Mostra del cinema di Venezia, L'Italia cala il poker e parla siciliano
Un poker italiano da calare per vendicare la «disfatta» di Cannes del trio Sorrentino -Moretti Garrone. E poi, ventidue pellicole in concorso, 16 non in gara, 18 nella sezione Orizzonti, 16 corti, un po' meno Hollywood rispetto al passato. Questi i numeri della 72esima Mostra internazionale d' Arte Cinematografica di Venezia, che sta già srotolando il suo tappeto rosso davanti al Palazzo del Cinemae. Questa volta l' Italia gioca in casa e schiera ben quattro titoli, come non succedeva dal 2009: Sangue del mio sangue di Marco Bellocchio, che ritorna tre anni dopo Bella addormentata, Per amor vostro di Giuseppe Gaudino, A bigger splash di Luca Guadagnino, e L' Attesa dell' esordiente calatino Piero Messina.
Bellocchio e il siciliano Guadagnino guardano al passato, il primo attraverso una storia intima che salta dal Seicento ai giorni nostri, e quattro attori fedelissimi: Roberto Herlitzka, il figlio Pier Giorgio, Filippo Timi e Alba Rohrwa cher, ormai volto dei Festival; il secondo si volta indietro confezionando un remake (molto libero) de La Piscine, quella con Alain De lone Romy Schneider, dando il testimone a Tilda Swinton, Ralph Fiennes e Dakota Johnson, l' Anastasia di Cinquanta Sfumature (di niente), protagonisti di un inedito triangolo amoroso. Messina, già assistente di Paolo Sorrentino, predilige l' universo femminile con Juliette Binoche e Lou de Laâge, due francesi nell' entroterra siciliano.
Che aspettano. Una donna al centro pure per Gaudino: è Valeria Go lino, prigioniera dei doveri familiari e consumata dal desiderio di evasione.
Tra gli italiani, ma non in concorso, il documentario di Franco Maresco Gli uomini di questa città io non li conosco, un omaggio all' amico Franco Scaldati. Si comin cia, in Sala Grande e in anteprima mondiale, con un film ad alto contenuto di adrenalina come Everest di Baltasar Kormakur con Jake Gyllenhaal, Keira Knightley, Josh Brolin. Dopo una sbornia di 55 film, la chiusura è affidata a Lao Pao Er (Mr Six) di Hu Guan.
Presidente della giuria Alfonso Cuaròn, il Leone d' oro alla carriera lo riceverà Bertrand Tevernier, madrina prescelta Elisa Sednaoui, modella prima e attrice poi, che quest' anno ha debuttato alla regia col documentario Image of a Woman.
Certa la presenza di Johnny Depp, irriconoscibile protagonista di Black Mass, ad arricchire il red carpet lagunare anche Jake Gyllenhaal, Josh Brolin, Keira Knight ley, Sam Worthington ed Emily Watson, pezzi da novanta di Everest, Binoche e Swinton, e poi Kristen Stewart per il futuristico Equals di Drake Doremus, il fresco di Oscar Eddie Redmayne nel ruolo della prima transgender in The Danish Girl di Tom Hooper assieme alla signora Depp, Amber Heard, e poi Michael Keaton e Mark Ruffalo per Spotlight il film fuori concorso di Tom McCarthy destinato a far scalpore perché affronta il tema della pedofilia nella Chiesa, Laurie Anderson, vedova di Lou Reed, per Heart of a dog.
Una novità: l' appuntamento con Il cinema nel giardino, un' arena destinata a incontri illustri, seguiti da una proiezione. In questo spazio calerà Vasco Rossi che incontrerà il suo popolo di fan prima della proiezione di Vasco Rossi Decalogo di Fabio Masi. Frullate tutto questo e otterrete la Mostra numero 72. Il direttore Alberto Barbera è stato chiaro: «C' è voglia di stupire».
ECCO I 17 FILM IN CONCORSO
Tra futuro, thriller, guerra, storie vere e immaginarie scendono in campo i 17 film in corsa per il Leone d'Oro di questa 72/ma Mostra d'Arte Cinematografica di Venezia (2-12 settembre). Ecco, in estrema sintesi, le trame dei film che sfideranno il poker italiano composto da Marco Bellocchio, Luca Guadagnino, Giuseppe Gaudino e Piero Messina.
ABLUKA di Emin Alper (Turchia/Francia/Qatar) con Mehmet Oezguer, Berkay Ate?. In una Istanbul immaginaria, la storia di una famiglia sullo uno sfondo di tumulti politici e caos. Hamza, ufficiale di polizia di alto grado, offre a Kadir la libertà condizionale dal carcere. Per essere rilasciato deve accettare di lavorare come netturbino.
HEART OF A DOG di Laurie Anderson (USA) con Laurie Anderson Un'opera incentrata sulla vita e sulla perdita delle persone care. La regista riflette su temi quali la vita, la morte e il ricordo di chi non c'è più; lo fa partendo dalla sua esperienza personale segnata da recenti lutti familiari come la perdita del marito, il rocker Lou Reed. LOOKING FOR GRACE di Sue Brooks (Australia) con Richard Roxburgh, Radha Mitchell, Odessa Young, Terry Norris, Harry Richardson. Quando la quattordicenne Grace decide di scappare di casa, i suoi genitori iniziano un lungo viaggio in macchina lungo tutta la regione del Wheatbelt nell'Australia Occidentale per cercarla.
EQUALS di Drake Doremus (USA) con Kristen Stewart, Nicholas Hoult, Guy Pearce, Jacki Weaver. La storia si svolge in un futuro in cui le emozioni più profonde sono state geneticamente disattivate per promuovere una cultura di stabilità e non violenza. Una parte della popolazione - inclusi i protagonisti del film - è però immune alla manipolazione genetica.
REMEMBER di Atom Egoyan, Remember (Canada/Germania) con Christopher Plummer, Martin Landau, Dean Norris, Bruno Ganz. Gli orrori dell'Olocausto tormentano un uomo anziano animato dal desiderio di vendetta. Zev ha una missione: vendicare la sua famiglia, assassinata da una guardia nazista che vive in Usa.
BEASTS OF NO NATION di Cary Fukunaga (USA)con Idris Elba. Film drammatico sull'esperienza di Agu, giovanissimo soldato impegnato in una guerra civile in un paese africano. Basato sull'omonimo romanzo di Uzodinma Iweala.
MARGUERITE di Xavier Giannoli (Francia/Repubblica Ceca/ Belgio). Ispirato alla vera storia del 'soprano peggiore del mondò Florence Foster Jenkins, il film racconta la vita di Marguerite Dumont, ricca signora che credeva di avere una voce meravigliosa.
RABIN, THE LAST DAY di Amos Gitai (Israele/Francia). La storia di uno degli episodi più traumatici nella storia di Israele: l'uccisione del premier laburista Yitzhak Rabin da parte di un giovane colono della destra nazionalista ebraica, determinato a far deragliare il processo di pace con i palestinesi. Il film si basa sul rapporto della Commissione ufficiale di inchiesta.
THE ENDLESS RIVER di Oliver Hermanus (Sud Africa/Francia). Una storia di amore, vendetta, moralità e perdono. Nella piccola città sudafricana di Riviersonderend una giovane cameriera accoglie a casa il marito che ha scontato una condanna di 4 in prigione. Tutto sembra funzionare, ma quando moglie e figlio di un vicino vengono uccisi, la cameriera e il vedovo iniziano a frequentarsi.
THE DANISH GIRL di Tom Hooper (Gran Bretagna/USA). La vera storia di un amore che porta al primo intervento per il cambio di sesso da uomo a donna. Copenhagen, primi anni '20. L'artista danese Gerda Wegener dipinge un ritratto del marito Einar vestito da donna. Einar inizia a mantenere in modo permanente un'apparenza femminile, mutando il suo nome in Lili Elbe. ANOMALISA di Charlie Kaufman e Duke Johnson (USA). Film d'animazione in stop-motion che segue le vicende di un oratore motivazionale di successo, il quale viaggia per il Paese cambiando la vita di molte persone. Tuttavia, nel trasformare gli altri, egli perde qualcosa di se stesso.
11 MINUTES di Jerzy Skolimowski (Polonia/Irlanda). Un thriller che segue 11 minuti nella vita di diversi personaggi - giovani e vecchi, abbienti e poveri. FRANCOFONIA di Aleksandr Sokurov (Francia/Germania/Paesi Bassi). Dal Leone d'oro 2011 una riflessione sulla forza dell'arte e sulle sue relazioni col potere. Anni dopo Arca russa, torna a girare in un museo: il Louvre di Parigi. EL CLAN di Pablo Trapero (Argentina/Spagna). La vera storia del clan Puccio nella Buenos Aires degli anni '80. Il film narra le vicende di questa benestante famiglia di Buenos Aires che rapì persone del vicinato dietro richiesta di riscatto.
DESDE ALLÀ di Lorenzo Vigas (Venezuela) con Alfredo Castro e Luis Silva. A Caracas, Armando, proprietario di un laboratorio di protesi dentarie, si apposta alle fermate degli autobus, si avvicina a giovani ragazzi e offre loro soldi per accompagnarlo a casa. Un giorno porta a casa con sè il diciottenne Elder, capo di una banda di teppisti. Da quell'incontro nascerà una relazione che cambierà le loro vite per sempre.
L'HERMINE di Christian Vincent (Francia) con Fabrice Luchini. La storia di un presidente della corte d'assise a fine carriera, solo e temuto da tutti. Tutto inizia il giorno prima di un processo. Durante l'udienza accadrà qualcosa che cambierà tutto.
BEHEMOTH di Zhao Liang (Cina/Francia). Un documentario sulla vita di tutti i giorni di una comunità mongola. Uno spaccato della società e dello sviluppo economico cinese e anche una tragedia dell'assurdo e un monito all'imprudenza umana.
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