebastiano Lo Monaco, Fabrizio Falco, Roberta Caronia. Per «Eracle», invece, un cast tutto al femminile, perché «non sono i muscoli a determinare la forza - scrive Emma Dante - ma l’anima e il coraggio. Cosa succede se il maschio-eroe del mito diventa bianco e lieve come una nuvola?». In scena, tra le altre, Serena Barone, Maria Giulia Colace, Naike Anna Silipo, Patricia Zanco.
Repliche fino al 24 giugno, poi la scena passa alla commedia di Aristofane «I cavalieri», con Francesco Pannofino, fino all’8 luglio.
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