Anche fake razziste in vista delle elezioni europee

Società | 2 marzo 2019
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Spunta il razzismo, accanto al terrorismo, alle mafie ed agli attacchi cyber, tra le minacce alla sicurezza nazionale prese in considerazione dall’intelligence nell’annuale relazione al Parlamento presentata dal premier Giuseppe Conte e dal direttore del Dis, Gennaro Vecchione. L’attivismo «di impronta marcatamente razzista e xenofoba» della destra radicale - è l’allarme degli 007 - potrebbe intensificarsi in vista delle prossime elezioni europee di maggio. E sul voto europeo è scattato il monitoraggio dei servizi per le possibili interferenze o condizionamenti attraverso campagne di disinformazione sui social. La relazione segnala inoltre la minaccia jihadista che non conosce flessioni, con il fenomeno dei 'radicalizzati in casà da tener d’occhio. Il panorama dell’ultradestra, evidenzia l’intelligence, si caratterizza per una «pronunciata vitalità», con strategie di inserimento nel tessuto sociale che hanno fatto leva su iniziative propagandistiche e di protesta, soprattutto in alcune periferie, centrate sull'opposizione agli immigrati. Questo attivismo si è accompagnato «ad una narrazione dagli accenti di forte intolleranza nei confronti degli stranieri» che ha ispirato episodi squadristi e «potrebbe conoscere un inasprimento» con l’avvicinarsi dell’appuntamento elettorale. Ma il voto di maggio è all’attenzione degli 007 non solo per l'allarme razzismo. Così come era avvenuto prima delle politiche dello scorso anno, infatti, già da novembre - nell’ambito delle attività di cyber-sicurezza - l’intelligence ha attivato «un esercizio ad hoc teso a cogliere - all’interno del perimetro definito dal quadro normativo vigente - eventuali indizi di influenza, interferenza o condizionamento del processo elettorale del 4 marzo». Si tratta in pratica di una task force di esperti cyber che ha il compito di monitorare la rete alla ricerca di possibili tentativi - da parte di attori statuali o di altro tipo - di 'inquinarè il dibattito politico. Le campagne di disinformazione, attuate prevalentemente tramite l’uso dei social network, sottolinea infatti la Relazione, «rappresentano uno degli strumenti attraverso cui attori ostili tentano di orientare l’opinione pubblica, interferendo finanche con processi fondamentali per la vita democratica, come le elezioni». Il documento dei servizi dedica poi ampio spazio alla minaccia jihadista, che anche per il premier Conte «non può considerarsi esaurita. Abbiamo motivi per tenere molto alta la guardia». I motivi li elenca la Relazione, che parla di "numerose allerte su pianificazioni terroristiche da realizzare contro obiettivi occidentali». La propaganda è incessante ed invita a colpire con armi non tradizionali, come droni carichi di esplosivo da lanciare verso «eventi di massa o centri commerciali». L’attenzione degli apparati italiani è concentrata in particolare sul fenomeno dei 'radicalizzati in casà, un bacino «sempre più ampio e sfuggente» che richiede un attento monitoraggio per cogliere segnali del possibile passaggio «dalla radicalizzazione all’attivazione violenta». E controlli ci sono anche sui foreign fighter partiti per la Siria o l’Iraq, a vario titolo collegati con l’Italia: sono 138. Attraverso i canali migratori potrebbero poi arrivare soggetti a rischio e per questo preoccupano gli 'sbarchi occultì le traversate effettuate con mezzi veloci per evitare di essere intercettati in mare e controllati all’arrivo. Non mancano poi le minacce alla sicurezza economica del Paese. Da parte di operatori esteri sono state infatti registrate «iniziative tese ad esfiltrare tecnologia e know-how" italiani o a «conquistare nicchie di mercato pregiate, come pure una persistente esposizione delle imprese italiane ad iniziative di spionaggio industriale».



In piazza contro ogni razzismo

Sono decine di migliaia i partecipanti alla grande manifestazione antirazzista 'People, prima le personè, che oggi sta sfilando attraverso le vie del centro di Milano da Palestro fino a Piazza Duomo. In Un tweet l’assessore alle Politiche Sociali del Comune di Milano, Pierfrancesco Majorino, tra gli organizzatori della manifestazione con alcune sigle del terzo settore, ha scritto "siamo 200mila". Al corteo hanno partecipato il sindaco di Milano Giuseppe Sala, la vicesindaco Anna Scavuzzo, l’assessore alle Politiche Sociali del Comune di Milano Pierfrancesco Majorino, i candidati alle primarie del Partito Democratico, Nicola Zingaretti e Maurizio martina, il presidente della regione Toscana Enrico Rossi, l’ex presidente della Camera dei deputati Laura Boldrini, il segretario generale della CGIL Maurizio Landini. Molte le famiglie con i bambini arrivate alla coloratissima manifestazione, diversi anche con i coriandoli.«Non posso fare a meno di dire grazie di essere qua, la politica si fa in tanti modi, ma non lasciatela solo ai politici, fatela voi": lo ha detto il sindaco Sala ai manifestanti arrivati in piazza Duomo al termine del corteo People- prima le persone. Il sindaco è salito sul camioncino dell’organizzazione per dire ai milanesi e a tutti i partecipanti «voi siete una poderosa testimonianza politica che l'Italia non è solo il Paese che viene descritto. Da qui, da Milano può ripartire un’idea diversa d’Italia». 

"È stata una grande mobilitazione di pace, una marcia in difesa delle persone. Eravamo davvero in tanti a Milano, sono contento di esserci stato anch'io", dice Totò Martello, sindaco di Lampedusa e Linosa, che ha partecipato a Milano al corteo di “People 2 March”, la manifestazione nazionale promossa da numerose sigle ed associazioni, per l’affermazione dei diritti umani, sociali e civili. Il comune di Lampedusa e Linosa è capofila del progetto “Snapshots from the borders” che mette insieme 19 ‘territori di frontiera’ impegnati sui temi delle migrazioni, dell’accoglienza e dell’integrazione.

Manifestazione in piazza Saturno a Trapani

 Oggi, in piazza Saturno a partire dalle ore 17, il Comitato cittadino spontaneo che aderisce alla iniziativa nazionale “L’Italia che resiste”, convoca il popolo dei Resistenti alle politiche di odio contro i migranti per affermare i valori di libertà, solidarietà e uguaglianza sanciti dalla nostra Carta Costituzionale. L’iniziativa è stata presentata ieri durante una conferenza stampa svolta nell’ex aula Consiliare di Palazzo d’Alì. « L’Italia che resiste – spiega la coordinatrice del gruppo trapanese Astrid Di Pasquale – significa riprendere in mano i valori della resistenza che sono trasversali e che hanno portato alla redazione di uno dei più bei documenti, ovvero la nostra carta costituzionale. Sarà una manifestazione civile, per affermare che l’It alia è un paese per l'accoglienza, la convivenza e la integrazione degli stranieri che arrivano nel nostro paese col semplice desiderio di vivere in pace, trovare lavoro e dare il proprio contributo alla comunità nazionale». Una manifestazione che figlia di un assemblamento spontaneo che si è svolto ad inizio febbraio, sempre in piazza Saturno che ha visto molto partecipare discutere intorno ad un cerchio dei problemi delle periferie umane, dei problemi di quelle persone che, in questo momento storico italiano, non si sentono rappresentate né, però, hanno una voce per poter protestare. «Dobbiamo riappropriarci della bellezza del nostro paese, rappresentata idealmente dalla costituzione, e richiedere i diritti da essa sanciti siano effettivamente applicati. Una reazione civile – continua la coordinatrice de L’Italia che resiste Trapani - contro politiche aggressive e propagandistiche, quali il recente decreto “s i c u re z z a”, che colpiscono i migranti presenti nel nostro paese rendendo non esigibili diritti fondamentali della persona umana senza peraltro assicurare maggiore sicurezza alle nostre città, e per contrastare diffusi atteggiamenti di indifferenza se non marcatamente xenofobi e razzisti». Numerosi i singoli cittadini e le organizzazioni sul territorio, di diverso orientamento e natura, hanno già aderito: Un Mediterraneo di Pace, Libera, Anpi, Cgil, Art. 1 , Cif Marsala, , Trapani per il Futuro, Punto Dritto, Trapani Cambia, Art. 21, Saman, Arcobaleno, e tante altre in fase di acquisizione. 



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