Cultura della legalità a scuola: protocollo tra Miur e avvocati

Cultura | 14 agosto 2020
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Promuovere la cultura della legalità fra le studentesse e gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado è quanto prevede il Protocollo di intesa, siglato dal Ministero dell’Istruzione e dal Consiglio nazionale forense (CNF). Esso ha una durata triennale e intende promuovere iniziative comuni volte a favorire e conseguire un miglioramento qualitativo dei percorsi educativi scolastici nellambito dei piani triennali predisposti dagli istituti, proponendo lo svolgimento di moduli specifici sui temi delleducazione alla cittadinanza e alla legalità, con la necessaria collaborazione degli Ordini territoriali degli avvocati. Nello specifico, il Protocollo prevede la realizzazione di quattro diverse progettualità rivolte a studentesse e studenti di ogni grado scolastico, che coinvolgeranno bambini e ragazzi sui temi quali i diritti e i doveri dei cittadini, il rispetto della legalità, la cultura del valore delle differenze e la cura del bene comune.

Si tratta di azioni volte a promuovere e incentivare la realizzazione di attività progettuali specifiche per il primo ciclo di istruzione nonché, mediante la stipula di convenzioni tra i Consigli degli Ordini territoriali degli Avvocati e gli IISS, percorsi per le competenze trasversali e lorientamento (PCTO), per il triennio delle scuole secondarie di secondo grado. Specifici moduli di orientamento, poi, riguarderanno i temi delleducazione alla cittadinanza e alla legalità, nonché forme di apprendimento pratico da svolgersi presso lOrdine forense. Per tutti gli ordini e gradi di istruzioni è previsto il raggiungimento di differenti obiettivi: sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione delleducazione interculturale e alla pace; rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture; stimolo allassunzione di responsabilità nonché della solidarietà e della cura dei beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri. Per gli studenti del secondo grado, invece, è previsto il potenziamento delle conoscenze in materia giuridica ed economico-finanziaria; lo sviluppo e l’implementazione della conoscenza del ruolo dellavvocato nella società sia nellambito delle attività processuali che extragiudiziali e l’orientamento alla professione di avvocato sia nel campo civile che penale.

Il Protocollo prevede che, fermo restando lautonomia didattica e organizzativa della scuola, il PTOF possa prevedere nellambito della progettazione didattica, lo svolgimento, per ogni anno scolastico, di singole attività formative o moduli di orientamento, della durata non inferiore a due ore ciascuno, sui temi delleducazione alla cittadinanza e alla legalità, con particolare riguardo ai percorsi relativi ai PCTO. Le attività dovranno essere svolte da avvocati individuati dallOrdine, secondo tempi e modalità di attuazione da concordare con le singole scuole. Per supportare le scuole nella  la progettazione di specifiche iniziative, da inserire nel PTOF, nonché per la redazione del progetto relativo ai Percorsi per le competenze trasversali e lorientamento potrà essere istituito un Comitato Tecnico Scientifico paritetico composto da tre rappresentanti dellistituto scolastico, di cui il Dirigente scolastico (o suo delegato) come membro di diritto e uno necessariamente appartenente ai rappresentanti dei genitori, nonché da tre rappresentanti dellOrdine degli Avvocati, uno dei quali è il Presidente del Consiglio dellOrdine stesso, ovvero un suo delegato.

Le convenzioni dovranno stabilire che le iniziative formative siano impartite, di regola, a titolo gratuito o, ove possibile, finanziate con fondi privati. Dallattuazione del Protocollo dintesa non dovranno, in ogni caso, derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.

 di Melania Federico

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