Dal condono al taglio delle tasse, l'ovvio trionfa alle urne

Politica | 8 febbraio 2018
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Ci eravamo sinceramente preoccupati che mancassero in questa campagna elettorale che in Sicilia si prolungherà fino a maggio con il rinnovo dei sindaci e dei Consigli comunali di Catania e Messina. Come avremmo potuto farne a meno? Condono edilizio per gli abusivi e ponte di Messina sono finalmente apparsi ad allietare gli elettori che si agitavano angustiati per la lunga attesa. Ahimè, l'ex cavaliere Berlusconi è stato preceduto dall'assessore Totò Cordaro che ha addirittura forgiato un neologismo, “l'abusivismo di indispensabilità” e da quello alle Infrastrutture Marco Falcone che ha fissato al 2023, anno V dell'era Musumeci, la posa della prima pietra. Il fu cavaliere, nel timore di vedersi scavalcato dai giovani allievi del fido Micciché, ha rapidamente recuperato proponendo, nell'intervista a Luca Telese ed Oscar Giannino su Radio 24 la sanatoria edilizia per i casi di abusivismo di necessità e rilanciando il ponte sullo stretto di Messina come priorità di quello che, con il ben noto senso della misura, definisce un piano Marshall (George Marshall era il segretario di Stato Usa che nel 1947 concepì ed attuò l'European Recovery Program, cioè il grande piano di ricostruzione dell'Europa Occidentale dalle rovine della seconda guerra mondiale) per la Sicilia. 

Musumeci s'è preso d'invidia ed il piano Marshall lo ha proposto addirittura per le aree interne della Sicilia: sarebbe senz'altro utile che i suoi collaboratori lo informassero che per le aree interne esiste una strategia nazionale (SNAI) finanziata all'interno della programmazione europea e che si tratta solo di attivarla ed evitare di sprecare ancora una volta le risorse europee. 

Così tra una stupidaggine ed una minaccia che fa l'occhiolino all'elettorato più reazionario - per esempio l'annuncio di Berlusconi che in caso di vittoria rimpatrierà 600.000 immigrati- si consuma questa campagna elettorale vuota di contenuti ma nella quale va emergendo il peggio di ciò che fermenta nella pancia del paese. Conviene trascurare la fuffa preelettorale ed occuparsi invece di cose serie Le tragiche e pericolose vicende di Macerata hanno ulteriormente appesantito il clima già pessimo; per di più, il modo in cui se ne discute non consente di affrontare il problema vero, rappresentato dal diffondersi soprattutto tra le giovani generazioni di una cultura identitaria di destra che trova supporto nella presenza di formazioni organizzate come Forza Nuova, che non solo si richiamano esplicitamente al fascismo ma sempre più spesso praticano azioni violente. Tali organizzazioni, da sole, non sarebbero in grado di costituire un pericolo per la democrazia , ma diventano assai pericolose in un contesto politico nel quale alcuni leader di partito sono diventati imprenditori della paura e si diffondono in tutta Europa movimenti esplicitamente razzisti di estrema destra. 

Tanto più che in alcuni paesi dell'Unione, come l'Ungheria , la Polonia e ora anche l'Austria la destra identitaria e sovranista è andata al governo. La storia non si ripete mai, ma non v'ha dubbio che la troppo lunga crisi ed il permanere di ampie aree di sofferenza sociale hanno determinato un sorta di odio dei poveri verso i più poveri che gonfia le vele di una destra che sta crescendo in tutta Europa.  

Si lanciano molti allarmi, ma si studiano poco le radici del fenomeno e la sua diffusione nel mondo giovanile. I problemi fondamentali risiedono nel vuoto di cultura progressista che si è prodotto nelle generazioni più giovani e nel rischio conseguente che la destra identitaria e sovranista conquisti l'egemonia in un pezzo di società italiana decisivo per il futuro. Su Internazionale.it è uscito (29 gennaio 2018) un lungo articolo dedicato alla crescente presenza della cultura di destra nel mondo giovanile. “La cultura è importante, ci ripetono molti capi e gregari della nuova destra, anche se poi sbagliano i congiuntivi. Il canone va dallo scrittore nazionalista giapponese Yukio Mishima, al romeno Corneliu Zelea Codreanu, all'autore di Militia Leon Degrelle, a figure di cui la destra si è appropriata come..il militante nord-irlandese cattolico Bobby Sands... Come nelle sette ci sono principi da rispettare. 

Per molti militanti neo fascisti questi principi sono quelli del decalogo della Decima Mas (la formazione militare della Repubblica Sociale comandata dal golpista Junio Valerio Borghese n.d.r.) ...I precetti recitano : sta zitto, sii serio e modesto, non sollecitare ricompense, sii disciplinato, sii rispettoso, devi avere il coraggio dei forti non quello dei disperati, sii dignitoso, sii fedele, non usare droghe, dà valore alla vita:” Tutti concetti che, uniti alla forza di attrazione di un'organizzazione che include e costruisce una sorta di identità CONTRO coloro che sono diversi (quelli di sinistra, gli immigrati, i neri, le donne ecc.) possono penetrare profondamente nella mentre di adolescenti, specie in un momento in cui la sinistra, appare completamente priva di voce, con i suoi luoghi tradizionali svuotati, e con scarsa capacità di parlare a generazioni che sentono assai distante la politica. 

Per quanto riguarda la Sicilia, l'inchiesta cita lo svolgimento a Catania la scorsa estate della prima colonia estiva di Forza Nuova dedicata ad Evita Peron (moglie del dittatore argentino Juan Domingo Peron divenuta icona mondiale grazie al film omonimo con Madonna). “Le educatrici insegnavano ai bambini il cromatismo ariano e spiegavano il significato dei tre colori della bandiera nazista.” Non basta a preoccuparci ed a indurci ad affrontare in modo serio la battaglia culturale e politica, sfuggendo ai riti dell'antifascismo di maniera?

FRANCO GARUFI


N.B. Sono debitore verso mio figlio Tommaso Garufi, dottore di ricerca in Filosofia, di molte delle informazioni e della considerazione che esiste un progetto della destra per la conquista dell'egemonia culturale sulle giovani generazioni.   

 di Franco Garufi

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