Migranti, la difficile integrazione dei ragazzi arrivati in Sicilia

Società | 18 giugno 2021
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Sono stati 4.687 i minori stranieri non accompagnati (MSNA) arrivati in Italia nel 2020, quasi il triplo rispetto all’anno precedente (1.680) e in numero superiore rispetto al 2018 (3.536). Giunti principalmente mediante sbarchi lungo le nostre coste, l’80,4% di loro è approdato nel territorio siciliano che si conferma essere anche la regione che accoglie il maggior numero di MSNA, pari a 2.043 minori (28,9% del totale). Non a caso, la Sicilia è la regione da cui sono pervenute, nel 2020, la maggior parte delle richieste di aiuto al numero verde Helpline di Save the children, un servizio gratuito e multilingue creato nel 2016 per garantire una guida e un supporto ai MSNA presenti in Italia. 

Ben 205 le chiamate giunte dall’isola nell’anno della pandemia da Covid-19, un numero che distanzia nettamente quelli delle altre regioni (Lombardia e Liguria, che dopo la Sicilia sono i territori con il maggior numero di chiamate, hanno ricevuto appena 10 richieste d’aiuto). Dopo la Sicilia, le regioni che ospitano il maggior numero di MSNA sono Friuli-Venezia Giulia (780, pari all’11% del totale), Lombardia (703, pari al 9,9%), Emilia Romagna (551, pari al 7,8%), Calabria (426, pari al 6%) e Puglia (417, pari a, 5,9%). Si tratta prevalentemente di minori di genere maschile (96,4% vs 3,6% femminile) e provenienti da Tunisia (31,7%), Bangladesh (22,5%), Somalia (6,2%), Egitto (5,7%), Guinea (5,3%), Pakistan (4,9%) e Costa D’Avorio (4,9%). Nel complesso, i minori stranieri non accompagnati censiti al 31 dicembre 2020 sono 7.080, 18,9% in più rispetto all’anno precedente, con una diminuzione del 34,4% rispetto al 2018. Più di due terzi (68,9%) giungono da Bangladesh (1.558), Tunisia (1.084), Albania (972), Egitto (696), Pakistan (574), mentre le altre cittadinanze maggiormente rappresentate sono quella somala (309), ivoriana (244), guineana (242), afgana (178) e kosovara (163).

Questi dati di Save the children, contenuti nel report 2020 ”Hepline Minori Migranti”, fotografano i numeri dei MSNA in Italia nell’anno delle restrizioni da pandemia. Sempre nel 2020, i membri del team del numero verde Helpline di Save the children hanno assistito 608 minori e 508 adulti. A rivolgersi a questo servizio sono stati prevalentemente minori di sesso maschile (84% vs 16% femmine) e provenienti principalmente da Bangladesh (119, il 45 % del totale), Somalia (46, il 17% del totale) ed Eritrea (25, pari al 9% del totale). L’assistenza di Helpline è stata soprattutto rivolta all’attività di mediazione linguistica (38%), di inclusione e integrazione (22%) e di consulenza ed orientamento in merito alla procedura di ricongiungimento familiare. 

Sebbene Hepline Minori Migranti di Save the children non si sia mai fermato durante il periodo dell’emergenza sanitaria, le restrizioni adottate dal governo hanno reso molto complesse l’accoglienza e l’inclusione dei minori stranieri. Sul versante dell’accoglienza, si è ritardato l’accesso alla procedura di richiesta d’asilo a causa della sospensione delle attività degli Uffici Immigrazione e delle Commissioni Territoriali (fino a maggio 2020) per il riconoscimento dello status di rifugiato, così come la interruzione delle procedure di ricongiungimento familiare e il blocco dei trasferimenti ha allungato ulteriormente la tempistica dell’iter. Sul piano dell’integrazione, la chiusura delle scuole ha portato alla sospensione dei tirocini informativi per l’avvio di percorsi lavorativi.

Secondo gli ultimi dati della fondazione ISMU, la percentuale dei minori stranieri non accompagnati giunti in Italia sul totale degli sbarcati è stata, negli ultimi cinque anni, superiore alla media decennale, oscillando tra il 13,2% e il 15,1%.


Alida Federico



 di Alida Federico

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