Preghiera per pace dei popoli alla Kasbah di Mazara del Vallo
Cultura | 12 ottobre 2015
Preghiera per pace dei popoli alla Kasbah di Mazara del Vallo Con una preghiera per la pace dei popoli nel pieno cuore della Kasbah di Mazara del Vallo, nel trapanese, si è conclusa la tre giorni di Blue Sea Land, l'Expo dei Distretti Agroalimentari del Mediterraneo, Africa e Medio Oriente. A recitarla sono stati i rappresentanti delle religioni monoteiste nella spianata compresa tra la Chiesa San Francesco e la Moschea Ettakwa quella che è divenuta la «piazza blu», la piazza del dialogo interreligioso e interculturale. Il vescovo della diocesi di Mazara del Vallo, monsignor Domenico Mogavero, ha salutato i presenti ed in particolare i rappresentanti della religione musulmana: «Il fatto che una manifestazione laica promuova il dialogo interreligioso - ha sottolineato - è un segnale profetico. La via della pace è l'uomo. Ringrazio il Rotary e ringrazio in particolar modo Giovanni Tumbiolo che è l'anima del Blue Sea Land». Il capo della comunità Bektashi dell'Albania, Baba Mondi, ha aggiunto: «Voglio ringraziare gli organizzatori per questo momento significativo. Dobbiamo ricercare la pace nella quotidianità, il Signore da luce e pace a tutto». L'Imam della Grande Moschea di Roma, Muhammad Hassan Abdulghaffar, prima ha ringraziato per l'invito Giovanni Tumbiolo, «lo considero l'ambasciatore del Mediterraneo», poi ha voluto ribadire: «l'Islam è religione di pace e misericordia come le altre religioni. Nel Sacro Corano vi è scritto 'che chi ammazza senza diritto è come se uccidesse l'intera umanita». Chi ammazza nel nome dell'Islam e del Profeta Maometto non è islamico ma terrorista. Sbagliano pure quei giornalisti che identificano con l'Islam questi terroristi. Condanniamo il terrorismo e l'integralismo in tutte le sue forme. È sbagliato parlare del territorio in mano all'Isis definendolo 'Stato Islamicò. Bisogna chiedersi invece: chi ha creato l'Isis? E per quali ragioni? Rifiutiamo la divisione del Medioriente ed il suo saccheggio, per la pace nel mondo bisogna stabilizzare il Medioriente. Chi distrugge il patrimonio culturale ed artistico è nemico della civiltà e del mondo«. Presenti anche l'Imam della Moschea di Catania e Presidente della Comunità Islamica di Sicilia, Abdelhafid Kheit, che ha detto: «la Sicilia sta lanciando messaggi importanti all'Europa. Questa terra è sempre un punto di incontro. È terra di ospitalità per tutti i popoli. Chiediamo da tempo alla Regione Siciliana ed al suo governo di creare un cimitero per i migranti morti in mare in modo da dare loro almeno nella morte la dignità che hanno perso da vivi». È intervenuto anche Ahmad Abd al Majiid Macaluso, responsabile siciliano della Comunità religiosa islamica.Dopo la preghiera, alcuni allievi di scuole siciliane hanno portato ai relatori «la Carta dell'Acqua», un documento redatto e firmato dal Comitato Interpaese Italia-Tunisia del Rotary proprio in occasione di Blue Sea Land. Ad illustrane i principi ed i contenuti sono stati il Presidente del Distretto Pesca Giovanni Tumbiolo nella qualità di Presidente CIP Italia-Tunisia, e rappresentanti del Rotary di Tunisia, Mohamed Ghammam (Coordinatore CIP Tunisia) e Mario Giannola (Coordinatore Nazionale CIP Italia). È stato, infine, assegnato il premio «Al Idrissi» intitolato alla memoria del geografo arabo del XII secolo. Il premio viene attribuito ogni anno a due personalità: uno della riva nord e uno della riva sud del Mediterraneo, che si sono impegnate per il dialogo e la cooperazione euro mediterranea.Il Premio, ripreso dopo alcuni anni già nella scorsa edizione di Blue Sea Land, è stato organizzato da «Hub-Sicilia internazionale» rappresentato da Francesco Attaguile, con il patrocinio del Comitato dei Rettori delle Università siciliane. Prima dell'annuncio dei premiati per il 2015, Attaguile e Tumbiolo hanno ricordato che madame Wided Bouchamaoui presidente dell'Utica, l'Unione degli imprenditori tunisini, la Confindustria tunisina, premiata qualche giorno fa con il Premio Nobel per la Pace aveva ricevuto lo scorso anno, proprio in occasione di Blue Sea Land 2014 lo stesso Premio. Per il 2015 invece il Comitato internazionale del Premio «Al Idrissi» ha premiato per la riva nord il tunisino Habib Bennour, già rappresentante dell'Utica e della Federazione Nazionale Albergatori di Tunisia, nonchè antesignano delle joint-venture italo-tunisine nel campo della Pesca. Per la riva nord è stato annunciato il Premio, che lo ritirerà il 26 ottobre, a Enzo Siviero, professore ordinario dell'Università di Venezia, per il progetto di un ponte che unirebbe Sicilia e Tunisia grazie alla creazione di isole artificiali. A conclusione della cerimonia, il presidente del Distretto Produttivo della Pesca, Giovanni Tumbiolo, ha sottolineato: «È stata bellissima questa conclusione con una preghiera, un'invocazione comune, è stato un momento davvero emozionante trovarsi nella Kasbah di Mazara del Vallo che ancora una volta si conferma luogo di incontro e dialogo, questa è la migliore espressione della nostra civiltà e comunità, dobbiamo esportare questo modello. Il mio amico e fratello Imam di Roma ha testimoniato come combattere ogni forma di sopruso e violenza. Blue Sea Land è un hub per la collaborazione e pace fra i popoli del Mediterraneo, Africa e Medioriente».
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