Nasce a Palermo il No Mafia Memorial, laboratorio permanente

Cultura | 30 giugno 2016
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Dopo anni in cui è stata in cantiere un’idea progettuale, che ha via via raccolto parecchie adesioni, è stato presentato alla città il NO MAFIA MEMORIAL, un memoriale- laboratorio della lotta alla mafia istituito dal Comune di Palermo su progetto del Centro Siciliano di Documentazione “Giuseppe Impastato”. L’obiettivo del memorial, che avrà sede a Palazzo Gulì, è quello di raccontare e fare rivivere una storia, spesso ridotta ad alcuni episodi mediatici e con largo impiego di stereotipi, coniugando ad essa il duplice profilo dello sviluppo del fenomeno mafioso e del suo contrasto sul piano giudiziario- istituzionale, sociale, politico e culturale. L’intento è quello di rileggere correttamente la storia, ma soprattutto quello di offrire una chiave di lettura del presente contribuendo alla progettazione partecipata del futuro con un’attenzione costante alla ri-costruzione di un’identità della comunità locale. Il No Mafia Memorial sarà dunque uno spazio educativo, di informazione e di comunicazione, di documentazione e di studio, uno spazio capace di comunicare emozione, ma anche di proporre riflessioni e chiavi interpretative ai palermitani nonché ai visitatori italiani e internazionali. Sarà un luogo in cui articolare i propri percorsi di ricerca e di confronto e in cui collaborare alla produzione partecipata di senso civico, coinvolgendo gli attori del Terzo Settore, il sistema educativo a tutti i livelli, i centri di studio e di ricerca, le imprese che si liberano dal giogo mafioso e chiunque voglia dare il proprio contributo alla costruzione del percorso verso la coscienza antimafia, il senso civico e dei diritti.

Alla presentazione del memoriale- laboratorio avvenuta all’Auditorium Rai di Palermo e i cui lavori sono stati coordinati da Salvatore Cusimano, hanno preso parte Umberto Santino, presidente del Centro Siciliano di Documentazione Giuseppe Impastato, Leoluca Orlando, sindaco di Palermo, Ario Mendolia, esperto di installazioni museali, Ferdinando Siringo e i rappresentanti dei due partner del memoriale: Vincenzo Morgante per la Rai Radiotelevisione Italiana e Claudia Ciccia per Banca Popolare Etica. Umberto Santino ha spiegato che il progetto di creare a Palermo un Memoriale- laboratorio della lotta alla mafia nasce come naturale prosecuzione dell’attività del Centro Siciliano di Documentazione, avviata nel 1977 e formalizzata nel 1980 con la sua costituzione come Associazione culturale intitolata a Giuseppe Impastato, assassinato dalla mafia il 9 maggio 1978. “Questo progetto - ha spiegato durante la conferenza stampa- lega insieme tante cose che non sono separabili: c’è il percorso museale, che sarà fatto secondo le tecniche moderne, che non può non essere legato alla biblioteca e all’archivio, l’emeroteca, un istituto di ricerca, dando altresì risalto al ruolo che ha avuto la scuola, quindi pensiamo a tutto quel materiale didattico che viene curato direttamente dalle scuole e che verrà messo a disposizione di tutti. Noi crediamo che bisogna mettere in piedi un progetto che colmi tutti quei buchi che sono rimasti in questa ricostruzione della mafia e delle mafie attuali. Vogliamo costruire qualcosa che sia centrata su Palermo, ma che vada oltre Palermo. Vogliamo parlare al mondo. Il No Mafia Memorial vuole essere uno spazio aperto, un'agorà”.

Al piano nobile del Palazzo Gulì, come ha spiegato Ario Mendolia, si svilupperà il percorso espositivo/ multimediale che racconta la storia della mafia dalle origini ad oggi e, insieme, le storie di lotta alla mafia e il contesto sociale nel quale entrambe si sono svolte. Pur seguendo il filo cronologico, il racconto è costruito su una sceneggiatura che coniuga linguaggi tradizionali come pannelli e fotografie di grande formato con le più innovative tecnologie digitali interattive capaci di coinvolgere emotivamente il visitatore. Le visite saranno guidate da una sequenza temporale predefinita dettata da apparati multimediali e saranno altresì fornite ad ogni visitatore cuffie guida in varie lingue che spiegheranno e indirizzeranno durante la visita. Sono previste postazioni multimediali interattive regolate da un sistema di video proiezioni gestito da computer e in grado di reagire al movimento dei visitatori proiettando sulle superfici della sala immagini relative al tema di comunicazione prescelto di volta in volta rappresentato con ricostruzioni tridimensionali, filmati di cronaca o interventi di attori, inserti didascalici o di avvenimenti emblematici. Tutte le postazioni potranno essere controllate, assistite e aggiornate nei contenuti, anche da remoto. Ciò consentirà, senza operare fisicamente sulle macchine, di poter gestire più percorsi di visita a seconda del target di riferimento o, in particolari occasioni, come un anniversario oppure delle iniziative speciali, di riprogrammare temporaneamente l’intero percorso o parte di esso su un tema e tornare poi alla sua normale programmazione. Sarà altresì realizzata una versione itinerante del percorso espositivo/multimediale. Gli altri spazi del Palazzo saranno luoghi e strumenti per lo studio individuale e la ricerca di gruppo, luoghi di incontro, progettazione e animazione sociale, destinati ad attività educative. E’ previsto che il Memoriale abbia una biblioteca e un’emeroteca, un archivio di documenti e di atti giudiziari e un archivio fotografico, nonché una cineteca e una mediateca che conterrà anche i materiali concessi da RAI Teche.

La creazione di questo spazio- ha detto il primo cittadino di Palermo- è parte di un più ampio percorso fatto in sinergia con tutti coloro che si sono sempre impegnati nella lotta alla mafia, attraverso iniziative concrete, ma anche attraverso la raccolta di materiali, documentazione e carteggi. E’ un impegno che riguarda non solo la memoria, ma anche il futuro, la speranza e le giovani generazioni, mi sembra un segno importante di una città che non dimentica, ma anzi fa tesoro, anche culturale del sacrificio di tanti cittadini, uomini delle istituzioni e servitori dello Stato per l’affermazione della legalità come principio cardine dell’agire quotidiano di tutta la comunità”. “Il nostro -ha detto Vincenzo Morgante- è un contributo convinto e la Rai, il servizio pubblico, aderendo a questa iniziativa, che è stata apprezzata soprattutto per il coinvolgimento di varie associazioni e di varie istituzioni, non può che essere in linea con la natura del servizio pubblico, di racconto del territorio, della vita di questo paese”. La Rai offrirà il materiale custodito nelle teche, ma offrirà anche un contributo sul versante tecnologico, mettendo a disposizione i suoi tecnici. "A parte il suo sostegno- ha detto Claudia Ciccia- Banca Etica offrirà la possibilità di usare la piattaforma di raccolta di fondi”. Sulla trasparenza di quest’ultima, sulle adesioni e sull’utilizzo dei fondi vigilerà un comitato di garanti.

Nel prossimo autunno sarà avviata una campagna di comunicazione finalizzata a costruire il coinvolgimento attivo della città in tutte le sue espressioni individuali e collettive e sarà promossa una rete di adesioni al Memoriale per raccogliere le donazioni e le risorse finanziarie necessarie per l’allestimento della sede di Palazzo Gulì. L’impegno delle istituzioni è che il battesimo del Memoriale possa avvenire nella primavera del 2017.


 di Melania Federico

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