Ragazzi preparati e di grande talento all'Accademia del dramma antico
“Un gruppo di giovani attori di grande talento e molto preparati”. Il regista Paolo Magelli si dice entusiasta degli allievi del terzo anno dell’Accademia d’arte del dramma antico, sezione “Giusto Monaco”, della Fondazione Inda. L’artista toscano per il cinquantunesimo ciclo di spettacoli classici al Teatro Greco di Siracusa ha diretto “Medea” di Seneca, la tragedia messa poi in scena anche al Colosseo per tre serate evento volute fortemente dal ministro dei Beni e delle Attività culturali Dario Franceschini così come dal presidente dell’Inda Giancarlo Garozzo, dal sovrintendente dell’istituto Gioacchino Lanza Tomasi e da tutto il consiglio d’amministrazione della Fondazione.
Da poco più di un mese il regista sta conducendo un laboratorio su Elettra di Euripide insieme ai ragazzi della scuola di teatro dell’Istituto nazionale del dramma antico e, come accaduto nella scorsa stagione con Moni Ovadia e Federico Tiezzi, che al Teatro Greco hanno diretto rispettivamente “Le Supplici” di Eschilo e “Ifigenia in Aulide” di Euripide, anche Magelli è rimasto profondamente colpito dai giovani attori. “Sono il segno più evidente – sostiene il maestro – dell’ottimo lavoro che viene portato avanti quotidianamente nella scuola. L’aspetto che più mi ha colpito è stato trovare ragazzi tutti a un ottimo livello, senza oscillazioni particolari. Per un regista è importante che il gruppo abbia queste caratteristiche perché ti consente di preparare lo spettacolo con serenità”. Gli allievi dell’Accademia d’arte del dramma antico stanno preparando la messa in scena di Elettra di Euripide lavorando su una traduzione del testo classico elaborata da Magelli e che il regista ha voluto donare all’Accademia per la rappresentazione teatrale. “Mi piace sottolineare – dice Magelli – che Arturo Annecchino ha regalato le musiche per lo spettacolo e che Ezio Toffolutti ci darà una mano per le scene, anche lui senza percepire alcun consenso”. Annecchino e Toffolutti hanno curato rispettivamente le musiche e le scene di “Medea” di Seneca. Lo spettacolo sarà messo in scena il prossimo mese di marzo, prima che gli allievi inizino il loro impegno per il cinquantaduesimo ciclo di spettacoli classici che quest’anno vedrà la rappresentazione di Elettra di Sofocle, Alcesti di Euripide e Fedra di Seneca.
“Abbiamo fatto un lavoro enorme – ha aggiunto Magelli –. Ho voluto coinvolgere i ragazzi per far capire loro come si arriva a individuare una soluzione scenica, per questa ragione siamo partiti dalla mia traduzione ma li ho voluti rendere partecipi delle modifiche effettuate nel corso del laboratorio”.
Gli allievi del terzo anno dell’Accademia, domenica mattina hanno invece messo in scena, per la regia di Flavia Giovannelli, una delle docenti della scuola di teatro, “Bacco in Toscana” di Francesco Redi. I ragazzi si sono esibiti nel salone “Amorelli” di Palazzo Greco, la sede della Fondazione Inda, nel corso di un incontro organizzato dalla sezione di Siracusa della “Fildis”, la Federazione italiana laureate e diplomate istituti superiori.
Ultimi articoli
- La marcia del 1983, si rinnova la sfida alla mafia
- Bagheria, consiglio
aperto sulla “marcia” - La nuova Cortina
di ferro grande campo
di battaglia - La riforma agraria che mancò gli obiettivi / 2
- Mattarella, leggi
di svolta dall'incontro
con il Pci - Mattarella fermato
per le aperture al Pci - La legalità vero antidoto per la cultura mafiosa
- Natale, un po' di rabbia
e tanta speranza
nella cesta degli auguri - Lotte e sconfitte
nelle campagne siciliane
al tempo di Ovazza / 1 - La legge bavaglio imbriglia l'informazione