Muhammad Alì, sempre in difesa dei più deboli e della dignità umana

Cultura | 5 giugno 2016
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Pensieri e pugni. Muhammad Alì non fu solo il grande Cassius Clay (è un nome da schiavo disse una volta ), che folgorò gli appassionati di pugilato all’Olimpiade di Roma del 1960 per poi deliziarli nel prosieguo della carriera.La sua leggenda va oltre le gesta sportive, tanto che è difficile dire se sia stata un’icona della boxe o del libero pensiero, che come tale non va mai soppesato nel merito, anche se il suo impegno nella lotta per i diritti civili e a favore della comunità afroamericana va rimarcato ed è importante forse di piu’ delle sue corone da campione.”Non ho mai litigato con questi Vietcong. I veri nemici della mia gente sono qui “.

Pensate a una frase del genere negli Stati Uniti del 1966. Piu’ forte dei suoi pugni. Sempre dalla parte dei deboli, come ebbe il coraggio di apparire quando nel 1996 ,fu tremolante tedoforo , col Parkinson già evidente, all’Olimpiade di Atlanta. Chissà se l’origine della malattia che l’ha portato alla morte nel letto di un ospedale dell’Arizona risieda nei tanti cazzotti che, oltre ad aver dato, ricevette.

Lui , sempre un pò spaccone,sostenne di aver preso pochi pugni forti per poi attaccare ancora una volta con pensieri e parole:”Pensa quante persone di colore vengono uccise al giorno d’oggi da colpi di pistola o da coltellate senza incassare un dollaro ” . Su di loro sapeva trasferire i riflettori che catturava sul ring. Recentemente poche le sue apparizioni pubbliche, dopo circa trent’anni di Parkinson.

 L’ultima il 9 aprile scorso proprio per raccogliere fondi a favore della ricerca contro la malattia che lo stava mettendo al tappeto.Sorretto e con gli occhi nascosti da un paio di occhiali scuri. La forza che ebbe sul ring apparve ancora una volta proprio in quella debolezza che ebbe il coraggio di mostrare in quell’occasione, per colpire con la forza del suo impegno sociale.Anche cosi’,come ebbe a dire da pugile campione, volava come una farfalla,lui peso massimo, per pungere come un’ ape e perciò è stato fino alla fine ” the Greatest “. (*Articolo21)

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I Film, i libri, le Mostre d'arte

(ansa) La farfalla non vola piu', l'ape non punge. Ma a testimonianza di cos'e' stato Cassius Clay/Muhammad Ali, il campione della gente, rimarrà la quantità innumerevole di libri, documentari e anche film che lo hanno celebrato come eroe dei tempi moderni. Una mole di 'documenti' che e' stata riservata a po-chi grandi personaggi del Ventesimo secolo. Ali è stato scrittore di se stesso, con l'autobiografia "Con l'anima di una farfalla" scritta assieme ad Hana Yasmeen Ali, una delle sue figlie.

Il libro più celebre su di lui rimane invece, probabilmente, "Il Combattimento", che il premio Pulitzer Norman Mailer scrisse sul mitico match che oppose Ali e George Foreman a Kinshasa. Lo stesso evento venne immortalato nel memorabile film-documentario "Quando eravamo Re" che vinse un meritato Oscar. Un altro libro che ha decantato il mito dell'ex campione del mondo e' stato "Il Re del Mondo" dell'altro premio Pulitzer David Remnick, emozionante testimonianza della vita e delle idee del Piu' Grande. Altra perla è sicuramente "Facing Ali", "Affrontare Ali", per scrivere il quale l'autore Stephen Brunt, altro documentatissimo cantore del pugile, è andato a intervistare quindici fra coloro che avevano affrontato il Piu' Grande sul ring.

 Il concetto che ne emerge è che praticamente tutti, da Hunsaker a Cooper, da Chuvalo a Frazier, da Foreman a quel Wepner che ispiro' a Stallone la storia di Rocky, diventarono più noti, e la loro vita cambiò drasticamente, per il semplice fatto di essere entrati in contatto "con la forza che era Muhammad Ali". E per questo ancora oggi gli sono grati. Nel lungo elenco di libri su Ali ci sono poi "His life and times" di Thomas Hauser e l'edizione celebrativa "monumentale", uscita per la prima volta nel 2003 e poi ripubblicata, "Greatest of All Time" della casa editrice Taschen. L'edizione "De Luxe", autografata dall'ex campione del mondo, e la cui prima copia e' stata donata allo stesso Ali, costava 3.000 euro.

Questo libro, anche nella sua versione meno costosa, ma comunque di notevoli dimensioni, e' stato definito un capolavoro assoluto nel campo dei libri fotografici. Sul sito ufficiale di Ali veniva invece venduto "The Official Treasures of Muhammad Ali", altra chicca da non perdere che conteneva riproduzioni identiche agli originali di contratti firmati dall'ex fuoriclasse, biglietti e volantini dei suoi incontri. Fece epoca anche il fumetto della DC Comics, quelli di molti Supereroi, "Superman vs. Muhammad Ali" in cui i due si affrontavano per salvare il mondo dagli Alieni. Ebbe un successo planetario vendendo milioni di copie e per via delle richieste e' stato ristampato anche pochi anni fa, in Italia dalla De Agostini.

Una curiosità: nel celebre disegno della copertina, con i due superuomini sul ring, fra il pubblico viene raffigurato anche Pele'. Pure in Italia Clay/Ali ha avuto molti cantori, primo fra tutti lo scrittore Gianni Minà, autore di un accurato volume che racconta del suo caro amico 'visto da vicino'. Sul grande schermo va invece ricordato il film "Ali" in cui la parte del Piu' Grande e' stata interpretata da Will Smith, che poi ha più volte ricordato di quanto si sia sentito orgoglioso per essere stato scelto per un ruolo del genere. (articolo21.org)

 di Carlo Verna

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