A Catania lettura dinamica di Luigi Pirandello a 150 anni dalla nascita

Cultura | 8 luglio 2017
Condividi su WhatsApp Twitter

“L’idea teatrale è quella di raggruppare alcune delle novelle e di metterle in scena in forma di “lettura dinamica”, ovvero “mise en espace”. Attori, di riconosciuta esperienza, copione alla mano, si muoveranno narrando, interpretando, facendo vivere i racconti del grande drammaturgo, avvalendosi di giochi di luce, di commenti musicali dal vivo e non, di scene e di elementi di costume e di attrezzeria. Si procederà, ispirandosi a tre dei temi cari a Pirandello: la comicità e l’umorismo, con testi come “I galletti del bottaio”, “La giara”, “La morte e la vita”, per passare alla vita dei poveri con: “La mosca”, “Ciàula scopre la luna”, “Il treno ha fischiato”, “Lumie di Sicilia” e concludendo col tema delle apparenze e verità, con: “La patente”, “La morte addosso” e “Marsina stretta”. I racconti saranno abbinati in gruppi e infarciti di scritti riguardanti l’autore, aneddoti e informazioni sulla novella che si va a rappresentare, in modo da dare vita a più spettacoli, di stessa matrice, ma di contenuto diverso. La caratteristica di componibilità delle piece ci permette anche di realizzare, all’occorrenza, un unico spettacolo di durata superiore, contenente il meglio della produzione”. Angelo Tosto, regista e attore catanese tra i più apprezzati del cospicuo numero di teatranti etnei (la provincia di Catania continua a svolgere il ruolo storico d’inesauribile fucina di talenti e di idee), riassume così la ratio estetica di questa operazione, concepita per omaggiare Luigi Pirandello - di cui ricorre il 150° della morte - e prodotta dal Teatro Stabile del capoluogo etneo. Una scelta, quella delle novelle, tra le più “popolari”, ma proprio per questo ancor più gradita dal pubblico che, in questa prima tornata, è accorso numeroso nella corte del Castello Ursino dove il binomio “Ciaula scopre la luna-La giara”, fosforizzato dalle trovate, (anche comiche) d’una regia spigliata cui fa da pendant una recitazione altrettanto disinvolta, ha fatto registrare il tutto esaurito, a conferma della magnetica attrazione che ancora il grande drammaturgo agrigentino (opportunamente rivisitato) continua ad esercitare. Il progetto continuerà ad andare avanti per tutto il mese di luglio, offrendo al pubblico ogni settimana novelle diverse. Accanto a Tosto (che ha curato anche l’adattamento delle novelle) un team attoriale di provata esperienza: Giorgia Boscarino, Alessandra Costanzo, Silvio Laviano, Gaia Lo Vecchio, Liborio Natali, Giampaolo Romania. Un Pirandello dunque all’insegna della leggerezza, in tono con le afose serate dell’estate catanese, anche nel rispetto di una lunga tradizione pirandelliana che nel Teatro Stabile di Catania ha trovato una delle istituzioni più fortemente legate al drammaturgo siciliano, che (come ricorda lo stesso Tosto nelle brevi note di regia) ha messo in scena tutta la sua produzione teatrale, nella quale spicca un indimenticabile “Berretto a sonagli” per l’interpretazione di Turi Ferro, rappresentata nei principali teatri di tutto il mondo.
 di Franco La Magna

Ultimi articoli

« Articoli precedenti