Vito Giacalone, un secolo
di lotte sociali e politiche
Società | 9 dicembre 2024
Vito Giacalone, nato a Marsala il 14 dicembre 1924, festeggia i suoi primi cent’anni di vita, la maggioranza dei quali ha dedicato all’impegno sociale e politico, e agli affetti familiari. Iscritto al Pci di Marsala nel 1943, studente (si laureerà in Economia e Commercio), insegnante, partecipa alle lotte del movimento contadino per la terra, durante le quali viene ucciso dalla mafia Vito Pipitone, capolega della Camera del lavoro di Marsala.
Vito Giacalone, assieme a tanti altri giovani intellettuali tra cui Pino Pellegrino, guida la lotta agraria, ottenendo per i contadini l’assegnazione delle terre dell’antico feudo “Rinazzo”.
È eletto consigliere comunale, vicesindaco di Marsala, poi consigliere provinciale, deputato regionale dal 1963 al 1971. Fu membro della segreteria regionale del Pci diretta da Pio La Torre (anch’egli deputato regionale). Sposa Eros Manni, giovane umbra, mandata dal Pci nazionale ad aiutare i compagni trapanesi a consolidare le strutture organizzative e politiche del Pci, arrestata a Castelvetrano, dove era consigliere e assessore comunale, durante la manifestazione contro la legge elettorale truffa del 1953. Dopo un anno di carcere, il matrimonio con Vito Giacalone. Hanno quattro figli (Duccio, Roberta, Sonia, Maurizio) ai quali, ricambiati, dedicheranno tanto affetto.
Dunque, possiamo dire che Vito Giacalone è un personaggio e un protagonista della costruzione del sistema democratico del paese del dopoguerra. È stato anche presidente regionale dell’Alleanza contadini, della Lega coop, dopo la sua elezione al Senato nella VII legislatura 1976/79, dove, tra l’altro, fu componente della Commissione d’inchiesta sul Belice, dimostrando di rimanere sempre legato alla sua terra, alla difesa del suo sviluppo moderno e democratico contro ogni sfruttamento e ingiustizia sociale.
La sua esperienza politica è di esempio sul piano etico e politico a quanti oggi, nell’attuale era di crisi dei sistemi democratici, decidano di impegnarsi per non far arretrare il paese e la democrazia costruita attorno alla Costituzione.
Vito, tanti, tanti auguri di lunga vita a nome del Centro Pio La Torre.
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