Il dovere di coltivare la memoria
Lettera aperta a Boldrini e Grasso

6 maggio 2013
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Al Presidente del Senato Piero Grasso, al Presidente della Camera  Laura Boldrini,  ai  capigruppo del Senato e della Camera

Gentili Presidenti, abbiamo apprezzato, sin dalla vostra elezione alla carica, lo spirito con cui avete affrontato, tra le altre priorità, quella del lavoro e dell’impegno antimafia dello Stato nel quadro di un rinnovato impegno per una democrazia compiuta. D’altronde considerato il vostro vissuto non poteva essere diversamente. Le giornate del 25 aprile, in nome della Resistenza, del 30 aprile, anniversario di Pio La Torre e Rosario Di Salvo e del 1° maggio a Portella delle Ginestre, giornata del lavoro e della prima strage politico-mafiosa nella vita della Repubblica, hanno consentito a voi, in sintonia con la maggior parte del Paese, di indicare l’indirizzo ideale per superare la crisi del Paese.

Dalla manifestazione al Teatro Biondo di Palermo, promossa dal Centro Studi Pio La Torre, decine di migliaia di studenti di tutta Italia hanno voluto sottolineare l’esigenza e l’urgenza di una risposta della politica per affinare la legislazione e l’impegno antimafia, accelerare lo svelamento storico e giudiziario su tutte le stragi politico-mafiose-terroristiche e approfondire la conoscenza del fenomeno e dell’intreccio affari, mafia, politica in difesa della democrazia.

L’inaugurazione del Portale digitale antimafia “Pio La Torre”, avvenuta alla Sala della Lupa il 12 aprile 2012, alla presenza del Capo dello Stato, è stato un passo in questa direzione. Esso, promosso d’intesa col Centro Studi, dalle Presidenze della Camera e della Commissione Antimafia, gestito brillantemente dall’Archivio storico della Camera, ha già avviato il suo percorso di raccolta e pubblicazione degli atti relativi alla vita politica e parlamentare di La Torre, ai delitti politici di Reina, Mattarella, La Torre, ma attende ancora la possibilità di contenere o accedere, per via digitale, a tutti gli atti pubblici delle Commissioni antimafia, dalla prima all’ultima.

Quando ciò sarà fatto, l’opinione pubblica, i giovani, la stessa classe dirigente, gli studiosi potranno avere una banca dati sull’antimafia unica al mondo. Sarebbe, inoltre, un grande e concreto sostegno al mondo educativo per far lievitare la diffusione di una coscienza critica antimafiosa nell’ambito della cultura della legalità e della cittadinanza, secondo la lettura e lo spirito della Costituzione. Esprimendo un desiderio e un obbiettivo collettivo, il nostro Centro Studi sollecita la vostra attenzione a un impegno concreto per il completamento del Portale digitale “Pio La Torre”, quale effetto della attenzione vostra, del Parlamento e del Governo.

Confidando sulla vostra disponibilità, con i nostri migliori auguri di buon lavoro, vi giungano i nostri attestati di stima.

 di Vito Lo Monaco

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