Rubrica
“Blocco stradale”, il reato che aggira la Costituzione
Verrà introdotto un nuovo reato penale di “blocco stradale” punito con un mese di carcere per chi impedisce la circolazione su strada o su binari. Se dovesse passare la norma in parola, si verificherebbe un ulteriore taglio della democrazia e del diritto di manifestare in barba alla Costituzione.Elio Collovà
Assostampa e Odg premiano i cronisti siciliani
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La mafia “sommersa”, un modello che intreccia tradizione e innovazione
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Rino Giacalone
Cancemi, prima della strage Falcone Riina incontrò "persone importanti”
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Giuseppe Martorana
Francesco Renda, lo storico della Sicilia e del movimento contadino
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Il Progetto educativo antimafia, dalla droga la minaccia più grave
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Pena di morte e diritti umani, Amnesty: mai tante esecuzioni nel mondo
Nel 2023 sono state eseguite nel mondo 1153 condanne a morte. Il totale si riferisce alle condanne rese note perché, come vedremo, stati che ricorrono massicciamente alla pena capitale non ne diffondono i numeri. I paesi che hanno eseguito condanne sono 16, il numero più basso di sempre. Tuttavia preoccupa il forte aumento percentuale rispetto al 2022Pino Scorciapino
“O la va o la spacca”, le riforme che preparano lo scempio legislativo della giustizia
Sono giorni di fuoco per la politica italiana. E lo sono a tutto tondo perché non c’è parte di essa che, in un modo o nell’altro, non venga colpita. La maggioranza parlamentare e il governo stesso, con la strenua collaborazione di tutti gli uomini e donne dello staff-Meloni, sono abbondantemente impegnati a definire lo scempio della GiustiziaElio Collovà
Mafia & droga, come è cambiato il mercato degli stupefacenti
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Emilio Miceli nuovo presidente del Centro studi Pio La Torre
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"Succede in guerra", i morti nascosti e i morti per sbaglio nei mattatoi di Ucraina e Gaza
Analizzeremo i numeri dei due più sanguinosi mattatoi del mondo in questa fase storica: Ucraina e Gaza. Vittime, stime e calcoli, affidabilità, versioni, propaganda che rende attendibili o inattendibili i dati. Con una premessa: il 20 maggio la Camera Preliminare della Corte Penale Internazionale dell’Aia ha richiesto il mandato di arresto per il premier israeliano Netanyahu e per il ministro della Difesa Gallant per crimini di guerra a Gaza. Richiesta di arresto anche per i capi di Hamas Sinwar, Deif, Haniyeh.Pino Scorciapino
Due giorni di confronti e nuovi spunti storici sui Fasci siciliani
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