Uomini e donne in marcia scalzi per i migranti

Società | 9 settembre 2015
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Anche Palermo aderisce alla «marcia delle donne e degli uomini scalzi», lo fa con una manifestazione il 10 settembre che partirà da piazza Verdi alle 19. Raccogliendo l'appello lanciato nei giorni scorsi da intellettuali, scrittori, giornalisti, esponenti del mondo della cultura, che l'11 settembre marceranno a Venezia a piedi nudi, da piazza Santa Maria Elisabetta al Lido di Venezia, un cartello di associazioni e movimenti (dal Forum Antirazzista Palermo, all'Arci, ad Amnesty International, al comune di Palermo) ha deciso di promuovere anche nel capoluogo siciliano l'iniziativa a sostegno dei popoli migranti camminando simbolicamente scalzi, proprio come lo sono i migranti che sbarcano sulle coste siciliane, per chiedere all'Ue di modificare le politiche europee sull'immigrazione. Gli organizzatori della manifestazione palermitana hanno creato una pagina facebook dell'evento e lanciato un'appello in rete, che è stato già sottoscritto da più di un centinaio di persone. Tra i firmatari anche il sindaco di Lampedusa, Giusi Nicolini, e ancora scrittori, giornalisti ed amministratori locali. (ANSA).Centinaia di persone si ritroveranno a piazza Verdi per marciare scalze sino al porto, approdo di speranza e di dolore per migliaia di migranti che attraversano il Mediterraneo. Un' iniziativa lanciata su facebook dal giornalista Davide Camarrone e diventata virale sul web sino a raggiungere quasi 2mila "like". Così attivisti, migranti, artisti, intellettuali, giornalisti, comuni cittadini, il Comune ma anche tantissime associazioni e gruppi della società civile con interessi diversi -tra cui Forum Antirazzista, Amnesty International Italia, Alibi Altrove, Sprar Ballarò, Ciss, Addio Pizzo e Palermo Pride - si sono incontrati sabato al Santa Chiara, per organizzare un evento che già ieri aveva raccolto circa mille adesioni. Tra questi anche il sindaco di Lampedusa Giusi Nicolini, l' assessore Agnese Ciulla, Daniela Tomasino, Evelina Santangelo, Ottavio Navarra, Daniela Gambino, Marco Rizzo, Mila Spicola, Gianni Notari, Paolo Cuttitta, Giovanna Fiume, Reda Berradi, Beatrice Monroy, Giuditta Perriera e il presidente della Consulta delle Culture Adham Darawsha. «Vogliamo dimostrare che esiste un' Italia solidale, la maggioranza silenziosa che riesce a scandalizzarsi e a dire io non ci sto», dice Darawsha. «Vorremmo fare di più come tedeschi e austriaci -prosegue- ma con questa marcia simbolica vogliamo compiere un gesto semplice e concreto».Lungo il percorso, che passerà da via Ruggero Settimo e via Amari, sarà esposto lo striscione di 22 metri del Forum Antirazzista Palermo, con i nomi delle oltre 23mila vittime nelle frontiere d' Europa dal 1993 ad oggi, già esposto il 4 settembre al santuario di Santa Rosalia. Mentre sulle banchine del porto, dopo un minuto di silenzio verrà letto il manifesto della marcia. Ma già nei giorni scorsi la città aveva dato prova di grande solidarietà. Se qualche giorno fa 50 parrocchie siciliane rispondevano all' appello del Papa di di aprire le porte ai migranti e il porto si trasformava in luogo di preghiera e dialogo interreligioso, non sono mancate iniziative originali e spontanee come il bagno di solidarietà a Mondello di domenica scorsa. «Avevamo in mente le immagini di Aylan, il bambino siriano morto sulla spiaggia - spiega l' organizzatore Francesco Faraci- così abbiamo fatto un bagno metaforico con i vestiti addosso ».Ma uno dei contributi più originali è quello della Scuola Italiana per Stranieri dell' Università di Palermo, da anni impegnata con studenti di tutto il mondo, tra cui molti migranti e minori non accompagnati che hanno tradotto in tante lingue la loro adesione. «Insieme, giovedì 10 settembre, con tanti cittadini di Palermo cammineremo a piedi nudi in segno di solidarietà con i migranti, i rifugiati, i richiedenti asilo, per un' Europa senza muri », è la frase tradotta in arabo, bengalese, mandinka, turco, francese, inglese e persino nei caratteri cinesi e giapponesi. 


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