Palermo, il comune aderisce alla marcia antimafia Bagheria-Casteldaccia
Approvata all’unanimità una proposta del gruppo consiliare del Pd che impegna il Sindaco, la Giunta ed il Consiglio comunale di Palermo ad aderire e partecipare alla Marcia Antimafia che si terrà il 24 febbraio prossimo tra Bagheria e Casteldaccia. "Quest’anno - si legge nella mozione - decorre il 40esimo anniversario della prima marcia antimafia, tenutasi il 26 febbraio del 1983. Il Centro Pio La Torre promuove una manifestazione che riproporrà l’itinerario di quella che può considerarsi la prima iniziativa popolare e collettiva di lotta contro Cosa nostra".
"Tale marcia vide la partecipazione del Comitato Popolare di Lotta di cui fecero parte cittadini, laici e religiosi, associazioni, sindacati e movimenti, ed i comuni di Altavilla Milicia, Bagheria e Casteldaccia, del cosiddetto triangolo della morte", ha sottolineato in aula il presidente emerito del Centro Pio La Torre, Vito Lo Monaco,, aggiungendo che "la manifestazione ripercorrerà la Strada dei Valloni Sp 88, oggi intitolata Marcia Antimafia 1983. La lotta alla criminalità organizzata è dovere precipuo delle istituzioni poste a salvaguardia della sicurezza, della libertà e della democrazia dei cittadini".
Tutti insieme per dire no alla mafia lungo la ''Strada del Vallone'', l'arteria utilizzata come via di fuga dei killer e dai latitanti mafiosi. Uno schieramento trasversale realizzato dal ''comitato popolare di lotta contro la mafia a Casteldaccia'' che ha coalizzato la societa' civile attorno a un'unica grande azione: scendere in piazza per opporsi allo strapotere dei boss. La marcia del 1983 ebbe una grande eco a livello nazionale, grazie alla grande partecipazione popolare. Il Centro studi Pio La Torre negli anni ha raccolto una ricca documentazione per dare a tutti la possibilita' di esercitare la memoria e accedere all'informazione necessaria in vista del 40/mo anniversario di quella marcia, che quest'anno si svolgera' il prossimo 24 febbraio 2023, portando in piazza, oggi come allora, studenti, cittadini, sindacalisti, sacerdoti. Tutti insieme per testimoniare la propria coscienza civile antimafiosa e chiedere un futuro libero dalle mafie.
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