Sostegno statale alle cineteche del Friuli e di Milano

Cultura | 16 febbraio 2019
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Si aspettava da anni. Finalmente il tanto ambito e sospirato riconoscimento dell’alto valore culturale, per le molteplici attività svolte in tutti questi anni, è approdato alla meta. Approvato da Camera e Senato, lo scorso mese di gennaio, un emendamento alla Legge 220/2016 (art. 27) a favore della la Cineteca del Friuli (nata a Gemona subito dopo il terremoto del 1976) e della Cineteca Italiana di Milano (che vanta il primato d’essere il più antico degli archivi cinematografici del Paese, vecchio di 72 anni), ha permesso l’inclusione delle due istituzioni nella lista delle maggiori cineteche italiane a cui la legge garantisce il sostegno del MIBAC. Dunque – al pari della Cineteca di Bologna e del Museo Nazionale del Cinema di Torino, a cui sono ora equiparate – Gemona e Milano ce l’hanno fatta ed ora si apprestano a godere d’un contributo annuale fisso, una erogazione diretta a salvaguardare le attività di tutela e promozione del patrimonio cinematografico. Un supporto che ne garantirà (si spera) la continuità, allontanando i fantasmi sempre presenti d’una crisi dovuta (more solito) alla mancanza di adeguati finanziamenti. Annullata, dunque, la disparità di trattamento (risultato reso possibile grazie all’azione congiunta degli assessori regionali veneti e lombardi e dei parlamentari delle due regioni), le due importanti istituzioni saranno da quest’anno sostenute dal fondo per il cinema e l’audiovisivo con risorse del Mibac. 


Ma quali sono i compiti istituzionali delle due Cineteche e come agiscono in concreto? Nata a Gemona nel 1977, all'indomani del terremoto del Friuli, per volontà di un gruppo di giovani entusiasti della “settima arte”, fra cui Livio Jacob, l’attuale presidente e Piera Patat, la Cineteca del Friuli è oggi una delle cinque maggiori cineteche italiane, membro della FIAF (Federazione internazionale degli archivi filmici) e dell'ACE, (Associazione delle cineteche europee). Le preziose e rare collezioni hanno avuto inizio con una raccolta di titoli di straordinario interesse storico (fratelli Lumière, Méliès, D.W. Griffith, Mack Sennett, Thomas H. Ince, Max Linder, Charles Chaplin e altri), divenute in seguito nuclei portanti delle prime edizioni delle “Giornate del Cinema Muto di Pordenone”, oggi appuntamento di rilevanza internazionale, dove ogni anno giungono studiosi da tutto il mondo, che si avvia a festeggiare, nel 2021, la 40a edizione. Attualmente il patrimonio filmico di Gemona ammonta 22.431 titoli in pellicola, di cui 1.383 del periodo muto. Fra le acquisizioni più rilevanti degli ultimi quindici anni si contano 700 film (prevalentemente titoli americani dagli anni '30 agli anni '70) donati dal George Eastman Museum di Rochester, 300 film italiani degli anni '70 rimpatriati dal Sudafrica, 300 lungometraggi (completi di trailer e manifesti) e 80 documentari ovvero un terzo della collezione del distributore Attilio Cappai e oltre 600 pellicole della collezione del veronese Gian Maria Buffatti. La Cineteca è dotata altresì di un laboratorio digitale, completa di lettori per l'acquisizione di materiali su nastro magnetico e di uno scanner di ultima generazione che consente la digitalizzazione di film a 16 e a 35mm (fino ad oggi sono stati digitalizzati 240 film; di questi, 58 filmati sulla Grande Guerra sono visionabili sul canale YouTube della Cineteca).


Parallelamente al patrimonio filmico, negli anni è enormemente cresciuto il patrimonio librario, fotografico e documentario, inoltre si è esteso lo spettro delle sue attività, che spaziano dall’editoria alla produzione di documentari, alla gestione della sala cittadina, il Cinema Sociale, digitalizzato nel 2014 (a Palazzo Gurisatti, sono disponibile 25.000 fra volumi e opuscoli di cinema e 800 riviste, storiche e correnti e 30.000 titoli in vhs, dvd e blu-ray). L’altra istituzione inclusa nell’emendamento, la Cineteca di Milano (costituita a Milano dai registi Luigi Comencini e Alberto Lattuada nel 1947 con lo scopo primario di conservare e valorizzare il patrimonio filmico e diffondere, a livello nazionale ed internazionale, la cultura cinematografica) vanta due importanti primati: è il primo archivio film del nostro Paese riconosciuto (sin dal 1948) dalla Fédération Internationale des Archives du Film (FIAF) e conserva un importantissimo lotto di pellicole su supporto nitrato di pregio e di rilevanza europea che ne fa uno dei più importanti giacimenti europei di film muti. Tra gli oltre 35.000 titoli della cinematografia mondiale, dalle origini fino ai giorni nostri, l’archivio conserva inoltre (e questa costituisce un’altra specificità) un lotto di animazione italiana di eccezionale rilevanza, che tutto il mondo ci invidia (ogni tanto anche l’Italia, fortunatamente, suscita di questi sentimenti). In questi ultimi anni la Cineteca ha raggiunto importantissimi obiettivi: la riunificazione negli spazi concessi dalla Regione Lombardia presso l’Ex Manifattura Tabacchi di sede operativa, direzione, archivio film, laboratorio di restauro digitale e postproduzione, collezioni del Museo; riallestimento in una veste ancor più interattiva,con l’aggiunta della realtà potenziata del MIC- Museo Interattivo del Cinema; la partecipazione come capofila a bandi europei con progetti originali sulla “alfabetizzazione cinematografica” rivolta ai giovani; l’apertura al pubblico nel 2018 della “Biblioteca di Morando”, che raccoglie non solo libri ma i fondi extrafilmici, (dal 2019 la Biblioteca ospiterà anche una videoteca, la più ricca di titoli sul territorio lombardo); l’avvio nel 2018 del progetto triennale “Dogville”, che propone una stagione teatrale di alto livello presso Area Metropolis 2.0 a Paderno Dugnano, bi-sala di prima visione gestita da Fondazione Cineteca Italiana dal 2006; la riqualificazione nel 2019 di Spazio Oberdan, uno dei luoghi di cultura multifunzionali più importanti di Milano, la cui sala cinematografica è gestita da Fondazione Cineteca Italiana dal 1999, che diventerà anche la sede di MEET, centro internazionale per la Cultura digitale.
 Inoltre è in continua crescita il successo del festival annuale di Fondazione Cineteca Italiana Festival Piccolo Grande Cinema, quest’anno alla dodicesima edizione, primo Festival a Milano e in Lombardia dedicato al cinema per l'infanzia e per i ragazzi con film inediti di tutto il mondo, in due programmazioni distinte, pensate per le scuole e per le famiglie. Un riconoscimento dato al cinema sia come straordinaria forma di spettacolo che come imprescindibile strumento formativo.


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