Rubrica



Apre alle carceri il progetto educativo del Centro La Torre

Prenderà il via il prossimo 9 ottobre il Progetto Educativo Antimafia e Antiviolenza promosso dal Centro Studi Pio La Torre di Palermo e giunto al tredicesimo anno e rivolto agli studenti delle ultime tre classi delle scuole secondarie italiane di secondo grado. Per la prima volta, da quest’anno il progetto sarà proposto anche alle Case Circondariali italiane che offrono ai propri detenuti corsi di studi medi-superiori. Già nove gli istituti penitenziari che hanno aderito, tra questi gli istituti di Palermo (Pagliarelli e Calogero Di Bona – Ucciardone), quelli di Noto, Enna, Catania, Trapani e anche da Alessandria e Pesaro.

Davide Mancuso

Fondi europei, la Sicilia pronta a perdere soldi e progetti

Confermato il ritardo del sistema nell'utilizzo dei fondi strutturali e d'investimento. Verso la riprogrammazione con il taglio di una quota di cofinanziamento nazionale. La mappa dei progetti in bilico.

Franco Garufi

La Tunisia vince il Cous Cous Fest, il voto popolare incorona il Senegal

A San Vito Lo Capo la competizione tra 10 paesi svolta nell’ambito del festival internazionale dell’integrazione culturale. Gli altri premi assegnati


Abusivismo edilizio impunito, il record è italiano

I numeri delle (mancate) demolizioni dei manufatti illegali nei comuni nel dossier di Legambiente “Abbatti l’abuso”. Non solo non si demolisce ma neppure si acquisisce al patrimonio pubblico come prevedrebbe la legge. L’associazione ambientalista ha chiesto al Parlamento di intervenire con una legge che renda più rapido ed efficace l’istituto delle demolizioni degli immobili abusivi, avocando innanzitutto la responsabilità delle procedure ai prefetti esonerando da tale onere i responsabili degli uffici tecnici comunali e i sindaci.

Melania Federico

In Italia un bambino su due non ha accesso alla mensa scolastica

Save the Children: il fenomeno della dispersione è per la prima volta negli ultimi 10 anni in crescita, alla Sicilia la maggior parte dei record negativi

Melania Federico

Mauro Rostagno, tipico esempio di giornalista rompiscatole

Ucciso dalla mafia trent'anni fa mentre tornava nella sede della comunità terapeutica che aveva contribuito a fondare a Lenzi, nella provincia di Trapani. Mattarella: volevano zittire una voce libera


Il lato oscuro di Salvini: rivendere i beni sottratti ai boss

Nel decreto “sicurezza” spunta un’ampia riforma del Codice antimafia. Soprattutto in materia di confische dei beni di proprietà della criminalità organizzata. Una su tutte: la possibilità che l’immobile sottratto alle cosche sia dato in affitto “sociale” alle famiglie in condizioni di disagio . Con una novità all’orizzonte anche per le aziende: i provvedimenti di sequestro, confisca e nomina di amministratore giudiziario andranno iscritti presso il registro delle imprese. Associazioni antimafia in allarme: i clan pronti a riprendersi il patrimonio

Angelo Meli

La stagione 2019 del Teatro Massimo di Palermo nel segno del viaggio

Apre Turandot diretta da Gabriele Ferro nella visione di Fabio Cherstich e del collettivo russo AES+F. Prima assoluta di Winter Journey di Ludovico Einaudi su testo di Colm Tóibín e con la regia di Roberto Andò


Mafia: ora i killer pregano per le loro vittime

Pace depone fiori sulla tomba del giudice Rosario Livatino a Canicattì, Spatuzza onora la memoria di don Pino Puglisi a Palermo

Angelo Meli

“Adelson e Salvini”, la prima opera di Vincenzo Bellini al Massimo

L’opera d’esordio del “Cigno” di Catania nel melodramma, apre la stagione lirica del Teatro del capoluogo etneo con la prima delle due versioni del grande compositore nell’esecuzione dell’edizione critica curata da Casa Ricordi.

Franco La Magna

Una lapide per la strage del pane a Canicattì, in memoria di Lelio Basso

Il 21 dicembre del 1947 la Camera del Lavoro aveva indetto uno sciopero generale contro il carovita, la miseria e la disoccupazione. Ci furono scontri e quattro morti

Teresa Monaca

Una messa in memoria del giudice Rosario Livatino

Ricordato a Canicattì il magistrato ucciso in un agguato mafioso la mattina del 21 settembre 1990 in contrada S. Benedetto alle porte di Agrigento mentre con la propria auto e senza scorta si stava recando in tribunale