Rubrica
Canicattì ospiterà la mostra del Meeting di Rimini sul giudice Livatino

Enzo Gallo
Il Ponte sullo Stretto, Salvini e don Ciotti
L’attacco del ministro al fondatore di Libera è assolutamente rappresentativo di una politica di decadimento che non riesce a interloquire e confrontarsi in maniera civileEnzo Collovà
In memoria di Andrea Raja, morto per difendere i contadini

Vito Lo Monaco
L'estremo tentativo di non restituire i soldi a Bruxelles
Dopo anni di inascoltati allarmi di studiosi ed economisti sull'incapacità di spesa della Regione, si è attivato un confronto con la Commissione europea per tentare di recuperare “in limine mortis” la gran parte delle risorse che si stanno per perdere. Il Comitato di sorveglianza del FESR Sicilia spiega che vanno “condivise misure correttive da 823,5 milioni per garantire gli obiettivi di spesa". Le misure, da negoziare con Bruxelles, andranno approvate entro il 15 settembre. Ecco dove potrebbero essere dirottati i fondiFranco Garufi
La lotta alla mafia e gli intellettuali della fuffa
Dibattito aperto su professionisti e docenti universitari appartenenti ad una sorta di antimafia nichilista che ritiene di capire e sapere più degli altri. Con la speranza che i giovani capiscano meglio di tutti cosa fareElio Collovà
Rompiamo il silenzio sull'Africa
Dalla Libia al Sudan alla Somalia sino all'Africa Nera, guerre e povertà spingono milioni di profughi verso l'Europa. Fuggono da morte certa ma pochi lo sanno. Questo crea la paranoia dell’invasione furbescamente alimentata anche da partiti xenofobiAlex Zanotelli*
Brusca: "Così piazzammo il tritolo per Chinnici"
U' Verru di San Giuseppe Jato, oggi uomo libero, poco più di un mese dopo la decisione di pentirsi raccontò ai magistrati le fasi preparatorie di attuazione della strage di via Giuseppe Pipitone Federico il 29 luglio 1983. Morirono il consigliere istruttore, il portiere Stefano Lisacchi e i carabinieri Mario Trapassi ed Edoardo Bartolotta. Ecco i verbaliGiuseppe Martorana
In memoria di Rocco Chinnici a 40 anni dalla strage
Sono stati diversi, purtroppo, i delitti di mafia che ho visto da vicino per aver sentito fisicamente il boato dell’autobomba o perché sono stato avvertito. Immagini vivide nella memoria che suscitano ancora commozione e rabbia. Cesare Terranova e Piersanti Mattarella uccisi a poche centinaia di metri da dove abitavo: Pio La Torre e Rosario Di Salvo caduti mentre li attendevo nella sede del Pci per coordinare la raccolta delle firme contro i missili a Comiso e per la pace; non ultimo il giudice istruttore che abitava anch’egli nella zona di via LibertàVito Lo Monaco
Andrea Purgatori, persona speciale e giornalista d’inchiesta di razza

Elio Collovà
La società civile porta all'Ars un disegno di legge per la lotta alla droga

Aumenta il lavoro precario soprattutto al Sud, donne più penalizzate
Secondo i dati Eulabour force survey di Eurostat, sono circa 24 milioni i lavoratori europei con un contratto a termine: in maggioranza giovani e chi ha un livello di istruzione bassoAlida Federico
Il filo nero delle stragi politico-mafiose del 92\94 e la strategia della tensione
Il procuratore di Reggio Emilia, Calogero Gaetano Paci, definisce “eresia” quanto i magistrati e gli investigatori del pool antimafia dell’ufficio istruzione degli anni ’80 avevano coltivato, sfidando le connivenze e le complicità che avevano reso cosa nostra una componente fondamentale di un sistema criminale. La sua breve e puntuale ricostruzione del periodo stragista fa emergere il senso e il valore di forte difesa della democrazia con cui, proprio chi coltivò quella eresia, le dedicò energie fino all’estremo sacrificioCalogero Gaetano Paci