A Bagheria un centro studi in nome dei giornalisti uccisi dalla mafia

Cultura | 23 gennaio 2017
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Il prossimo 26 Gennaio saranno 38 anni dalla morte di Mario Francese, il cronista del Giornale di Sicilia ucciso dalla mafia a Palermo nel 1979. Anche Bagheria vuole onorare la sua memoria con un’iniziativa speciale. 

 Alle ore 11 di giovedì 26 sarà infatti inaugurata e aperta al pubblico la «Casa di Giuseppe Francese» (via Sant'Isidoro Monte, 42/A), che diventa un centro giovanile di aggregazione e di documentazione sui giornalisti uccisi dalla mafia. 

 Giuseppe era il più piccolo dei figli di Mario Francese, si tolse la vita il 3 settembre del 2002, a 36 anni, segnato dalla vicenda del padre. La sua casa venne affidata dalla famiglia alla comunità parrocchiale di San Giovanni Bosco, per attività sociali rivolte ai ragazzi. Grazie a questo atto di generosità, oggi la «Casa di Giuseppe» diventa un centro di aggregazione per i giovani, uno spazio di incontro e di confronto ma, soprattutto, un centro di documentazione sui giornalisti uccisi dalla mafia. 

 Un momento importante che vedrà la partecipazione di Giulio Francese (giornalista, figlio e fratello di Mario e Giuseppe); di Riccardo Arena (Presidente dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia); di padre Francesco Stabile (storico della Chiesa); e di don Francesco Galioto (parroco della chiesa di San Giovanni Bosco). Saranno presenti le associazioni che hanno dato vita a questo centro di aggregazione. 

 Infine alle 18.30 sarà celebrata una messa nella chiesa di San Giovanni Bosco, sempre a Bagheria. 


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