Palermo, una murale per ricordare Cesare Terranova e Lenin Mancuso
Ultime pennellate al murale realizzato da Igor Scalisi Palminteri che ricorda il giudice Cesare Terranova e il maresciallo della Polizia di Stato Lenin Mancuso a Palermo.
L’iniziativa, fortemente voluta dalla “Associazione per onorare la memoria dei Caduti nella lotta contro la mafia“ presieduta da Carmine Mancuso, figlio di Lenin, si terrà l’11 marzo a Palermo presso l’I.C.S Giovanni XXIII-Piazzi in via Mario Rutelli 50, in prossimità del luogo in cui il 25 settembre 1979 entrambi furono trucidati. Il murale è stato realizzato grazie alla collaborazione fattiva dell’ARS, l’Assemblea Regionale Siciliana. L’iniziativa è realizzata in collaborazione con l’I.C.S Giovanni XXIII-Piazzi, “Partecipa Palermo”, l’ARS, l’Associazione Internazionale Joe Petrosino, l’A.N.S.I. e con il patrocinio del Comune di Palermo. Durante l’iniziativa avrà luogo una performance dei pupari Anna, Dario e Nicolò Argento, eredi dell’antica arte siciliana, e saranno eseguiti alcuni brani musicali dal maestro Mario Renzi al violino, Giovanni Sunseri alla tromba e dal soprano Marta Favarò. La direzione artistica dell’evento è curata dal maestro Salvatore Di Grigoli. Sarà presente il regista Pasquale Scimeca.
Cesare Terranova era nato a Petralia Sottana, nella zona del Parco delle Madonie, nei pressi di Palermo, il 15 agosto 1921. Entrò in magistratura nel 1946, poco dopo la fine della seconda guerra mondiale. Prima esercitò come pretore a Messina e poi a Rometta. Cesare Terranova fu il primo a mandare a processo per associazione a delinquere la famigerata cosca di Corleone. L’11 dicembre 1958 Cesare Terranova prende possesso delle nuove funzioni di Giudice Istruttore presso il Tribunale di Palermo. È nominato il 5 febbraio 1971 Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Marsala. Dopo il suo mandato parlamentare, il 10 luglio 1979, il Consiglio Superiore della Magistratura delibera il suo rientro in servizio e la destinazione del medesimo alla Corte di appello di Palermo.
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