Una pedalata in memoria di Libero Grassi
Società | 26 agosto 2016
In occasione del XXV anniversario della morte di Libero Grassi, la famiglia dell’imprenditore assassinato da Cosa nostra e Addiopizzo promuovono per il 28 e 29 agosto una serie di iniziative in suo ricordo.
L’imprenditore nel 1991 venne assassinato dopo essersi ribellato ai suoi estorsori. «Oggi sarebbe affiancato da molti colleghi che in questi anni, con l’ausilio del movimento antiracket, si sono finalmente liberati da ogni forma di taglieggiamento, oltre che da migliaia di cittadini pronti a sostenere la sua scelta», osserva il Comitato di Addiopizzo che invita i cittadini e le istituzioni a partecipare alle giornate di commemorazione del 28 e 29 agosto, che si articoleranno in vari appuntamenti, uno dei quali dedicato anche alla memoria della vedova di Libero, Pina Maisano Grassi, scomparsa lo scorso giugno. Questi gli appuntamenti: 28 agosto 2016 ore 10.00 Porta Felice, Palermo Pedalata in memoria di Libero Grassi 29 agosto 2016 ore 7.45 via Vittorio Alfieri, Palermo Ricordo di Libero Grassi a venticinque anni dalla morte ore 10.00 Piazza Caboto, Palermo Intitolazione del Giardino di Piazza Caboto a Pina Maisano Grassi ore 21.00 Atrio Biblioteca Comunale Casa Professa, Palermo Proiezione docufiction IO SONO LIBERO (in contemporanea in onda su RAI UNO)
«Mio padre era troppo avanti nel tempo in molte cose. Quando ha fatto la sua denuncia pubblica e televisiva era sicuro di avere consenso e invece è stato lasciato solo. Non aveva certo manie di protagonismo come disse l’associazione industriali di Palermo. Quello che è cambiato, 25 anni dopo, è il fatto che se ne parla, che Rai e Mediaset trasmettono documenti e informazioni. Ci sono più mezzi, le associazioni antiracket e la possibilità di denunciare» dice all’ANSA Alice Grassi, la figlia dell’imprenditore siciliano.
Coprodotta da Rai Fiction e Aurora Tv di Giannandrea Pecorelli, la docufiction ripercorre, attraverso ricostruzioni e immagini di repertorio, gli ultimi 8 mesi di vita di Libero Grassi, dal 10 gennaio 1991, giorno di pubblicazione sul 'Giornale di Sicilia, della lettera al 'Caro estorsorè, alla partecipazione alla trasmissione 'Samarcandà di Santoro al giorno della sua uccisione, il 29 agosto dello stesso anno. Ci sono anche le testimonianze di coloro che conobbero Grassi, i protagonisti della scena pubblica di allora fra i quali Felice Cavallaro, Tano Grasso, Nando Dalla Chiesa, Leoluca Orlando, Giuseppe Ayala, Umberto Santino e anche i ragazzi di «Addio Pizzo» e di «Libero Futuro».
Il punto di vista è quello del giovane giornalista Marco (Alessio Vassallo) che segue la vicenda. Nel ruolo di Libero Grassi l’attore Pietro Chiaramida, in quello della moglie Pina Alessandra Costanzo. Nel cast anche Stella Egitto. "Mio padre non è stato ucciso perchè non dava i soldi alla mafia ma per la sua denuncia pubblica. Si sa dalle intercettazioni che il motivo è questo e che non tutti erano d’accordo, è stata una decisione autonoma del clan Madonia» spiega la figlia di Grassi.
Sempre il 29 agosto verrà trasmesso in seconda serata su Canale 5, all’interno di 'Top secret', il documentario 'Libero nel nomè realizzato sei anni fa da Pietro Durante di cui la Taodue ha acquisito i diritti di trasmissione. E sempre la Taodue, come spiega Pietro Valsecchi, sta «ultimando la sceneggiatura del film tv che con la regia di Graziano Diana vedrà Giorgio Tirabassi interpretare il ruolo di Libero Grassi. Questo, dedicato all’imprenditore siciliano sarà uno dei quattro film tv del ciclo 'Liberi sognatorì che, insieme alle storie di altri eroi civili come Renata Fonte, Mario Francese, Emanuela Loi, andrà in onda su Canale 5 nella primavera del 2017».
«Sono due documenti diversi. Quello di Durante è un documentario molto bello, abbiamo lavorato insieme con i giovani di 'Addio Pizzò che mia madre considerava dei nipoti» dice Alice Grassi. «Chi comincia oggi l’attività imprenditoriale non è costretto a scendere a patti con la mafia. Nella Palermo di 25 anni fa l’80% pagava e questo non piaceva certo a tutti. C'era un accordo, pagare tutti per pagare meno e non bisognava rompere gli equilibri, mio padre li ha rotti» sottolinea Alice Grassi che ha visto 'Io Sono Liberò prima che fosse pronta per la messa in onda. «Il messaggio è corretto, spiega bene come sono andate le cose. A me in generale non piacciono le fiction ma ho trovato molto carina l’idea del giovane giornalista che segue la vicenda e poi ho scoperto che Vassallo è una persona deliziosa, uno che ci crede veramente in quello che fa». «Anche oggi - aggiunge - la nostra famiglia non ha voglia di protagonismo. Abbiamo detto no per tanti anni ma quando mio figlio che ha vent'anni, mi ha raccontato che i suoi amici di scuola non sapevano nulla del nonno ho capito che alcuni fatti erano diventati storia ed era giusto farli conoscere. Mi auguro che Rai e Mediaset diano questo materiale alle scuole. Dover ricordare sempre persone uccise è molto triste. Dobbiamo imparare a fare qualcosa perchè questa gente per bene non muoia. La cosa fondamentale è avere appoggio e sostegno dai cittadini quando si è vivi. In un paese corrotto non funziona nulla e ci stupiamo che crollino le case con i terremoti».
L’imprenditore nel 1991 venne assassinato dopo essersi ribellato ai suoi estorsori. «Oggi sarebbe affiancato da molti colleghi che in questi anni, con l’ausilio del movimento antiracket, si sono finalmente liberati da ogni forma di taglieggiamento, oltre che da migliaia di cittadini pronti a sostenere la sua scelta», osserva il Comitato di Addiopizzo che invita i cittadini e le istituzioni a partecipare alle giornate di commemorazione del 28 e 29 agosto, che si articoleranno in vari appuntamenti, uno dei quali dedicato anche alla memoria della vedova di Libero, Pina Maisano Grassi, scomparsa lo scorso giugno. Questi gli appuntamenti: 28 agosto 2016 ore 10.00 Porta Felice, Palermo Pedalata in memoria di Libero Grassi 29 agosto 2016 ore 7.45 via Vittorio Alfieri, Palermo Ricordo di Libero Grassi a venticinque anni dalla morte ore 10.00 Piazza Caboto, Palermo Intitolazione del Giardino di Piazza Caboto a Pina Maisano Grassi ore 21.00 Atrio Biblioteca Comunale Casa Professa, Palermo Proiezione docufiction IO SONO LIBERO (in contemporanea in onda su RAI UNO)
La figlia Alice: mio padre troppo avanti nel tempo
«Mio padre era troppo avanti nel tempo in molte cose. Quando ha fatto la sua denuncia pubblica e televisiva era sicuro di avere consenso e invece è stato lasciato solo. Non aveva certo manie di protagonismo come disse l’associazione industriali di Palermo. Quello che è cambiato, 25 anni dopo, è il fatto che se ne parla, che Rai e Mediaset trasmettono documenti e informazioni. Ci sono più mezzi, le associazioni antiracket e la possibilità di denunciare» dice all’ANSA Alice Grassi, la figlia dell’imprenditore siciliano.
Coprodotta da Rai Fiction e Aurora Tv di Giannandrea Pecorelli, la docufiction ripercorre, attraverso ricostruzioni e immagini di repertorio, gli ultimi 8 mesi di vita di Libero Grassi, dal 10 gennaio 1991, giorno di pubblicazione sul 'Giornale di Sicilia, della lettera al 'Caro estorsorè, alla partecipazione alla trasmissione 'Samarcandà di Santoro al giorno della sua uccisione, il 29 agosto dello stesso anno. Ci sono anche le testimonianze di coloro che conobbero Grassi, i protagonisti della scena pubblica di allora fra i quali Felice Cavallaro, Tano Grasso, Nando Dalla Chiesa, Leoluca Orlando, Giuseppe Ayala, Umberto Santino e anche i ragazzi di «Addio Pizzo» e di «Libero Futuro».
Il punto di vista è quello del giovane giornalista Marco (Alessio Vassallo) che segue la vicenda. Nel ruolo di Libero Grassi l’attore Pietro Chiaramida, in quello della moglie Pina Alessandra Costanzo. Nel cast anche Stella Egitto. "Mio padre non è stato ucciso perchè non dava i soldi alla mafia ma per la sua denuncia pubblica. Si sa dalle intercettazioni che il motivo è questo e che non tutti erano d’accordo, è stata una decisione autonoma del clan Madonia» spiega la figlia di Grassi.
Sempre il 29 agosto verrà trasmesso in seconda serata su Canale 5, all’interno di 'Top secret', il documentario 'Libero nel nomè realizzato sei anni fa da Pietro Durante di cui la Taodue ha acquisito i diritti di trasmissione. E sempre la Taodue, come spiega Pietro Valsecchi, sta «ultimando la sceneggiatura del film tv che con la regia di Graziano Diana vedrà Giorgio Tirabassi interpretare il ruolo di Libero Grassi. Questo, dedicato all’imprenditore siciliano sarà uno dei quattro film tv del ciclo 'Liberi sognatorì che, insieme alle storie di altri eroi civili come Renata Fonte, Mario Francese, Emanuela Loi, andrà in onda su Canale 5 nella primavera del 2017».
«Sono due documenti diversi. Quello di Durante è un documentario molto bello, abbiamo lavorato insieme con i giovani di 'Addio Pizzò che mia madre considerava dei nipoti» dice Alice Grassi. «Chi comincia oggi l’attività imprenditoriale non è costretto a scendere a patti con la mafia. Nella Palermo di 25 anni fa l’80% pagava e questo non piaceva certo a tutti. C'era un accordo, pagare tutti per pagare meno e non bisognava rompere gli equilibri, mio padre li ha rotti» sottolinea Alice Grassi che ha visto 'Io Sono Liberò prima che fosse pronta per la messa in onda. «Il messaggio è corretto, spiega bene come sono andate le cose. A me in generale non piacciono le fiction ma ho trovato molto carina l’idea del giovane giornalista che segue la vicenda e poi ho scoperto che Vassallo è una persona deliziosa, uno che ci crede veramente in quello che fa». «Anche oggi - aggiunge - la nostra famiglia non ha voglia di protagonismo. Abbiamo detto no per tanti anni ma quando mio figlio che ha vent'anni, mi ha raccontato che i suoi amici di scuola non sapevano nulla del nonno ho capito che alcuni fatti erano diventati storia ed era giusto farli conoscere. Mi auguro che Rai e Mediaset diano questo materiale alle scuole. Dover ricordare sempre persone uccise è molto triste. Dobbiamo imparare a fare qualcosa perchè questa gente per bene non muoia. La cosa fondamentale è avere appoggio e sostegno dai cittadini quando si è vivi. In un paese corrotto non funziona nulla e ci stupiamo che crollino le case con i terremoti».
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