La necessaria riforma della giustizia
Ci scusiamo con tutti, studenti e docenti delle cento scuole medie superiori italiane e all’estero, aderenti al progetto educativo antimafia del Centro la Torre, per aver dovuto rinviare a nuova data la videoconferenza, prevista per oggi, su “Corruzione e Mafia”. Il relatore, il Ministro di Grazia e Giustizia Andrea Orlando, per imprevedibili impegni istituzionali, venerdì mattino ci ha comunicato, dispiacendosene, la sua forzata assenza, ribadendo, anche con una lettera che pubblichiamo di seguito, il suo impegno a concordare una nuova data.
Chiediamo scusa anche agli invitati -cittadini, autorità, magistrati, studenti e professori universitari, associazioni antimafia, sindacati, associazioni d’imprese- all’incontro pomeridiano per discutere col ministro della Riforma della giustizia. Anche questo appuntamento è soltanto rinviato.
Come è ormai noto, per il Centro La Torre il Progetto educativo antimafia, rivolto agli studenti delle scuole medie superiori, è un veicolo di informazione e formazione di antimafia sobria e riflessiva, complementare allo sforzo educativo rutinario dei docenti.
La scuola, come ha affermato recentemente il Nobel Amartya Sen, commentando l’assegnazione del Nobel 2014 alla giovane pachistana, Malala, perseguitata per la sua tenace scelta di voler andare a scuola, è il mezzo principale per combattere ignoranza, miseria e sopraffazione.
Ciò non vale solo per le aree più misere del mondo, ma anche per quelle opulente che affogano nel consumismo regolato arbitrariamente dal “dio mercato”, dove la sopraffazione, diventata un modello, ha permeato i rapporti sociali creando quei brodi di coltura dei vari germi violenti – corruzione, mafie, bullismo, femminicidio, ricchezza ad ogni costo, autoreferenzialità esasperata.
Per il Centro, in questo quadro, discutere della Riforma della Giustizia significa ricercare le strade per renderla più adeguata alla trasformazioni della società e dotarla di nuovi strumenti giuridici più efficaci contro ogni nuova devianza. Infatti, è emerso nel corso dell’ultimo trentennio il sempre più sofisticato intreccio tra economia legale e criminale grazie al collante della corruzione e alle complicità politiche, istituzionali e burocratiche. Va in questa direzione la proposta lanciata dal Centro La Torre per una petizione popolare al Parlamento europeo affinchè legiferi per armonizzare la legislazione antimafia e insediare, anche in questa legislatura, una Commissione Antimafia per monitorare l’evoluzione delle mafie a livello europeo e internazionale.
Al di là l’imprevisto rinvio delle iniziative di oggi, rimangono confermate tutte le altre occasioni d’incotro programmate dal Centro a cominciare dalla prossima videoconferenza di mercoledì 12 Novembre sulla “Storia dell’Antimafia dal dopoguerra a oggi” che sarà tenuta dallo storico prof. Salvatore Lupo. Dunque, a presto.
Vito Lo Monaco
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