"Mai più fascismi", manifestazione a Roma dopo l'assalto alla Cgil
"No" ai fascismi e alla violenza, "sì" al lavoro, alla sicurezza, ai diritti. Cgil, Cisl e Uil, e con loro il centrosinistra, sono scesi in piazza.
Secondo la stima finale dei sindacati, a manifestare c'erano 200mila persone. Secondo fonti della Questura, circa 50mila. Unite le tre organizzazioni perché l'assalto "squadrista" alla sede della Cgil di sabato scorso è considerato un attacco a tutto il sindacato confederale, al mondo del lavoro e alla democrazia.
Una manifestazione di parte? "No, questa è una manifestazione che difende la democrazia di tutti. Questo è il tema". Così il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, arrivando al corteo per la manifestazione nazionale dei sindacati, risponde alle parole del segretario della Lega, Matteo Salvini. "L'attacco alla Cgil, l'attacco al sindacato è in realtà un attacco alla dignità del lavoro di tutto il Paese. E noi siamo qui non per difendere qualcuno ma per difendere la democrazia e per estenderla".
"L'applicazione della Costituzione deve ridiventare la stella polare della riforma e del rilancio del Paese", ha detto il leader della Cgil, nel suo intervento dal palco, nel corso del quale ha chiesto anche che si faccia "verità su Giulio Regeni". "C'è un primo atto che chiediamo che il governo faccia, con l'appoggio di tutto il Parlamento - ha aggiunto -: le forze che si richiamano al fascismo e usano atti violenti devono essere sciolte. Dalla solidarietà si deve passare all'azione concreta".
Il Centro Studi Pio La Torre ha aderito con una propria delegazione. “L'antifascismo e il rifiuto di ogni forma di violenza sono nel DNA della nostra Repubblica, nella cui Costituzione si riconosce il Centro La Torre col suo storico impegno antimafia”, spiega il presidente Vito Lo Monaco.
“La democrazia, il lavoro, la tutela dei diritti sono il patrimonio universale di ogni cittadino e sono valori al centro del nostro progetto educativo antimafia e antiviolenza portato avanti da 16 anni nelle scuole d'Italia – continua il presidente del Centro Studi - Alle porte dell'anniversario dell'uccisione di Rosario Di Salvo e Pio La Torre e del 40esimo anniversario della prima legge antimafia Rognoni - La Torre, riteniamo particolarmente grave l'assalto alla sede sindacale della Cgil a Roma e per questo saremo in piazza con le altre organizzazioni sindacali, sabato, per dimostrare che l'Italia è democratica e antifascista. Ci associamo alla richiesta dello scioglimento di quelle organizzazioni che si richiamano al fascismo”.
Presente anche il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando: «Sono qui per difendere la democrazia da ogni forma di rigurgito fascista e chiedo con forza lo scioglimento di organizzazioni criminali e fasciste, come prevede la Costituzione. Faccio un appello al presidente del Consiglio affinché eviti un’interlocuzione macchiata dal fascismo a livello europeo». Con lui l’assessore Giovanna Marano.
Decine le adesioni di associazioni, movimenti e partiti, da Pd a M5s e Leu, Azione, Sinistra italiana, Rifondazione comunista, Europa verde. In piazza, tra gli altri, il segretario del Pd Enrico Letta e il leader del M5s, Giuseppe Conte, e il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio.
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