Dal Governo Renzi si attende un'accelerazione
Dopo la breve pausa estiva, sul piano politico segnata dal tour estivo del Presidente del Consiglio nei punti di crisi industriale del Sud e della Sicilia e dalle gravi notizie sulla recessione e la deflazione in atto nel paese, il Consiglio dei Ministri ha varato decreti e disegni di legge su giustizia civile e penale e Sblocca-Italia.
È avvenuto contemporaneamente alla pubblicazione dei dati sulla deflazione [Il Pil del secondo trimestre al – 0,2 % ( non accadeva dal 1959) e la disoccupazione totale al 12,6%, quella giovanile al 42,9%].
Le decisioni prese dal CdM sulla Giustizia civile e penale sono frutto del compromesso interno alla composita maggioranza per cui il “passodopopasso” sembra un cedimento alla prudenza dopo l’irruenza iniziale del “fare subito” reso necessario dalle resistenze interne. Sono, comunque, decisioni positive e conpisibili seppur non esaustive sia quelle relative alla giustizia civile (accelerazioni dei processi, snellimento burocratico, eliminazione graduale dell’arretrato) che a quella penale (introduzione dei reati di concussione, anche per l’incaricato di pubblico servizio, di autoriciclaggio, di falso in bilancio, di norme contro la corruzione - v. la mappa dei corrotti seriali - e la gestione dei beni confiscati per le quali è stato accolto il principio della partecipazione sociale alla governance e della managerialità sotto il controllo del giudice).
Sulla prescrizione invece il CdM ha proceduto a un compromesso tra quanto proposto del Centro studi La Torre e dal movimento antimafia sulla sua sospensione a partire dal rinvio a giudizio dell’imputato e l’opposizione netta del Ncd. Senza sposare la tesi di coloro che hanno scritto di un regalo fatto al solito B. aggrovigliato nei suoi molteplici processi, non c’è dubbio che non aver cancellato la famigerata legge exCirielli (quella del processo lungo e della prescrizione breve) non ha fatto fare quel passo avanti e quella rivoluzione attesa. Il Presidente di Anm l’attribuisce alla mancanza di coraggio, probabilmente Renzi ha preferito un compromesso con Alfano più che con B. consapevole che il primo, come sempre, sulla giustizia tira la volata al secondo.
Ora ci aspettiamo che il Parlamento migliori i testi e il Governo presenti le altre proposte di modifica del Codice Antimafia, quelle sul conflitto d’interesse e la sospensione della candidabilità per i rinviati a giudizio per reati di mafia e di corruzione.
Poiché la ripresa autunnale coincide con la presidenza italiana del semestre europeo, riproporremo l’esigenza che Parlamento, Consiglio e Commissione dell’UE programmino l’istituzione della Commissione parlamentare, della procura antimafia europee e l’avvio della legislazione antimafia di indirizzo come auspicato dal Parlamento europeo nella precedente legislatura.
Da parte nostra provvederemo a sollecitare le forze politiche e parlamentari, nazionali e europee, perché non facciano mancare il loro impegno pur non nascondendoci la sottovalutazione politica nella preoccupante recessione del rafforzamento della criminalità organizzata nell’economia e nel sistema politico mafioso. Non diciamo nulla di nuovo, per carità. Lo stesso Ministro Orlando ha argomentato le sue proposte di legge sui reati economici (evasione fiscale falso in bilancio, corruzione, infiltrazione mafiose) legandole all’esigenza di fronteggiare le mafie rese più aggressive dalla crisi economica.
Purtroppo ciò non sembra essere colto dalla maggioranza delle forze politiche siciliane alle prese con una crisi che non è solo della maggioranza, ma dell’intera politica isolana. Col Governo Crocetta si è avviato un giusto lavoro di destrutturazione del vecchio al quale, sinora, non è seguito quello di costruzione di quel nuovo promesso da coloro che hanno vinto le elezioni regionali, non per maggioranza assoluta di voti, ma per le profonde pisioni degli avversari. È un dettaglio da non scordare, soprattutto da coloro che pensano a nuove elezioni anticipate.
Ultimi articoli
- La marcia del 1983, si rinnova la sfida alla mafia
- Bagheria, consiglio
aperto sulla “marcia” - La nuova Cortina
di ferro grande campo
di battaglia - La riforma agraria che mancò gli obiettivi / 2
- Mattarella, leggi
di svolta dall'incontro
con il Pci - Mattarella fermato
per le aperture al Pci - La legalità vero antidoto per la cultura mafiosa
- Natale, un po' di rabbia
e tanta speranza
nella cesta degli auguri - Lotte e sconfitte
nelle campagne siciliane
al tempo di Ovazza / 1 - La legge bavaglio imbriglia l'informazione