Via al Minimo Teatro Festival con il Patafisico di Palermo
E' tutto pronto per dare il via al Minimo
Teatro Festival che per tre giorni animerà il Piccolo Teatro Patafisico di
via Gaetano la Loggia 5 a Palermo.
Giunge così alla sesta edizione il festival nazionale di corti teatrali
patrocinato dal Comune di Palermo che
quest'anno il Piccolo Teatro Patafisico ha organizzato insieme con la compagnia M'Arte e l'associazione diARiA e in collaborazione
con il Teatro Libero. Saranno tre serate, 18, 19 E 20 marzo (venerdì
e sabato alle ore 20 e domenica alle ore 18) dedicate al teatro alla danza e alla sperimentazione, durante le
quali andranno in scena gli undici corti teatrali selezionati su più di 50
proposte pervenute da tutta Italia e valutati da una giuria composta da
giornalisti, critici e addetti ai lavori. Un festival che
porterà in città tante compagnie che provengono da tutto il Paese con la voglia
di sperimentare su un palco e di confrontarsi con altre realtà del panorama
nazionale. Durante le tre serate sarà
possibile cenare in Teatro, l’idea è quella di una vera e propria festa del
teatro e delle arti performative, tre giorni intensi di fermento culturale a
Palermo.
Tante novità di questa nuova edizione, ma l'obiettivo è sempre lo
stesso: "Col termine teatro minimo si pensa a un teatro che ha come
protagonista l’attore, - dicono le organizzatrici - il suo corpo e la sua voce.
Si è scelto di fare gareggiare corti teatrali nella convinzione che siano una
buona occasione per sperimentare nuovi linguaggi e dove forse è più facile
osare. Nonostante i tagli alla cultura e
la sempre più grave carenza di finanziamenti pubblici per il teatro, abbiamo
deciso di continuare ad investire su questo Festival che riscuote notevole
successo di pubblico e interesse da parte dei professionisti del settore e che
rappresenta per la città una manifestazione unica nel suo genere".
Il corto vincitore riceverà un
premio in denaro di 500 euro per la produzione dello spettacolo e verrà inserito in cartellone al Teatro Libero di
Palermo per la prossima stagione di “Presente Futuro”.
Il biglietto per ogni serata è di 5 euro.
La Giuria di questa edizione 2016 è
composta da:
– Claudia Cannella,
direttrice responsabile della rivista teatrale Hystrio dal 1998. Collabora con
il Corriere della Sera e ViviMilano, in cui si occupa delle pagine dedicate al
teatro;
– Giuseppe Cutino, attore e
regista, direttore artistico della rassegna di Teatro Contemporaneo
“Quinte(S)senza” e della compagnia M’Arte;
– Roberto Giambrone,
giornalista professionista e critico di teatro e danza, collabora con la
Repubblica Palermo e Danza e Danza;
– Luca Mazzone, regista e
direttore artistico del Teatro Libero di Palermo;
– Sabrina Petix, drammaturga
e attrice e fondatrice della compagnia
M’Arte;
– Marie Gabrielle Rotie, coreografa,
regista e performer riconosciuta a livello internazionale, danzatrice e
insegnante di Teatro e Performance alla Goldsmiths University of London;
– Rossella Pizzuto e Laura Scavuzzo, della direzione
artistica del Piccolo Teatro Patafisico.
PALINSESTO
Venerdì 18 dalle ore 20.00
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UN UOMO GIUSTO
di e con Davide Mattei | musiche dal vivo di Jacopo Troiani
Compagnia Gilda Antistanti
17’ | ROMA | TEATRO
Uno spettacolo di teatro di narrazione, a tematica civile. L’incontro
tra voce e musica crea un’atmosfera raccolta, una riscoperta di antichi valori
e tradizionali racconti musicali. Una storia che si racconta d’un fiato, come
una canzone. Giovanni Borromeo è un semplice uomo, medico primario, che salverà
centinaia di ebrei dalla deportazione di Roma con un ingegnoso inganno. Il
coraggio di un uomo… diventerà la sua leggenda.
MAROCCO
di Mirko Di Martino
con Nello Provenzano
Teatro dell’Osso
16’ | NAPOLI | TEATRO
Marocco, uno dei tanti immigrati africani irregolari che sbarcano in
Italia in cerca di una vita migliore, si risveglia in scena morto: è caduto da
un ponteggio senza misure di
sicurezza. Il suo monologo svela le condizioni di semi-schiavitù in cui
lavorava, le difficoltà per raggiungere una terra che credeva piena di
ricchezze e benessere. Marocco ne parla senza rabbia, ma il suo racconto mostra
le durissime condizioni di sfruttamento a cui sono sottoposti gli immigrati
irregolari in Italia.
STUDIO A TRE OMBRE
di Aloisio – Marullo – Vitrano
con Federica Marullo, Federica Aloisio e Gisella Vitrano | musiche di
Angelo Sicurella
20’ | PALERMO | DANZA
Studio a tre ombre è il frammento di un incontro casuale fatto di
suggestioni sonore e
visive poi divenuto naturalmente un pretesto per indagare due concetti
inscindibili nella vita reale: la luce e l’ombra. Studio a tre ombre nasce come
un discorso spensierato tra tre corpi, tre voci e tre ombre, che interagendo si
ascoltano e gradualmente si svelano con l’intento di scavare delicatamente
dentro l’universo percettivo che attraversa la dicotomia luce/ombra.
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Sabato 19 dalle ore 20.00
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VÌT VÌT! STORIA DI UNA PENDOLARE
di e con Francesca Danese
Piccola Compagnia Danese
20’ | BRINDISI | TEATRO
VìtVìt! (dal francese vite vite) è l’imperativo cui la protagonista
deve quotidianamente obbedire: di corsa! Fra treni, lavoro, obblighi, senza
neanche il tempo di guardare negli
occhi i propri vicini umani. Che se magari avvenisse, chissà… Il viaggio
diventa occasione per riflettere, per
quanto convulsamente, sulla società, sulla vita, sulla quantità e soprattutto
sulla qualità di quel residuo di tempo e di relazioni umane che la corsa
forsennata della società ci lascia a disposizione.
DANS UN BAR
di e con Elisa Giovannetti
Bramante Teatro
15’ | PARIGI-ROMA | DANZA
Solo di teatro fisico, ispirato al quadro di Degas (Dans un Bar) e alla
Bevitrice di Assenzio (ritratta da Picasso). Una donna, sola al tavolo davanti
a un bicchiere vive il suo delirio alcolico di solitudine.
PUTTANA E BASTA
di Antonio Grimaldi
con Elivira Buonocore e Alessandro Gioia
Teatro Grimaldello
15’ | PAGANI (SA) | TEATRO
Puttana e basta è una breve drammaturgia, concepita per uno spazio
ristretto e scarno:
l’interno di una casa oscura e modesta, che appare quasi come un buco
nero dove la
violenza si mescola alla sopraffazione. I protagonisti appartengono a
una società arcaica, ma i motivi sono attualissimi: da una parte è la donna,
oppressa, non capita, dall’altra invece l’uomo è la mano che viola, che
saccheggia e domina. Uomo e donna osservano, con sguardo aperto, quella società
che li ha partoriti e vinti.
UNA VITA A MATITA
PROGETTO MENELIK
di e con Lorenzo Covello e Quinzio Quiescenti
20’ | MILANO-PALERMO | TEATRO
Due personaggi con problemi di iperattività, disturbi dell'attenzione
ed una spiccata
immaginazione seduti ad un tavolo discutono di come si possa concepire
un mondo senza la forza di gravità, gli occhi delle donne, il ritmo della pioggia,
dei popcorn, della
punteggiatura. Come oggetto di studio il compleanno. Vengono messi in
scena i desideri di una vita che scorre tra ambizioni, sogni, perdite,
aspirazioni. Strumenti per affrontarla, surrealtà, rigore scientifico, corpo e
poesia.
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Domenica 20 dalle ore 18.00
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DI COLLOQUI, DI EMOZIONI E DI VIRTÙ
di Antonio Ricatti
con Monica Maffei e Alessandro Calamunci Manitta Threesome
12’ | ROMA | TEATRO
Una donna sottopone un aspirante attore ad un colloquio di lavoro, alla
ricerca di emozioni. Il dialogo tra i due personaggi si srotola in maniera
grottesca, paradossale, vagamente crudele. La situazione sembra presentare una
comunicazione tra le parti
quantomeno bizzarra, qualcosa poi succede, forse entra in gioco la
virtù, forse no.
MEDEA HA PERSO IL CENTRO
di e con Rossella Raimondi
Il Teatro degli Incontri
20’ | MILANO | TEATRO
Una donna, come Medea, lascia la sua casa natìa, spinta dalla speranza
di una vita diversa, dal desiderio di un cambiamento… di una nuova luce. Questo
viaggio la porta però, non solo a non
trovare nuovi riferimenti intorno a lei, in questo nuovo luogo, così
diverso da come lo aveva desiderato, ma anche a non trovare più se
stessa. Medea racconta così il suo ritrovarsi con uno stendibiancheria che si
trasforma di volta in
volta nei personaggi e nei luoghi della casa popolare dove lei abita.
SE LE LACRIME FOSSERO CALCOLI RENALI
di Alessia Oteri
con Luca Lòtano, Elisabetta Onnis, Valerio Palone, Sandro Luciani,
Viviana Mancini
La Famiglia Gabor
18’ | ROMA | TEATRO
Un processo immaginario contro una donna accusata di reato di pianto,
in una realtà altra dove esprimere i sentimenti è bandito dalla legge. “E se le
lacrime fossero calcoli renali?”. Piangere sarebbe una sofferenza per il corpo
intero. Si affronta il tema di come la sofferenza provocata nell’altro può
ritorcersi contro il proprio corpo. A guidare lo
spettatore, Bono Umore, fabbricatore di buon umore, che solo alla fine
svelerà la sua
natura, invitando il pubblico a fare lo stesso.
ORI ET KAMI
di e con Sabrina Vicari
10’ | PALERMO | DANZA
Crearsi con fatica un mondo apparente, dove poter essere accettati. Poi
tutto crolla
improvvisamente, ci ritroviamo soli, senza peso, incartati, e tutto ciò
che è superfluo, cade. Una sperimentazione sul cambiamento di forma, sull’arte
dell’origami (da qui il titolo Ori: piegare, Kami: carta), sulla metamorfosi di
corpo e materiale, sul mostrarsi altro da sé.
Un sottofondo sonoro neutro per un lavoro incentrato sulla musicalità
della carta e del corpo che la indossa e la fa vivere.
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