Università 4.0 e il primato italiano, una volta tanto

Cultura | 13 dicembre 2019
Condividi su WhatsApp Twitter

Un approccio innovativo, buone pratiche diffuse e la capacità di mettersi in gioco, tanto da essere il primo, tra i sistemi di istruzione superiore dei Paesi del G7, a partecipare al progetto HEInnovate. È questo il profilo del sistema di istruzione superiore italiano che emerge dal Rapporto della Commissione Europea  e OCSE.

Lo studio HEInnovate sulla promozione dell’imprenditorialità e dellinnovazione nelle università italiane mette in luce limpatto nella società del sistema di istruzione superiore italiano e offre delle indicazioni per migliorare le strategie e le azioni di innovazione sulla base delle esperienze raccolte in 11 università: Roma Tor Vergata, Federico II di Napoli, Palermo, Bari, Cagliari, Bologna, Siena, Scuola Superiore Sant'Anna e Scuola Normale di Pisa, Politecnici di Milano e Torino. Abbiamo di recente modificato i parametri della VQR, il sistema di valutazione della ricerca, - ha dichiarato il  Ministro dellIstruzione, dellUniversità e della Ricerca, Lorenzo Fioramonti - per incentivare sempre di più la collaborazione tra discipline diverse e la collaborazione tra università e sistema produttivo, enti no profit, istituzioni pubbliche. Dobbiamo promuovere una modalità di lavoro transdisciplinare. Questo perché linnovazione e la ricerca  - principali volani di sviluppo -  nascono sempre più spesso dalle collaborazioni tra realtà diverse che mettono insieme esigenze di ricerca e di mercato. Questo va promosso in Italia affinché alla ricerca possano affluire risorse sempre maggiori, come avviene in Corea, in Israele o nella Silicon Valley”.

L’imprenditoria e le pratiche innovative delle università stanno fiorendo in tutta Italia. Alcune di queste pratiche risuonano a livello internazionale, mentre altre hanno una forte dimensione locale. Le recenti iniziative politiche, anche al di fuori del settore dell'istruzione superiore, hanno contribuito a promuovere il “programma imprenditoriale e di innovazione” nell'istruzione superiore. Il sostegno strategico da parte del governo centrale potrebbe catalizzare queste pratiche di coinvolgimento, con un impatto sulla capacità di innovazione, sulla dotazione di capitale umano e sulla crescita sostenibile dell'Italia.

L’istruzione superiore italiana (HE) deve affrontare alcune sfide cruciali e devono essere intraprese azioni per liberare il suo pieno potenziale. La spesa italiana per l'istruzione terziaria è inferiore di circa il 30% rispetto alla media OCSE. La percentuale di italiani di 25-34 anni in possesso di un diploma terziario è molto più bassa rispetto alla maggior parte dei paesi OCSE. L’economia nazionale italiana soffre di notevoli disallineamenti di competenze. Le disparità regionali significative nel reddito delle famiglie rappresentano un ulteriore fattore di complessità che le azioni politiche devono prendere in considerazione. La promozione di un’agenda imprenditoriale e di innovazione può aiutare l’Italia a migliorare le prestazioni complessive del sistema di istruzione superiore e dei singoli istituti di istruzione superiore (istituti di istruzione superiore) in tutte le regioni.

Secondo il rapporto HEInnovate, per il futuro, sarebbe importante sviluppare una strategia nazionale condivisa, che distribuisca risorse crescenti al sistema delle università e stabilisca le condizioni per una sinergia fra più ministeri. È necessario un approccio più strutturato, per sfruttare al meglio le opportunità offerte da politiche come “Industria 4.0”, dalle Strategie di Specializzazione Intelligente delle Regioni e altre iniziative dell'Unione Europea per creare grandi reti di innovazione e scienza.

Secondo il Rapporto, l’Italia ha dimostrato di avere la capacità di promuovere unUniversità 4.0. Per raggiungere questo obiettivo, il documento consiglia di sviluppare iniziative politiche che sfruttino le diverse pratiche istituzionali e mettano gli atenei nella condizione di generare valore per i propri ecosistemi: ciò richiede risorse finanziarie e procedure innovative di monitoraggio e valutazione. Le politiche a sostegno dell'impegno nell'istruzione superiore dovrebbero essere coerenti con le traiettorie di sviluppo degli ecosistemi imprenditoriali locali.

Il Rapporto raccomanda, inoltre, di supportare le esperienze eccellenti e di migliorare le loro relazioni con il sistema nazionale. Infine, è importante generare un sistema universitario sempre più coeso che colleghi tutte le istituzioni di tipo universitario. In particolare, lOCSE e la Commissione Europea suggeriscono di promuovere linterazione tra le lauree professionalizzanti e gli Istituti Tecnici Superiori (sistema ITS), cruciali per generare molte delle competenze di cui il Paese ha bisogno.

 di Melania Federico

Ultimi articoli

« Articoli precedenti