Rubrica



Canicattì ospiterà la mostra del Meeting di Rimini sul giudice Livatino

S.T.D. Rosario Livatino nella sua terra è il titolo della tappa agrigentina, dal 16 al 24 settembre, della rassegna fotografica realizzata lo scorso anno all'evento che fa capo a Comunione e Liberazione

Enzo Gallo

Il Ponte sullo Stretto, Salvini e don Ciotti

L’attacco del ministro al fondatore di Libera è assolutamente rappresentativo di una politica di decadimento che non riesce a interloquire e confrontarsi in maniera civile

Enzo Collovà

In memoria di Andrea Raja, morto per difendere i contadini

Segretario a Casteldaccia della Camera del lavoro e della sezione del Pci, fu ucciso dalla mafia il 5 agosto 1944 per avere accusato gli speculatori di addossare agli agricoltori l’obbligo di ammasso del grano alleggerendo i grandi proprietari

Vito Lo Monaco

L'estremo tentativo di non restituire i soldi a Bruxelles

Dopo anni di inascoltati allarmi di studiosi ed economisti sull'incapacità di spesa della Regione, si è attivato un confronto con la Commissione europea per tentare di recuperare “in limine mortis” la gran parte delle risorse che si stanno per perdere. Il Comitato di sorveglianza del FESR Sicilia spiega che vanno “condivise misure correttive da 823,5 milioni per garantire gli obiettivi di spesa". Le misure, da negoziare con Bruxelles, andranno approvate entro il 15 settembre. Ecco dove potrebbero essere dirottati i fondi

Franco Garufi

La lotta alla mafia e gli intellettuali della fuffa

Dibattito aperto su professionisti e docenti universitari appartenenti ad una sorta di antimafia nichilista che ritiene di capire e sapere più degli altri. Con la speranza che i giovani capiscano meglio di tutti cosa fare

Elio Collovà

Rompiamo il silenzio sull'Africa

Dalla Libia al Sudan alla Somalia sino all'Africa Nera, guerre e povertà spingono milioni di profughi verso l'Europa. Fuggono da morte certa ma pochi lo sanno. Questo crea la paranoia dell’invasione furbescamente alimentata anche da partiti xenofobi

Alex Zanotelli*

Brusca: "Così piazzammo il tritolo per Chinnici"

U' Verru di San Giuseppe Jato, oggi uomo libero, poco più di un mese dopo la decisione di pentirsi raccontò ai magistrati le fasi preparatorie di attuazione della strage di via Giuseppe Pipitone Federico il 29 luglio 1983. Morirono il consigliere istruttore, il portiere Stefano Lisacchi e i carabinieri Mario Trapassi ed Edoardo Bartolotta. Ecco i verbali

Giuseppe Martorana

In memoria di Rocco Chinnici a 40 anni dalla strage

Sono stati diversi, purtroppo, i delitti di mafia che ho visto da vicino per aver sentito fisicamente il boato dell’autobomba o perché sono stato avvertito. Immagini vivide nella memoria che suscitano ancora commozione e rabbia. Cesare Terranova e Piersanti Mattarella uccisi a poche centinaia di metri da dove abitavo: Pio La Torre e Rosario Di Salvo caduti mentre li attendevo nella sede del Pci per coordinare la raccolta delle firme contro i missili a Comiso e per la pace; non ultimo il giudice istruttore che abitava anch’egli nella zona di via Libertà

Vito Lo Monaco

Andrea Purgatori, persona speciale e giornalista d’inchiesta di razza

Fine intellettuale fu anche scrittore, sceneggiatore, scrittore di fiction; tutti ruoli che seppe interpretare con grande passione e intelligenza

Elio Collovà

La società civile porta all'Ars un disegno di legge per la lotta alla droga

Loredana Introini, presidente del Centro Studi Pio La Torre: "Grazie al lavoro di una rete territoriale nasce la proposta organica di contrasto al consumo di stupefacenti soprattutto tra giovani"


Aumenta il lavoro precario soprattutto al Sud, donne più penalizzate

Secondo i dati Eulabour force survey di Eurostat, sono circa 24 milioni i lavoratori europei con un contratto a termine: in maggioranza giovani e chi ha un livello di istruzione basso

Alida Federico

Il filo nero delle stragi politico-mafiose del 92\94 e la strategia della tensione

Il procuratore di Reggio Emilia, Calogero Gaetano Paci, definisce “eresia” quanto i magistrati e gli investigatori del pool antimafia dell’ufficio istruzione degli anni ’80 avevano coltivato, sfidando le connivenze e le complicità che avevano reso cosa nostra una componente fondamentale di un sistema criminale. La sua breve e puntuale ricostruzione del periodo stragista fa emergere il senso e il valore di forte difesa della democrazia con cui, proprio chi coltivò quella eresia, le dedicò energie fino all’estremo sacrificio

Calogero Gaetano Paci