A Palermo la Festa dell'onestà in nome di Carlo Alberto Dalla Chiesa
Nando, Rita e Simona Dalla Chiesa, figli del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, Franco La Torre, figlio di Pio La Torre, Francesco Puglisi, fratello del Beato Pino Puglisi, il prefetto Guido Longo. Sono alcuni dei protagonisti della seconda edizione della «Festa dell’Onestà», che si svolgerà a Palermo domenica 3 settembre.
Una giornata speciale, alla quale parteciperà il comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, Tullio Del Sette, per onorare la memoria del generale Dalla Chiesa, della moglie Emanuela Setti Carraro e dell’agente di scorta Domenico Russo, nel giorno del trentacinquesimo anniversario dell’omicidio di via Isidoro Carini. Un evento per fare, appunto «Memoria», tema su cui si svilupperà la «Festa dell’Onestà» organizzata dall’associazione «Cassaro Alto», insieme con il Comune di Palermoe con il patrocinio dell’Arma dei Carabinieri.
Teatro della manifestazione sarà il Cassaro, lì dove operò – formando una nuova generazione di militari dell’Arma - il generale Dalla Chiesa. Il Cassaro con la sua storia, i suoi negozi, i suoi librai e la Biblioteca Centrale della Regione Siciliana, che avrà un ruolo importante con l’istituzione di una raccolta bibliografica sulle organizzazioni criminali intitolata a Dalla Chiesa. Domenica la giornata inizierà con attività di animazione e laboratori per bambini che si svolgeranno dalla Cattedrale ai Quattro Canti.
Alle 12,45 il momento solenne con l’omaggio floreare dei bambini alla lapide in memoria di Dalla Chiesa. Nel pomeriggio invece l’intitolazione al prefetto della raccolta bibliografica sulla criminalità organizzata e il terrorismo conservata alla Biblioteca della Regione.
Tra le varie iniziative che animeranno tutta la giornata segnaliamo in particolare: alle ore 18.30, presso la Sala della Congregazione delle Missioni Biblioteca Centrale della Regione Siciliana, “A.Bombace”, la presentazione del libro “Pio La Torre”, scritto da Filippo e Franco La Torre. A discuterne saranno Giuseppe Scuderi, Franco Nicastro e Franco La Torre. Modera Daniela Ienna; alle 20.00, sul Piano della Cattedrale, si terrà una “Conversazione sulla lotta alla mafia” con il presidente del Centro Studi Pio La Torre, Vito Lo Monaco, il Prefetto Guido Longo, l’on. Claudio Fava. Modera la giornalista Elvira Terranova.
Durante tutto il pomeriggio, presso l’atrio della Biblioteca Regionale “A.Bombace”, rimarrà esposta inoltre la mostra fotografica dedicata a Pio La Torre e realizzata dal Centro Studi.
I cento giorni del prefetto in una mostra.
sessanta scatti dall’archivio de “L’Ora”
Millecinquecento libri sulla mafia, distinti con la sigla inglese O.C. (crimine organizzato). Tutti catalogati con il nome “Carlo Alberto Dalla Chiesa”. Accade alla biblioteca centrale della Regione siciliana, la “Alberto Bombace”di corso Vittorio Emanuele. L’idea di intestare la raccolta al prefetto ucciso dalla mafia, nasce in occasione della seconda edizione della Festa dell’Onestà che ricade domani, il giorno dell’eccidio di via Isidoro Carini. Nessun romanzo fra i libri catalogati, soltanto saggi e approfondimenti sul fenomeno mafioso, firmati da storici, giornalisti, politici, magistrati. «Si tratta di una raccolta di carattere internazionale — dice Carlo Pastena, direttore della biblioteca — Oltre ai testi italiani, ci sono anche quelli scritti da autori tedeschi, spagnoli, inglesi, francesi, americani. La mafia è un fenomeno che attira l’attenzione di studiosi di mezzo mondo». Consultabili anche libri della seconda metà dell’Ottocento. Un paio di esempi fra tutti. Pubblicato a Palermo nel 1889 dalla Tipografia Giannone & Lamantia è il “Ricorso della signora Giovanna Cirillo vedova Rampolla Del Tindaro a S.E. il sig. Ministro dell’Interno”, un richiamo civico scritto dalla moglie di un ufficiale di polizia di Marineo, morto suicida a seguito di una delicata attività investigativa che lo aveva portato a riconoscere in un notabile del paese il boss della mafia locale. Complici le autorità dell’epoca, il mafioso non viene arrestato, i sostenitori lo appoggiano con una manifestazione pubblica e l’ufficiale di sicurezza si uccide. Del 1894 è un libro edito dalla Sandron di Palermo: “Gli avvenimenti in Sicilia e le loro cause”, di Luigi Colajanni, con la prefazione di Mario Rapisardi. Ma i libri sulla mafia, catalogati sotto il nome Carlo Alberto Dalla Chiesa, proseguono fino ai giorni nostri. Nella raccolta è anche presente la famosa “Relazione di minoranza della Commissione parlamentare d’inchiesta sulla mafia del 1976”, relazione firmata soltanto da otto parlamentari dell’epoca, tra cui Cesare Terranova e Pio La Torre. È lì che si parla di Lima, Gioia, Ciancimino e del sacco di Palermo. Non manca, poi, qualche curiosità: “The mafia cookbook” (La cucina della mafia), scritto da Joseph Iannuzzi e pubblicato, nel 1993, dalla newyorkese Simon & Schuster. Ma domani, alla biblioteca regionale, la memoria del generale Dalla Chiesa viene ricordata anche con l’apertura, per quindici giorni, di una mostra di 60 fotografie dell’archivio del giornale L’Ora, tutte concentrate su Dalla Chiesa a Palermo. In esposizione anche sei copie dei quotidiani del tempo: tra questi, tre copie de La Repubblica e la prima pagina de L’Ora del 26 agosto ’82 con il titolo “La morte ha fatto 100”. Dall’inizio di quell’anno fino a sette giorni prima dell’omicidio di Dalla Chiesa, la mafia aveva steso sull’asfalto cento morti, che a fine anno sarebbero arrivati a quota 151. «Libri e foto sono memorie che si possono toccare e vedere. È magnifico che oggi la Festa dell’Onestà commemori mio padre con questa formula — dice Rita Dalla Chiesa — Vorrei che l’intensità della memoria, presente nei momenti degli anniversari di mio padre e degli altri caduti della mafia, a Palermo fosse viva tutti i giorni dell’anno». (La Repubblica)
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