Rubrica



La marcia del 1983, si rinnova la sfida alla mafia

In occasione del 42° anniversario della storica marcia antimafia Bagheria-Casteldaccia, il Consiglio comunale di Bagheria ha ribadito, in una seduta aperta e molto partecipata, il suo forte impegno nella sensibilizzazione per la lotta contro la criminalità organizzata.


Bagheria, consiglio
aperto sulla “marcia”

È Bagheria il primo Comune che si riunirà in seduta aperta alla città, alle 10 di martedì 14 gennaio. in vista della “Marcia antimafia da Bagheria a Casteldaccia”, promossa storicamente dal Centro studi Pio La Torre il prossimo 26 febbraio.


La nuova Cortina
di ferro grande campo
di battaglia

Sembrava archiviata. Invece rieccola: “Cortina di ferro 2.0”. Sembrava sparita e invece si è riformata diventando un immenso campo di battaglia.

Pino Scorciapino

La riforma agraria che mancò gli obiettivi / 2

L’azione di Mario Ovazza, direttore generale dell’Ente di colonizzazione e influente personalità del Pci (amico e collaboratore di Girolamo Li Causi), promosse un intervento legislativo per riconoscere l’Ente di colonizzazione anche come Ente irriguo. Poi si trasformò in Ente di sviluppo agricolo ma la gestione della riforma agraria mancò i suoi obiettivi.

Antonino Bacarella

Mattarella, leggi
di svolta dall'incontro
con il Pci

Il sei gennaio 1980 è uno di quei tragici giorni il cui ricordo è rimasto impresso nella mia memoria. Abitavo a poche centinaia di metri dal presidente Piersanti Mattarella ucciso quel mattino. Veniva così fermato il dialogo con il Pci che aveva prodotto leggi di svolta.

Vito Lo Monaco

Mattarella fermato
per le aperture al Pci

Forse ha ragione Leoluca Orlando quando ci invita ad andare oltre le verità giudiziarie per tenere in considerazione il diritto alla verità storica. I neofascisti Giusva Fioravanti e Gilberto Cavallini non sono stati ritenuti colpevoli dell’omicidio di Piersanti Mattarella ma la lettura politica del delitto avvalora la tesi che si è cercato di fermare le aperture verso il Pci-.

Emilio Miceli

La legalità vero antidoto per la cultura mafiosa

Non c’è giorno in cui non si parli di legalità. Si fa nelle scuole, negli enti, nei sindacati. Perché la cittadinanza, oggi più che ieri, sembra sia attratta dal termine; al quale, però attribuisce, il più delle volte, significati non corretti o comunque che inducono a credere che, tutto sommato, anche alla legalità si può derogare.

Elio Collovà

Natale, un po' di rabbia
e tanta speranza
nella cesta degli auguri

C’è questo paradigma del bambino povero che nasce nella stalla. Niente pompe di calore, nemmeno un vecchio tronco che brucia in un bidone rottamato. Asino e Bue, altri due esempi: l’umiltà e la saggezza.

Daniele Billitteri

Lotte e sconfitte
nelle campagne siciliane
al tempo di Ovazza / 1

Il periodo 1940–1970 per la Sicilia è stato un tempo di transizione, fra un anteguerra caratterizzato dalla staticità di secolari diritti economico-sociali e un dopoguerra caratterizzato da eventi diversi e opposti.

Nino Bacarella

La legge bavaglio imbriglia l'informazione

La notizia è incandescente. E scatena l’ira della destra. Marco Travaglio, direttore del Fatto quotidiano, dichiara apertamente la sua disobbedienza alla cosiddetta legge bavaglio

Elio Collovà

Perché l’Occidente si autorinnega

Presentato il 58° “Rapporto Censis sulla situazione sociale del Paese/2024”. Ogni pagina meriterebbe un approfondimento: c'è spiegato perché l'Occidente si autorinnega.

Pino Scorciapino

Ovazza, storia di un tecnico
prestato alla politica

Nella Sicilia che, alla fine del 1943, è tutta da rifare, un posto di primo piano spetta a Mario Ovazza, un uomo che visse tre volte: da professionista di “grande e riconosciuto valore”, da vittima delle leggi razziali e da tecnico prestato alla politica.

Alessandro Hoffmann