Un nuovo modello di sviluppo cancella disuguaglianza e povertà
Ecco gli elaborati e le riflessioni degli alunni delle
classi 4 B e 4 C LSA dopo l'ultima videoconferenza del progetto educativo antimafia promosso dal centro studi Pio La Torre su “Un nuovo modello di sviluppo sostenibile in Italia per cancellare disuguaglianza, povertà e assicurare pace, lavoro progresso”. Le ragazze e i ragazzi sono coordinati da Doriana D'Ettorre e Pasqualina
Corpolongo
Bianca Soscia 4C LSA
La parità tra uomo e donna si fonda sul principio fondamentale dell'Uguaglianza,
hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge. Tuttavia,
nel passato non era così; migliaia sono state le donne schiavizzate,
maltrattate, picchiate e abusate dall’uomo. Erano considerate non donne,
non persone ma oggetti e strumenti. Già a partire dal ‘200 erano molto
diffusi i matrimoni forzati, specialmente nelle famiglie dei nobili
sposarsi significava stabilire alleanze. Il potere decisionale veniva a
mancare da parte di tutte le donne che, per volere del padre, erano
costrette a donarsi ad un uomo che non amavano.
Oggi,
se le donne hanno i loro diritti, hanno possibilità di scelta, di
decisione è grazie alle lotte che ci sono state nel passato e alle donne
che hanno perso la vita per portare i diritti che abbiamo.
Credo,
che ci sia molto lavoro ancora da fare, non tutti hanno assimilato allo
stesso modo il concetto di uguaglianza. Ancora, troppo spesso, si sente
parlare di uomini che hanno preso il sopravvento su una donna solo per
il gusto di farlo o semplicemente perchè “decidevano” loro. Una donna è
una persona, un essere vivente soggetto a emozioni, paure, gioie e
tristezze; come anche l’uomo. Certo, ci sono stati tantissimi
miglioramenti rispetto al passato ma non è ancora abbastanza; i
malviventi ci saranno sempre, però penso sia dovere dello Stato di
continuare a fare il possibile per far sì che questa violenza, questa
mentalità che la donna sia un essere inferiore finisca. Mi auguro, che
nel futuro, le generazioni che verranno riusciranno a raggiungere un
livello di uguaglianza “vera” fra tutti, ragionano basandosi su un
concetto di uguaglianza tra l’uomo e la donna.
Elena Baldassarre IV B LSA
Sentendo
la conferenza del Centro Studi Pio La Torre, ma anche facendo
riferimento agli spunti dati da altri professori, vorrei sviluppare il
mio progetto di educazione civica sulla pandemia ed il periodo di crisi
che stiamo vivendo ormai da mesi. Ho deciso di trattare questo tema
perché credo sia l’argomento più attuale e che più ci tocca da un punto
di vista personale e, come anche ribadito precedentemente, credo che la
pandemia sia un tema molto legato alle prospettive future per noi
giovani. Inoltre penso che un vero cambiamento possa avvenire solo se si
riesce a creare una comunità unita, equa, sostenibile e moralmente
giusta, nella quale tutti collaborano per un nuovo sviluppo, finalizzato
ad esempio alla protezione dell’ambiente e alla tutela del patrimonio.
Martina Marrazzo IV B LSA
L'uomo
negli ultimi decenni non ha cercato in alcun modo di “salvare” il
mondo, prendendo in considerazione e risolvendo solo problemi
“superflui”, come ad esempio quelli legati all’economia del paese, ora
però sta pagando le conseguenze di un problema molto più serio finora
sottovalutato.
Ciò
che a mio dire sembra assurdo, è che tutti noi siamo riusciti a
guardare di fronte alla realtà solo dopo la comparsa improvvisa di
questo virus che ci ha destabilizzati in poco tempo, poiché sono sicura
che se non fosse accaduto nulla, la problematica non sarebbe stata
proprio presa in considerazione.
Ma
come si può porre fine a questo danno permanente? Sicuramente non basta
un minuto per rimettere in sesto le cose, ma con la cooperazione da
parte di tutti noi, piano piano si arriverà alla soluzione.
Si
parla dunque di collaborazione, fondamentale per ottenere ottimi
risultati. Infatti, se ognuno di noi facesse anche solo una piccola
percentuale del suo dovere, come ad esempio inquinare di meno circolando
in bus anziché con molte macchine, o semplicemente non gettando rifiuti
a terra oppure ancora creando nuovi meccanismi che permettono alle
fabbriche di produrre meno gas nocivi per il nostro pianeta, si andrà
sicuramente, con un po' di costanza, ad un notevole miglioramento.
Questi
traguardi però, come citato già nella videoconferenza, devono essere
raggiunti al più presto, poiché ci si potrà ritrovare in un punto di non
ritorno.
Per
questo il nostro stato ha attuato un piano che comprende un nuovo
modello di sviluppo sostenibile, che consente di soddisfare i bisogni
attuali, senza mettere a rischio i diritti fondamentali.
Questo
piano comprende, oltre alla salvaguardia della Terra, anche la
risoluzione di nostri disguidi sociali, dato che se prima non vengono
risolti questi ultimi, non si potrà di certo risolvere il problema più
grande.
Questo piano permetterà di portare legalità, libertà e giustizia.
Dobbiamo
quindi reagire per la nostra salvezza e per la salvezza del mondo
intero e che questo, risulti essere un messaggio simbolico per tutta
l’Italia e per tutta l’Europa, capace ci farci assumere le nostre
responsabilità poiché appunto il peggioramento del clima e della
biodiversità sono più vicini di quanto immaginiamo.
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